Scoperti nella Spazzatura i Libri-Capolavoro dell’Artista visionario Charles Dellschau

La storia di Charles Dellschau è avvolta nel mistero, ormai quasi dimenticata in un passato remoto, e narra di società segrete, codici nascosti, teorie e invenzioni dell’aviazione apparentemente impossibili da pensare prima dell’epoca in cui visse. I suoi libri sono rimasti sconosciuti al mondo fino al 1960, quando un incendio bruciò la sua casa natale. L’intera opera di Dellschau finì in una discarica, fino a quando, nel 1969, il commerciante Fred Washington comprò 12 libri da un venditore sconosciuto.

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Prima di scoprire l’opera dell’artista è bene fare qualche cenno biografico. Dellschau nacque nel 1830 in Prussia ed emigrò negli Stati Uniti nel 1853. Qui trovò lavoro come macellaio, professione che lo impegnò tutta la vita, e si sposò con Antonia Hilt, dalla quale ebbe tre figli. Nel 1899 si ritirò in pensione e da allora sino alla data della morte, nel 1923, scrisse 13 quaderni di storie riguardanti il volo e l’aviazione, che si intrecciarono con società segrete e studi ingegneristici.

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Egli visse a Houston in Texas con la figlia adottiva e il marito dal 1899 in poi, e in quell’anno concluse la sua prima opera. Negli anni successivi continuò il proprio lavoro di scrittore e illustratore, arrivando a terminare l’ultimo libro di 80 pagine nel 1922. Fino al 1969 l’opera di Dellschau rimase completamente sconosciuta, prima archiviata nella casa della figlia adottiva, poi nella discarica e infine nel negozio di Fred Washington sotto a tappeti polverosi e altre cianfrusaglie.

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Nel 1969 una studentessa di storia dell’arte, Mary Jane Victor, giunse per caso nel bazar di Washington e incappò negli scritti di Dellschau. Dentro ai quaderni ammirò gli acquerelli e i collage dell’artista, in più di 2.500 intricati disegni di macchine volanti. La ragazza comunicò la scoperta alla Rice University che acquistò quattro dei 12 libri per 1.500 dollari, e li espose ad una mostra universitaria intitolata Flight. Charles Dellschau, un immigrato prussiano dell’800, era stato finalmente scoperto, quasi 50 anni dopo la sua morte, avvenuta nel 1923.

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Pete Navarro, artista e appassionato di ufologia, sentì parlare della mostra “Flight” e ne rimase affascinato. Credeva che esistesse una connessione fra i disegni di Dellschau e un numero enorme di avvistamenti di dirigibili sul finire del XIX secolo fra la California e l’Indiana e altri 16 stati americani. Nel 1972 scoprì che i restanti otto libri dell’artista giacevano ancora al negozio di cianfrusaglie di Fred Washington e li acquistò per 565 dollari, trascorrendo i successivi 15 anni a decodificare disegni e scritte dei volumi.

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I libri parlano di una società segreta chiamata Sonora Aero Club, di cui l’autore era membro. Gli scritti di Dellschau descrivono il club come un gruppo segreto di appassionati del volo che si incontrarono a Sonora in California a metà del XIX secolo. Uno dei membri aveva scoperto una formula per un combustibile anti-gravità che chiamava “NB gas“. La loro missione era quello di progettare e costruire il primo aereo utilizzando l’NB gas per solcare i cieli. Nei libri ci sono ben 100 disegni di dirigibili con nomi come la Aero Mary, Aero Trump e anche un “Aero Jourdan”.

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Alcuni dei suoi disegni raccontano di incidenti fatali ai dirigibili della società, del sabotaggio di altri soci del club e la messa al bando dei membri che parlarono dell’organizzazione segreta agli estranei. Secondo Dellschau, i prototipi avrebbero percorso le strade pubbliche mascherati da carri di zingari per evitare l’identificazione.

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All’interno degli scritti di Delschau, Pete Navarro ritrovò la parola “NYMZA”, che l’autore descrive come una società segreta ancora più grande che controllava il Sonora Aero Club. I teorici del complotto UFO identificarono la NYMZA come un’organizzazione aliena che controllava gli uomini sulla terra.

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Navarro stesso etichettò le teorie degli UFO come irrilevanti, e riuscì a trovare in Texas fra gli archivi dei giornali un articolo pubblicato nel 1897 riguardo un avvistamento di un dirigibile. L’articolo del San Antonio Daily Express identificava come uno dei passeggeri del dirigibile Hiram Wilson che, secondo i testimoni, svelò che il piano del dirigibile gli venne consegnato da suo zio Tosh Wilson, lo stesso nome che Navarro trovò menzionato negli acquerelli di Dellschau come l’inventore del Sonora Aero Club. Ad ogni modo, Navarro stesso non è sicuro che il Sonora Aero Club sia mai esistito, e lascia ampio spazio all’ipotesi che i libri siano soltanto il frutto della fantasia di Dellschau.

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Che si tratti di fantascienza o meno, i libri dell’artista Prussiano valgono oggi una vera fortuna, e una sola pagina di uno dei suoi manoscritti andò all’asta per 15.000 dollari alla fine degli anni ’90. Oggi Navarro non è più in possesso dei libri, che sono stati venduti a musei e collezionisti privati fra il Texas, New York e Parigi.

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Nel 2009 Pete Navarro finalmente pubblicò il suo libro scritto insieme a Dennis Creenshaw, attraverso il quale spiega le sue teorie e analisi sull’opera dell’artista. In Italia il libro è disponibile esclusivamente su Amazon.

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Il libro che mostra invece le illustrazioni di Dellschau è disponibile con copertina rigida ed è invece la semplice esposizione dell’intera opera che è giunta sino a noi del disegnatore e narratore emigrato in America a metà dell’800.

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Nelle fotografie sottostanti si vedono altre illustrazioni di Charles Dellschau. E’ importante notare come l’opera sia stata iniziata prima del volo con gli aeroplani (1903), ancor prima delle invenzioni più importanti dell’aeronautica moderna. E’ inoltre interessante, dal punto di vista artistico, notare come l’influenza degli sgargianti colori dei tendoni da circo sia evidente attraverso tutte le pagine della ricca opera dell’illustratore.

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La Macchine di Dellschau#10:

Charles Dellschau 15La Macchine di Dellschau#11:
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La Macchine di Dellschau#12:

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La Macchine di Dellschau#13:

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Charles Dellschau in una fotografia dell’epoca:

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E’ bene precisare che l’opera dell’artista che ci è giunta potrebbe essere incompleta, e i 12 libri di cui oggi si è a conoscenza potrebbe essere soltanto una frazione di tutti gli scritti e i disegni di Dellschau. Di altri libri a oggi non vi è traccia e potrebbero essere andati definitivamente perduti.


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