Nel 1979 la stazione televisiva statunitense NBC si avventurò in una produzione ultra-costosa, che si rivelò uno dei peggiori fiaschi della sua storia: Supertrain.
Furono spesi circa cinque milioni di dollari solo per i set e due modelli (uno dei quali si schiantò) del treno superlussuoso, dove si incrociavano le vite e le avventure dei protagonisti, le cui storie rappresentavano la trama degli episodi: una versione senza affaccio sul mare del molto più fortunato Love Boat, che andava in onda in quegli anni sulla rete concorrente ABC.
Da New York a Los Angeles in 36 ore: in questo lasso di tempo trascorso sul velocissimo Supertrain (a propulsione atomica), i passeggeri vivevano diverse avventure, intrecciate tra loro, in un ambiente dotato di tutti i lussi che normalmente si trovano in una nave da crociera: night club, piscine, negozi, palestre, saloni di bellezza…
La serie era composta da un episodio pilota della durata di due ore, a cui dovevano seguire i successivi, di un’ora ciascuno.
Le trame erano inizialmente giallo-rosa, ma dopo i primi insuccessi fu rinnovato sia il cast, sia il tema delle puntate, che si ammantarono di misteri.
Dopo aver trasmesso in tutto nove episodi, la NBC cancellò il programma sia per le pessime recensioni sia per la crisi di ascolti.
Supertrain fu la serie televisiva più costosa dell’epoca, e il peggior flop della NBC, che per questo rischiò il fallimento.
Nel 2002, il magazine televisivo TV Guide ha stilato la classifica dei 50 peggiori programmi televisivi (degli Stati Uniti) di tutti i tempi, nella quale Supertrain si è piazzato al 28° posto.
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Sotto, la sigla di apertura di Supertrain: