E’ stata scoperta poco tempo fa una rarissima moneta d’argento che mostra il volto di Carlo Magno, uno dei pochi ritratti conosciuti realizzati durante la vita dell’Imperatore franco. La genesi del ritrovamento è curiosa tanto quanto la rarità del denario d’argento.
All’asta su eBay
Poco tempo fa un piccolo imprenditore agricolo francese aveva necessità di liquidi per realizzare una casa. Anziché recarsi in banca per un mutuo ha pensato di scrutare fra i beni preziosi di casa e ha scoperto una piccola collezione di monete, dei reperti collezionati dal nonno nel terreno di famiglia. Fra queste c’era anche il denario raffigurante Carlo Magno, una moneta d’argento coniata circa 1200 anni fa. L’uomo ha messo il reperto in vendita su Ebay dove è stato intercettato da un esperto prima che si concludesse l’asta.
Frank Pohle, direttore della “Route Charlemagne”, un gruppo di musei di Aquisgrana, in Germania, ha spiegato che diversi esperti controllano eBay per verificare l’eventuale offerte di reperti reali. Uno di questi ha scoperto il Denario, e il museo ha subito contattato il venditore per acquistare direttamente la moneta. Il museo ha fatto un’offerta e il venditore ha accettato, rendendo disponibile per gli studi un bene raro e prezioso. Purtroppo non sappiamo quanto sia costata la moneta, ma Frank Pohle ha dichiarato che “Non era così costoso. Siamo molto soddisfatti“.
Il piccolo Denario
La moneta mostra da un lato Carlo Magno e il suo titolo imperiale: IMP(erator) AVG(ustus), riferimento ovviamente al primo Imperatore Ottaviano Augusto. Nei capelli mostra il copricapo d’alloro, un particolare insolito per i re dei Franchi, e inoltre indossa anche un vestito da generale romano. Il ritratto di Carlo Magno mostra un volto tondo, i baffi e un collo abbastanza corto, un particolare meno noto della fisionomia del Re. Dall’altro lato si nota un edificio che somiglia a una chiesa o a un tempio romano, con una croce disegnata al suo centro.
Se siamo abituati a vedere delle monete romane con il volto degli imperatori la cosa è molto più rara in epoche successive, e questa è infatti una delle pochissime del periodo carolingio giunta ai tempi moderni.
L’Importanza della moneta a livello storico
Carlo Magno fu re dei Franchi dal 768 fino alla sua morte, nell’814 d.C., e fu il primo sovrano a unire l’Europa occidentale e centrale dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente. Oltre a essere famoso come re guerriero è passato alla storia anche per la sua incoronazione a Roma il giorno di Natale dell’800, quando Papa Leone III lo nominò “Imperatore dei Romani”.
Il fatto che Carlo abbia ordinato la realizzazione di monete d’argento con il suo ritratto è una chiara operazione di promozione dell’istituzione imperiale. Un po’ come facevano gli Imperatori Romani anche Carlo fece Marketing con le monete, l’unico modo per raggiungere (quasi) tutti i cittadini. Di quei Denarii con ritratto sono giunti a noi circa 50, coniati però in diversi momenti della vita dell’Imperatore.
La maggioranza delle monete del regno carolingio mostrava solo il nome di Carlo, senza alcun ritratto. Avere a disposizione un pezzo dell’ultimo periodo di vita è molto importante a livello storico.
Gli esperti del museo hanno stabilito che la moneta da 1,5 grammi venne probabilmente coniata ad Aquisgrana, dove Carlo Magno nacque e morì. Ma la data del suo conio non è chiara. Dopo essere stato incoronato imperatore da Papa Leone III, Carlo non usò immediatamente il titolo di “Imperatore Augusto” che si trova sulla moneta. Frank Pohle spiega che l’imperatore non usò quel titolo fino almeno all’812, due anni prima della morte.
Questo particolare aveva a che fare con i suoi rapporti diplomatici con Costantinopoli e quindi con l’Impero Romano d’Oriente. Fu solo nell’812 che l’Impero Romano d’Oriente (Bizantino) riconobbe Imperatore Carlo Magno, e da quell’anno il Re Franco iniziò a usare il titolo scritto facendolo scrivere anche sulla moneta. Carlo rinunciò all’Istria, alla Dalmazia e al litorale Veneto per ottenere questo riconoscimento, e la moneta testimonia anche l’importanza che egli dava al nuovo titolo imperiale.
La moneta potrebbe risalire all’anno 813, quando il figlio di Carlo Magno, Ludovico il Pio, fu nominato co-imperatore e fece coniare monete simili. Il vecchio Re era ormai malato da tempo, almeno dall’810, e si stava adoperando per garantire un futuro all’Impero. Gli era rimasto ormai solo un figlio che nominò co-imperatore nell’813, e la moneta potrebbe esser stata coniata proprio in quell’anno.
Giunti alle conclusioni storiche una curiosità sul valore del Denario. Anche se è difficile fare un paragone con la valuta corrente possiamo pensarla in questi termini. La quantità d’argento della moneta è molto bassa, ma con una cifra dai 10 ai 20 denarii era possibile acquistare una mucca.