“I poeti immaturi imitano, i poeti maturi rubano” – T.S. Eliot. La freddura del grande letterato inglese sintetizza al meglio quanto espresso da Chuck Palahniuk nella frase del titolo di questo post, ripresa dal libro e film di Fight Club, suo libro d’esordio, con l’autore che afferma, di tutta la sua produzione letteraria: “Niente di me è originale. Sono la combinazione degli sforzi di tutte le persone che abbia mai conosciuto“.
Copiare è un’arte, forse la sintesi vera dell’arte, poiché nulla di ciò che viene creato è assolutamente originale, ma solo la fine di un processo di elaborazione che segue differenti step. Così accade nella musica, nella letteratura, nella cinematografia, nella scienza, nella tecnologia e in tutto ciò che viene creato dall’uomo.
Anche la frase sopra, nonostante sia stata scritta e pensata per la prima volta, non è che la sintesi di un processo di maturazione di una serie di letture e concetti ripresi da altri, scritti in epoche differenti da persone completamente dissimili dall’autore. Anche quello che state pensando in questo istante è una copia, la sintesi di pensieri che avete maturato perché avete letto, osservato e appreso da altri che hanno trasmesso il proprio sapere ai posteri.
Anche mentre pensiamo, in fondo, copiamo.
L’originalità della creazione non è una caratteristica propria dell’uomo, ma lo è la sintesi di tutte le nozioni apprese.
In quanti hanno letto e fatto propri i concetti dei secoli precedenti? Tantissimi.
Quanti hanno creato opere successive che in seguito altri hanno copiato che sono state a loro volta copiate? Pochissimi.
La bravura di un vero creativo non è la creazione, ma la rielaborazione.
“Non c’è niente di nuovo, tranne ciò che è stato dimenticato“. – Maria Antonietta
Quando avrete finito di leggere questo post, o avrete finito di vedere il magnifico video sottostante, forse vi renderete conto che il pensiero successivo che farete sarà una copia, di una copia, di una copia….