Storia della domotica: passato, presente e futuro di una tecnologia inarrestabile

Oggi l’elettronica si fonde quasi totalmente con la domotica. Questo nuovo modo di concepire la casa, permette di ottimizzarne i consumi e di migliorare il confort abitativo tramite un controllo e una pianificazione delle esigenze domestiche anche a distanza. Grazie allo smartphone si possono gestire numerosi dispositivi, dai migliori robot aspirapolvere ai frigoriferi smart che tengono d’occhio la tua spesa alimentare e ogni dispositivo connesso ad internet.

Dall’idea di William Pem Powes

Sebbene si stia sviluppando ultimamente la domotica nasce molti anni fa, attorno alla fine dell’ottocento come esigenza di automatizzazione dell’industria. Difatti si narra che un costruttore edile noto come William Penn Powers, originario del Wisconsin, costituì la Power Regulator Company, l’antenata della Siemens Building Tecnology. 

Quest’azienda si occupava di regolatori di temperatura piuttosto particolari, ovvero dotati di una avvenente tecnologia di automatizzazione. L’idea fu rivoluzionaria perché permetteva di regolare l’apporto di energia ad un impianto di riscaldamento attraverso un dispositivo provvisto di un liquido e sensibile ai cambi di temperatura. 

Nasce l’idea di building automation

Successivamente nel 1907 fu costruito il primo hotel a Chicago dotato di impianto di aria condizionata automatica sulla base dell’intuizione di Power. Di lì a poco le invenzioni simili susseguirono senza sosta e, tra queste, si ricorda il primo dispositivo di controllo multiplo di tutti gli impianti presenti in diversi edifici orientato al concetto di Building Automation. Questa grande invenzione disponeva di un display a cristalli liquidi che mostrava le informazioni del funzionamento degli impianti in tempo reale ed era molto avanzata. Non solo. Negli anni Sessanta fu creato il primo dispositivo di automazione domestica capace di controllare le temperature e altri apparecchi elettronici. Fu ideato da Jim Sutherland presso la Westinghouse Corporation e lo chiamò ECHO IV. 

Jim Sutherland: il visionario

Egli è considerato uno dei creatori più vicini al concetto di casa del futuro tramite un dispositivo centrale che grazie ad alcuni fattori ambientali e tecnologici fosse capace di coordinarne tutti i dispositivi presenti. È considerato un visionario proprio perché aveva intuito, in qualche modo, dove sarebbe potuta arrivare la tecnologia di controllo della casa in base alle sue previsioni. 

Egli immaginò dispositivi in grado di controllare le scorte alimentari e creare menù in base all’apporto calorico oppure dispositivi capaci di regolare la temperatura interna in base a quella captata dall’esterno. Se guardiamo a dove è arrivata la domotica oggi possiamo dire che non ci andò poi così lontano, non trovi?

La domotica ai nostri giorni

E così la domotica crebbe e ampliò le sue ambizioni, prima in campo industriale a partire dagli anni settanta e poi in quello domestico sviluppatosi prepotentemente negli ultimi anni. Oggi la domotica rientra nel grande ambito delle IoT, ovvero Internet Of Things, e assume sempre maggiore rilievo per via dell’esigenza delle persone di ridurre i consumi energetici senza rinunciare al confort abitativo. 

Ed il futuro?

Ad oggi è impossibile scrivere qui quale sarà il futuro della domotica ma sappiamo già che l’utilizzo della connessione Internet e del controllo da remoto sugli elettrodomestici sia già più che diffuso. Ci riferiamo ai robot aspirapolvere che imparano la superficie della stanza, evitano ostacoli pericolosi e terminano il lavoro quando il pavimento è interamente pulito oppure alle tapparelle intelligenti che si alzano quando sorge il sole e che sono capaci di modulare il risparmio energetico ottimizzando la temperatura domestica. 

Tutto ciò di cui disponiamo oggi per quel che riguarda la domotica permette di vivere meglio la casa e di risparmiare sui consumi impattando meno sull’ambiente, temi cruciali per i consumatori anche a fronte dei rincari su bollette e beni di prima necessità. Ciò che è sicuro è che questa tecnologia investirà sempre più le nostre vite e aiuterà sempre più persone a godere della propria casa grazie al supporto dell’elettronica intelligente. 

Antonio Pinza

Quando avevo 3 anni volevo fare l’astronauta, oggi ho le idee molto meno chiare, ma d’altronde chi ha detto che bisogna avere un piano preciso? Nella vita ho “fatto” svariati lavori, praticato sport, viaggiato, letto e mangiato di tutto. Mentre continuo a perdermi nei meandri della mia esistenza scrivo su Vanilla Magazine.