SeaBubbles: il Taxi-Aliscafo Elettrico che sbarcherà a Parigi nel 2017

I SeaBubbles sono il prototipo di un mezzo di trasporto innovativo che dovrebbe consentire di ridurre sensibilmente l’impiego dei Taxi nei centri urbani attraversati da fiumi, come ad esempio tutte le grandi città europee (Roma, Londra, Vienna, Parigi, Berlino etc). Progettati come dei micro-aliscafi, si muovono ad energia elettrica e consentono di trasportare lungo un fiume fino a 3 passeggeri alla volta, in uno scenario completamente privo di traffico e senza rischi di incidenti. Progettati da un team francese, fra un anno circa saranno impiegati per la prima volta sulla Senna, a Parigi, e consentiranno di comprendere le reali potenzialità del progetto, per ora solo teorico.

seabubblesL’inquinamento, il riscaldamento globale o l’abuso dei combustibili fossili, sono fra le conseguenze dell’elevato utilizzo di mezzi di trasporto esosi in termini di risorse (come le automobili utilizzate da una sola persona). La creazione di vettori in grado di trasportare persone a costo zero (per l’ambiente) è una necessità che esige una risposta, sia a livello pubblico sia a livello privato. SeaBubbles potrà rappresentare se non la soluzione, quantomeno un significativo passo avanti per il comparto dei taxi privati nelle grandi città attraversate da fiumi.

seabubbles-2Il funzionamento delle “Bubbles” è sostanzialmente quello di un piccolo aliscafo marino, con la “capsula” soprastante sostenuta dai suoi pattini a pelo d’acqua. Una volta in velocità, si muove esattamente come un’imbarcazione, con l’enorme vantaggio, sopratutto in termini ambientali, di non inquinare per nulla. I responsabili del progetto hanno precisato che, nel caso di Parigi, il costo di una “corsa” sarà inferiore o uguale a quella di un taxi tradizionale. Alle SeaBubbles si sono interessati, fra gli altri, Elon Musk (che nel frattempo fra le altre cose sta sviluppando anche Hyperloop), Google e Uber.

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Matteo Rubboli

Sono un editore specializzato nella diffusione della cultura in formato digitale, fondatore di Vanilla Magazine. Non porto la cravatta o capi firmati, e tengo i capelli corti per non doverli pettinare. Non è colpa mia, mi hanno disegnato così...