Si dice spesso che le uniche certezze nella vita siano la morte e le tasse ma, mentre la prima è molto difficile da evitare, la seconda viene aggirata da moltissime persone. La testimonianza di questo assunto si trova anche in un recentissimo tesoro di 2.528 monete dell’XI secolo scoperte in Inghilterra, che ci fanno comprendere il cambio di “governo” dell’isola, i disordini interni e il tentativo di eludere la tassazione dei Normanni.
Le monete sono state trovate nel gennaio del 2019 in una vallata del Somerset, e questa settimana il British Museum ha pubblicato i dettagli dell’analisi storica del gruppo di monete.
1.236 monete risalgono al periodo del brevissimo regno di Aroldo II d’Inghilterra (1022-1066), mentre 1.310 ai primi anni del regno di Guglielmo il Conquistatore (1028-1087), che detronizzò e uccise Aroldo II nella celebre battaglia di Hastings. Le facce delle monete comprendono anche Edoardo il Confessore (1002-1066), il predecessore di Aroldo II e Re di un’Inghilterra pacificata fra il 1042 e il 1066.
Curiosamente, alcune monete sono degli ibridi, e mostrano da un lato e dall’altro due Re che non potrebbero essere maggiormente contrapposti:
Guglielmo il Conquistatore e Aroldo II d’Inghilterra, i due contendenti dell’epica battaglia di Hastings
Secondo il British Museum, che ha realizzato la ricerca, questi sono i primi esempi noti di ibridi di Guglielmo e Aroldo II.
Gareth Williams, curatore del British Museum riguardo il conio del primo periodo medievale, afferma che questa scoperta rappresenta un evento eccezionale per fare maggiore luce su quel determinato periodo storico. Il tesoro aggiunge molto agli esempi noti di ciascun tipo, e offre una nuova opportunità per studiare l’evoluzione del conio inglese in un periodo di grandi sconvolgimenti sociali e politici.
Grazie alle informazioni sulle monete, i ricercatori hanno appreso l’esistenza di zecche che in precedenza non erano ancora state identificate. Alcune monete attestano anche l’impatto linguistico della Conquista Normanna, con l’uso scorretto dei caratteri inglesi antichi, un modo per comprendere ancor di più i processi di conquista da parte di una cultura sull’altra.
Gli esperti del British Museum hanno avanzato l’ipotesi che il tesoro fu sepolto nel 1067 o nel 1068, 1 o 2 anni dopo la conquista Normanna dell’Inghilterra, nel tentativo di proteggerlo dalle schermaglie e insurrezioni che in quel periodo ancora flagellavano il paese e che si protrassero sino a circa il 1072.