La tormentata relazione fra Charles Dickens e la Donna Invisibile

Quando,  il 31 gennaio del 1876,  George Wharton Robinson, laureato a Oxford in studi ecclesiastici e figlio di un gentiluomo, convolò a nozze con la graziosa Ellen Ternan, detta Nelly, dopo cinque anni di fidanzamento, non nutriva nessun sospetto sui trascorsi della sua giovane sposa. Tanto per  cominciare, ignorava che Nelly non aveva 23 anni, come gli aveva fatto credere, ma ben 37, ovvero 12 più di lui, e che custodiva gelosamente il segreto di una relazione inconfessabile con uno degli uomini più famosi e amati d’Inghilterra: il romanziere Charles Dickens.

Ellen “Nelly” Ternan – Immagine di pubblico dominio via Wikipedia

Dickens e Nelly

Dickens aveva 45 anni quando, nel 1857, aveva conosciuto Ellen Ternan. Scrittore popolarissimo e dalla reputazione senza macchia, fu conquistato da quella graziosa biondina che aveva l’età di sua figlia Katey, 18 anni appena.

Katey Dickens – Immagine di pubblico dominio via Wikipedia

In una fase della sua vita in cui  i capelli cominciavano a diradarsi, la barba gli si era fatta brizzolata e rughe sempre più profonde ne solcavano la fronte, indubbiamente Dickens perse la testa per la ragazza. Solo un anno più tardi, decideva di lasciare la moglie Catherine, madre dei suoi dieci figli, rinnegandola con un’insolita durezza per un uomo della sua generosità e sensibilità.

Dickens e sua moglie Catherine nel 1858 – Immagine di pubblico dominio via Wikipedia

Forse, a conquistarlo fu il fatto che Nelly sembrava uscita da uno dei suoi romanzi: orfana di padre, povera e sensibile, era cresciuta in una famiglia di teatranti e si manteneva recitando in locali di provincia con la madre e le sorelle. Ma non era solo per motivi anagrafici e di classe che la liaison doveva essere mantenuta segreta. La storia della relazione tra Nelly Ternan e Charles Dickens era l’emblema dell’ipocrisia e del perbenismo che dominavano la moralissima Inghilterra vittoriana, una società dove l’adulterio era materia da tribunale.

Dickens e le due figlie in una foto del 1865 – Immagine di pubblico dominio via Wikipedia

Nessuno lasciò mai trapelare neppure un accenno di verità sulla relazione, i familiari di Nelly in primis, poiché ciò avrebbe irrimediabilmente compromesso la ragazza. Per 12 anni – tanto durò la storia, fino alla morte di Dickens, avvenuta nel 1870 – era noto ai parenti e ai più stretti amici dello scrittore quanto amasse “profondamente, appassionatamente,  follemente” la giovane, anche se ogni riferimento alla sua esistenza – carteggi, biglietti e note delle spese – venne accuratamente distrutto.

Il castello di Hardelot, vicino al quale risiedevano spesso Nelly e Dickens – Immagine di Olivier condivisa con licenza CC BY 2.0 via Wikipedia

Nelly dopo la morte di Dickens

Dopo la morte di Dickens, Nelly, complice il silenzio delle sue sorelle e dei familiari dello scrittore, riuscì a rifarsi un’identità, mentendo audacemente sui propri dati anagrafici. Dopo 12 anni trascorsi nell’invisibilità, accanto a un uomo con il quale non poteva comparire in pubblico, costretta continuamente a nascondersi, a passare le giornate in casa ad aspettare le visite di Dickens, arrivò a conquistarsi una vita rispettabile, accettando di diventare la signora George Wharton Robinson, moglie e madre di due figli, Geoffrey, nato nel 1879, e Gladys, classe 1884.

