Una casa fatiscente, destinata ad essere abbattuta, solitamente provoca un senso di tristezza ed abbandono, ma è sufficiente un pizzico di creatività, e qualche fonte di ispirazione, per trasformarla in qualcosa di veramente unico.
La foto di copertina, scattata dalla fotografa Heather Saunders, mostra l’anteprima di un evento chiamato Flower House, in programma a Detroit nel mese di ottobre, che vedrà le pareti e i soffitti di una casa abbandonata, completamente tappezzati con un incredibile numero di fiori, tra i 60.000 e i 100.000. Per realizzare l’anteprima, sono occorsi 4.000 fiori e 48 ore di lavoro dei fioristi.
L’ideatrice dell’evento, Lisa Waud, si è ispirata allo spettacolo di presentazione della collezione autunno/inverno 2012 della Maison Dior, che si era tenuto in un palazzo parigino, in cui cinque saloni interni erano stati completamente rivestiti con un milione di fiori freschi. Dopo aver visto le immagini dell’evento parigino, la Waud ha avuto una sorta di epifania: “Ho saputo che dovevo creare la mia casa dei fiori, e invitare quante più persone possibile a sperimentare con me.” ha dichiarato, ed effettivamente la sua idea ha trovato grande consenso e partecipazione da parte di molti fioristi.
“L’installazione Flower House del prossimo ottobre sarà un evento senza precedenti”, ha scritto la fiorista “Noi sperimenteremo qualcosa che non è mai stato fatto prima: per un fine settimana, pareti, soffitti, pavimenti e infissi saranno pieni di fiori e fogliame lussureggianti, provenienti dalle coltivazioni di tutti gli stati americani, da costa a costa, e soprattutto dalla nostra regione dei Grandi Laghi. C’è una vero e forte impulso, sempre crescente, all’acquisto di fiori coltivati nella nostra terra. Molto simile al movimento Slow Food, il movimento Slow Flower sta cambiando il modo di pensare della gente, che vuole conoscere da quale parte dell’America provengano i fiori recisi.”
La Flower House sarà aperta al pubblico da Venerdì 16 a Domenica 18 ottobre, ultimo e spettacolare addio della casa, prima che venga demolita, per lasciar posto ad un vivaio per i fiori. “L’obiettivo è quello di riciclare almeno il 75% dei materiali dell’edificio demolito.” afferma la Waud “La speranza è che questa demolizione, e la riconversione in terra coltivabile, ispirerà altri a considerare le strutture abbandonate come piattaforme di lancio per l’arte e il lavoro, utilizzandole in modo ecologicamente responsabile.”