Il cucciolo di Mammut “Yuka” è un piccolo esemplare della specie dei proboscidati proveniente dalla regione della Yakutia che ha un’età di circa 38.000 anni. Ovviamente, Yuka è solo una carcassa morta ormai da millenni, ma le sue caratteristiche di conservazione sono assolutamente eccezionali, avendo infatti mantenuto intatto addirittura il cervello, organo che, solitamente, viene distrutto dagli agenti naturali anche all’interno dei freddissimi ghiacci dell’estremo nord. Il piccolo esemplare giunto quasi intatto sino ai giorni nostri è di fondamentale importanza per quanto riguarda lo studio sull’estinzione di questi grandi abitanti del nostro pianeta, sia perché è già stato possibile decodificarne il DNA (aspettiamoci una clonazione entro qualche tempo), sia perché la piccola mostra alcune ferite che indicano come gli uomini fossero cacciatori di questa specie.
Dal 28 Ottobre Yuka è stata esposta alla Central Artist House a Mosca, in occasione del Russian Geographical Society Festival in programma dal 28 Ottobre al 6 Novembre, e in moltissimi sono accorsi ad ammirare questa mummia di quasi 40 millenni. Per trasportarla, la piccola Mammut è stata trasportata in un contenitore a temperatura costante di -18 gradi Celsius, ed è stata posizionata dentro una camera di conservazione criogenica alla stessa temperatura. Yuka è uno degli ultimi esemplari della sua specie, che si è estinta circa 4.000 anni orsono, probabilmente anche a causa della massiccia caccia da parte dell’uomo.