Charles Dickens nel 1858 – Immagine di pubblico dominio via Wikipedia

Dopo la luna di miele in Italia, George aprì  una piccola scuola maschile a Margate e Nelly dava una mano a condurre l’istituto, organizzando concerti e recite con i bambini, raccogliendo soldi in eventi di beneficenza e dando pubbliche letture, molte delle quali tratte da testi di Dickens. Era il suo modo per ricordare e celebrare l’amante di un tempo, di cui diceva di esser stata una figlioccia e di averlo conosciuto quando era solo una bambina.

Charles Dickens – Immagine di pubblico dominio via Wikipedia

Rimasta vedova, Nelly andò a vivere con sua sorella Fanny fino al sopraggiungere della morte, nell’aprile del 1914.  Geoffrey, che amava teneramente la madre, era convinto che al momento della sua dipartita, l’anziana donna avesse 65 anni, ovvero 14 in meno della sua età reale, che era di 79. Ignorava anche che, in gioventù, la madre e le zie fossero state attrici, e tanto meno immaginava la liaison con Dickens. Al ritorno dalla Prima guerra mondiale, gli capitò  fra le mani il carteggio fra sua madre e sua zia Fanny e cominciò a capire come fossero andate realmente le cose.

Charles Dickens – Immagine di pubblico dominio via Wikipedia

La verità su Dickens e Nelly

Del resto, ormai, la presenza di Nelly Ternan nella vita di Dickens, ignorata per lungo tempo dai biografi ufficiali, incominciava  a emergere. Nel 1924, Thomas Wright, nella sua biografia Life of Charles Dickens, aveva rivelato l’affaire con Nelly, suscitando le reazioni indignate dei suoi ammiratori; rivelazioni che, però, trovarono autorevole conferma da parte di  George Bernard Shaw, a cui Katey aveva confessato che il celebre padre aveva effettivamente avuto una lunga relazione dalla quale era nato un bambino, morto ancora infante.

Ritratto di Charles Dickens – Immagine di pubblico dominio via Wikipedia

Pochi anni più tardi, nel 1929, miss Gladys Storey pubblicò il resoconto delle conversazioni avute con Katey  poco prima della sua morte nel 1917, nelle quali aveva sfogato tutta la sua amarezza verso il padre, colpevole di aver abbandonato la madre e di aver condotto un’esistenza di sotterfugi e bugie per coprire il suo amore clandestino.

Ritratto di Katey Dickens – Immagine di pubblico dominio via Wikipedia

Il figlio di Nelly, Geoffrey, incredulo e sbigottito dall’apprendere pettegolezzi su una colpevole liaison fra la madre e l’autore di Oliver Twist, si recò da Henry, l’ultimo figlio di Dickens ancora in vita, per  chiedergli se sua madre fosse stata veramente l’amante dello scrittore. Henry ammise tutto e confermò che dalla relazione era nato un bambino scomparso precocemente.

Sir Henry Fielding Dickens – Immagine di pubblico dominio via Wikipedia

La scoperta di essere stato ingannato dalla madre e dalla zia lasciò Geoffrey sconvolto e ferito. Distrusse le carte in suo possesso, disse a sua sorella di non parlarne mai con nessuno e mantenne un totale silenzio fino alla sua morte, nel 1959. Essendo, dunque, sparite le fonti più dirette – lettere e biglietti che i due amanti si scambiavano – non abbiamo modo di sapere con quali sentimenti la giovane Nelly visse la sua relazione con lo scrittore. Certamente non fu un’avventuriera  e mai si approfittò del carteggio di cui verosimilmente era in possesso, neanche quando si ritrovò vedova e in ristrettezze economiche.

Locandina di The Invisible Woman (2013) – Immagine condivisa con licenza Fair use via Wikipedia

Certo, il colpo di coda che Nelly seppe imprimere alla sua vita dopo la morte dello scrittore ci fa capire quanto fosse desiderosa di conquistarsi una sua vita di affetti, lottando contro gli schemi maschilisti, anche a costo di mentire sull’età.


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