Uno splendido Elmo Romano trovato in Inghilterra fu venduto all’Asta per 2.700.000 Euro

Nel maggio del 2010 fu trovato un elmo romano completo nei pressi di Crosby Garret, in Cumbria, rarissimo esempio di manufatto ornamentale della fine del II o dell’inizio del III secolo dopo Cristo. L’elmo trovato in Inghilterra è l’unico dei quattro elmi esistenti ritrovati nell’isola Britannica, e certamente quello che è conservato nello stato migliore. L’oggetto fu scoperto da un anonimo cercatore di metalli in una fattoria di proprietà di Eric Robinson, un ritrovamento che fu il risultato di anni di ricerche costellati soltanto da ritrovamenti di piccole monete romane e simili.

L’elmo è stato fondamentale per identificare un piccolo insediamento romano che, quasi 2.000 anni orsono, era presente nella zona. Un’antichissima strada portava ad un forte militare a poca distanza, che segnava il percorso della frontiera settentrionale della Britannia romana.

Fotografia condivisa con licenza Creative Commons via Wikipedia:

L’elmo potrebbe esser appartenuto ad un abitante che serviva nella cavalleria romana, e sembra esser stato deliberatamente sepolto in una piccola struttura di pietra. Nonostante l’alto livello di protezione offerto dal casco, è probabile che fosse un elmo da cerimonia anziché da battaglia, e poteva esser già un reperto antico al momento della sepoltura.

Le similitudini con l’elmo di Newstead, con quello di Ribchester e quello di Hallaton sono evidenti, anche se i tratti del viso sono più simili a quelli che furono popolari in Europa Meridionale. La sua forma ricorda addirittura i tratti descritti da Omero per Paride, e le allusioni al principe Troiano sono abbastanza certe.

Sotto, l’Elmo di Ostrov in Romania, con un design molto simile della parte superiore. Fotografia condivisa con licenza Creative Commons via Wikipedia:

L’elmo fu trovato scomposto in sessantasette pezzi, ed inizialmente fu pensato essere un manufatto vittoriano. Il grifone era staccato, ma la visiera era sostanzialmente intatta. Questa è attaccata all’elmo con una cerniera, che la fa ruotare e scopre il volto del cavaliere.

La segnalazione alle autorità

L’elmo Crosby Garrett fu correttamente segnalato alle autorità, nello specifico alla “Portable Antiquities Scheme”. Nonostante la segnalazione, la legge inglese non include i manufatti in metallo non prezioso fra i beni di proprietà di diritto dello stato, anche se di immenso valore archeologico.

A titolo di esempio, il Dr Ralph Jackson, Senior Curator delle collezioni Romano-britanniche del British Museum, ha descritto il casco come “un ritrovamento immensamente interessante e straordinariamente importante…La maschera è al tempo stesso finemente lavorata e bella, e ciò che colpisce è l’insieme del casco, così eccezionale nelle sue specificità da rappresentare un ritrovamento senza precedenti. Si tratta di una scoperta del più grande significato nazionale (e, anzi, internazionale)“.

Sotto, l’elmo al momento del ritrovamento. Fotografia condivisa con licenza Creative Commons via Wikipedia:

Nonostante quindi il valore storico del manufatto, le leggi del governo inglese hanno consentito al proprietario del terreno e allo scopritore di mantenere la proprietà sull’elmo, che è finito all’asta da Christie a Londra. La casa d’aste ha ordinato un restauro all’esperto Darren Bradbury, che ha ricomposto l’elmo nello stato attuale. Prima che iniziasse il restauro, fortunatamente, gli esperti del British Museum sono stati in grado di eseguire una spettrometria a fluorescenza a raggi X per determinare i materiali utilizzati nella costruzione dell’elmo.

Nel mese di Ottobre del 2010 è stata bandita l’asta, ma le stime iniziali sono state immediatamente riviste in alto. Sei offerenti hanno portato il prezzo ad oltre 1 milione di sterline, e fra questi c’erano il Tullie House Museum, che voleva utilizzare il manufatto come centro della loro nuova galleria di arte romana. L’istituzione si è vista costretta ad abbandonare l’asta quando il valore ha superato le 1,7 milioni di sterline, raggiungendo alla fine l’esorbitante cifra di 2.330.468,75 sterline, offerte da un collezionista privato mediante rilancio telefonico.

La Tullie House aveva faticosamente offerto una cifra mostruosa, ma le disponibilità dei privati si sono dimostrate assai superiori a quelle del museo. L’episodio è diventato un esempio controverso, e in molti hanno chiesto una rivisitazione delle leggi che tutelano il patrimonio archeologico inglese.

Il nuovo proprietario ha prestato il casco al Museo Tullie House and Art Gallery, che è stato in grado di includere il reperto nella mostra itinerante che si svolgerà quest’estate sulla “Hadrian’s Cavalry”, lungo i 150 chilometri del Vallo di Adriano. L’elmo fu inoltre esposto al British Museum e in altri contesti museali.

Fonte: Wikipedia Inglese

Matteo Rubboli

Sono un editore specializzato nella diffusione della cultura in formato digitale, fondatore di Vanilla Magazine. Non porto la cravatta o capi firmati, e tengo i capelli corti per non doverli pettinare. Non è colpa mia, mi hanno disegnato così...