Scoperta un’Adolescente sepolta 4600 anni fa vicina alla misteriosa Piramide di Meidum

Una Pseudo-Piramide (el-haram el-kaddab secondo gli egiziani) che non ha mai ospitato il corpo di un faraone, né tantomeno un ricco tesoro: è la Piramide di Meidum (60 chilometri a sud del Cairo), che non sarà così suggestiva come le tombe faraoniche della Piana di Giza ma è sicuramente antichissima.

La Piramide di Meidum prima del 1923

Si tratta probabilmente della seconda piramide costruita in Egitto, nel terzo millennio a.C, durante l’Antico Regno, mentre sedeva sul trono il faraone Huni.

Ingresso alla Piramide dalla facciata Nord

Immagine di pubblico dominio via Wikipedia

Piramide sfortunata quella di Meidum, che forse non fu mai completata, nemmeno dal successore di Huni, Snefru. Probabilmente fu lui a voler modificare il progetto originale, che prevedeva una piramide a gradoni, per realizzarne una a pareti lisce.

La struttura della Piramide

Forse la struttura esterna collassò già durante la costruzione, o forse crollò durante il Nuovo Regno. Cosa sia successo in quel tempo così lontano forse non sarà possibile appurarlo, ma nel XV secolo lo storico arabo Taqi ad-Din al-Maqrizi scrisse che “assomigliava a un’enorme montagna a cinque gradini”, e già tre secoli dopo, quando arrivò a Meidum l’esploratore danese Frederic Louis Norden, di gradoni ne erano rimasti solo tre.

La Piramide di Meidum in una foto d’archivio – data sconosciuta

Oggi la piramide raggiunge “appena” i 42 metri di altezza, ma anticamente doveva arrivare a circa 92 metri, per 144 di lato. La camera di sepoltura è incompleta, senza decorazioni o iscrizioni, con ancora i supporti di legno da costruzione posti in opera. Anche se nella piramide non fu mai sepolto nessun faraone, nell’area attorno alle rovine gli archeologi egiziani hanno fatto di recente una scoperta interessante.

L’archeologo Omar Zaki rende noto, attraverso un rapporto pubblicato dal Ministero delle Antichità egiziano, di aver recuperato lo scheletro di una bambina, trovato in “una posizione accovacciata all’interno della tomba”.

Non c’erano altri resti umani, o beni tombali, sepolti insieme all’adolescente, morta all’incirca quando aveva 13 anni. Senza aver nessun altro dato certo, gli archeologi suppongono che la ragazzina sia stata sepolta mentre la piramide era in costruzione, all’incirca 4600 anni fa.

Non è nota l’identità della persona sepolta, così come non sono chiari i significati delle poche offerte votive trovate nella tomba: tre piccoli vasi di ceramica e due crani di toro.

Proprio i teschi di toro potrebbero indicare che la defunta avesse un legame con la famiglia reale: secondo il “Papiro di Api” questi animali sacri, che rappresentavano appunto l’antichissima divinità Api, talvolta venivano mummificati e sepolti insieme ai defunti, in particolare ai faraoni, con una funzione di protezione e guida nel lungo viaggio nell’aldilà.  I teschi di due tori nella tomba di un’adolescente sconosciuta potrebbero forse indicare il suo alto lignaggio. Ma per saperne di più bisognerà aspettare studi più approfonditi, o nuove sorprendenti scoperte…


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