Villa Epecuen: la Città Sommersa per 24 Anni riemersa dalle Acque

Nel 1920 la località turistica Villa Epecuen fu costruita sulle rive di un lago salato a sud di Buenos Aires, in Argentina. La città durante il periodo di massima espansione era abitata da oltre un migliaio di residenti permanenti e da circa 7000 turisti stagionali provenienti dalle città limitrofe.

Nel 1985 si ruppe una diga a seguito di un raro evento di sessa e la città fu invasa dall’acqua, venendo interamente sommersa per un livello di 4 metri.

Gli abitanti e i turisti si resero presto conto che l’acqua non si sarebbe ritirata, ma in molti attesero invano accampati sui tetti, nella speranza di recuperare i propri oggetti. L’acqua non si ritirò, “congelando” lo stato del 1985 per 24 lunghissimi anni.

Durante l’inondazione non venne ucciso nessuno, ma non fu possibile ritornare a prendere gli oggetti lasciati nelle costruzioni di Villa Epecuen.

Durante questo periodo la città fu sommersa fino a 14 metri d’acqua, diventando una specie di moderna Atlantide. Solo le cime di alcuni alberi, alcuni pali del telefono e le antenne degli edifici più alti erano visibili sulla superficie del nuovo lago.

Nel 2009 l’acqua cominciò finalmente a ritirarsi, e da essa emerse una città in rovina, nello stato in cui si trovava nel 1985, ovviamente devastata. Oggi Villa Epecuen è una città fantasma silenziosa e misteriosa, ma assolutamente affascinante.

Fra le macerie si possono scorgere auto, mobili, elettrodomestici e cimeli delle vite delle persone di quel periodo. Alcune tombe sono state addirittura distrutte, con gli scheletri ora visibili all’interno.

Matteo Rubboli

Sono un editore specializzato nella diffusione della cultura in formato digitale, fondatore di Vanilla Magazine. Non porto la cravatta o capi firmati, e tengo i capelli corti per non doverli pettinare. Non è colpa mia, mi hanno disegnato così...