Capita a volte che si lasci la propria abitazione chiusa per qualche tempo, e vi si ritrovino dentro una serie di ragnatele e strati di polvere sopra i mobili. Quando però l’appartamento rimane chiuso per più di settant’anni le cosa cambiano, e di parecchio.
La scoperta ha dell’incredibile, ed è stata operata nel 2014 da un ufficiale giudiziario francese, Olivier Choppin-Janvry, a seguito della morte della signora De Florian, attrice socialista che lasciò quell’appartamento in un imprecisato giorno del 1942, mentre i tedeschi spadroneggiavano nella capitale francese, per non farvi mai più ritorno. La storia avrebbe potuto essere più semplice di quello che è stata ma, evidentemente, molto della vicenda rimane sconosciuto.
La “Madame” De Florian doveva essere un’inguaribile romantica, e continuò a pagare l’affitto sino al giorno della sua morte, avvenuto nel 2010, non facendo però mai ritorno all’interno della casa.
In pratica, per i 70 anni successivi alla sua fuga dall’appartamento, la dama francese ha preservato quello spazio intatto, consegnandoci uno spaccato di vita del periodo della seconda guerra mondiale con quadri, mobili e suppellettili di quel periodo, nella posizione in cui si trovavano al momento della fuga.
Perché la bella attrice francese non è tornata dopo la fine della guerra?
Perché ha continuato a pagare l’affitto di un luogo così prezioso e soprattutto, ancora più stupefacente, perché non ha recuperato gli oggetti al suo interno?
Il quadro della propria nonna ritratta da un pittore di fama internazionale non è un oggetto che si trovi ai lati della strada, e invece la De Florian lo ha lasciato a prendere polvere vicino all’Opéra Garnier, sulla riva destra della Senna. Tutti questi interrogativi rimarranno probabilmente segreti fra le righe di qualche diario scritto con il calamaio, dimenticati fra le pieghe del tempo e della storia.
Il dipinto sopra è di Giovanni Boldini, con il soggetto che si è rivelato, come detto prima essere una delle ex muse del pittore, la nonna della signora De Florian stessa, battuto all’asta per 2 milioni e 100 mila euro.
Dal mistero è stato liberamente tratto il libro “Un favoloso appartamento a Parigi” di Michelle Gable, disponibile su Amazon.