Le scoperte più belle a volte avvengono per caso. Si chiama Serendipità. Altre volte avvengono per caso mentre si sta cercando qualcos’altro, e anche in quel caso si parla di Serendipità. L’anello che è stato trovato a Pewsey Vale, nel Wiltshire, nel marzo del 2021, fa probabilmente parte di una categoria nel mezzo fra questi due tipi di ritrovamento, e la sua definizione è quindi a pieno titolo una scoperta serendipica. Il suo scopritore, William Nordhoff, ha trovato una spilla risalente al medioevo grazie all’ausilio di un metal detector, ma quando la ha tratta dalla terra che l’aveva custodita per secoli stentava a credere ai propri occhi.
He found a unique brooch from the medieval times that was recently declared treasure. https://t.co/lCQCNVSRVn pic.twitter.com/hLOyPMefnj
— Metal_Detector_Universe (@detector_mike) January 29, 2022
E’ facile pensare a una scena alla “Signore degli Anelli”, ma in questo caso le parole incise nella spilla non prevedono nessun signore oscuro né incatenazione di altre persone inermi. L’oggetto d’oro recuperato è piccolo, rotondo ed eccezionalmente leggero (pesa circa 5,77 grammi). La spilla è incisa con lettere sia sulla superficie esterna sia su quella interna, tutto attorno alla sua circonferenza, parole che, nella mentalità degli uomini di quell’epoca, dovevano scongiurare la malattia.
Nordhoff ha spiegato così la sua scoperta: “Ero talmente scioccato che mi sono seduto. Per quelli che sembravano secoli sono rimasto seduto lì, a guardarlo. Ho capito subito che era qualcosa di speciale perché avevo già visto questo tipo di spille prima, ma non le avevo mai viste con così tante scritte sopra“.
Il cercatore ha correttamente riferito la sua straordinaria scoperta alle autorità, che poi hanno fatto in modo che l’ufficio del coroner locale raccogliesse e analizzasse l’antico oggetto. Secondo la legge inglese, i coroner sono tenuti a valutare i reperti archeologici consegnati dai civili, in consultazione con esperti archeologici appositamente nominati. I risultati di questo esame sono stati pubblicati solo ora e hanno rivelato sia l’antichità sia il valore di questo gioiello.
L’indagine del medico legale ha consentito di datare la spilla al periodo medievale, stabilendo che l’epoca della fabbricazione fosse compresa tra il 1150 e il 1350 d.C. L’analisi del materiale di fabbricazione ha consentito di appurare che era oro puro, per un valore che gli esperti stimano in diverse migliaia di sterline se messo all’asta.
Secondo i termini del Treasure Act del 1996, Nordhoff sarà obbligato a offrire la spilla d’oro medievale in vendita a un museo a un prezzo stabilito da un consiglio indipendente di esperti di antichità. Nordhoff ha già dichiarato che gli piacerebbe vedere la spilla in mostra al Wiltshire Museum di Devizes, in modo che i suoi concittadini possano ammirarla e scoprire la propria antica storia.
Ma cosa c’è scritto nella spilla?
Gli esperti che hanno esaminato il manufatto hanno identificato la spilla come un manufatto religioso. Incise su quattro superfici attorno al bordo smussato si trova la parte iniziale della preghiera dell’Ave Maria, identica a quella che viene oggi recitata dai fedeli:
“Ave Maria piena di grazia il Signore è con te benedetta sei tu tra le donne e benedetto è il frutto del tuo grembo. Amen.”
Date le minuscole dimensioni della spilla, che misura circa 24 millimetri di diametro, l’autore dell’incisione deve essere stato un professionista altamente qualificato, capace di lavorare su superfici minuscole. La scritta sulla spilla non contiene errori di ortografia, al di fuori di una ‘s’ che è stata omessa a causa del posizionamento dello spillo della spilla.
Sull’iscrizione interna si notano alcune lettere ebraiche. Secondo la perizia, queste sono identificabili come dotate di proprietà magiche. Ciò significa che la spilla era usata come un tipo di talismano o amuleto, progettato per proteggere il suo proprietario dalle malattie.
Forse, ma siamo nel campo delle ipotesi, visto che la peste nera spazzò via metà della popolazione europea a cavallo fra il 1347/1348/1349, è possibile che la spilla sia un talismano contro la peste. Le date però sono al limite, perché l’inizio della peste nera coincide con la fine della finestra di datazione della spilla, e la possibilità che fosse stata realizzata in un momento precedente è più che realistica.