Il sito neolitico di Çatalhöyük, in Turchia, si compone di diversi livelli di insediamenti, resti di case continuamente costruite sugli strati più antichi, che hanno offerto all’Archeologia una serie di tesori sin dall’inizio degli scavi, nel 1960. L’ultimo ritrovamento è stata una figura femminile antropomorfa scolpita nel marmo, un reperto particolarmente prezioso perché completamente intatto. Gli archeologi del Progetto di ricerca Çatalhöyük hanno trovato la statuetta quest’estate, in una delle prime strutture del sito, e ne hanno stimato l’età come compresa fra il 5.500 e l’8.000 avanti Cristo.
I ricercatori l’hanno scovata accanto ad un pezzo di ossidiana, il che suggerisce un qualche tipo di sepoltura rituale. In un comunicato si legge che “Il contesto mostra che questa statuetta differisce dalle altre nella sua completezza e nell’attenta sepoltura, così come nella natura stessa della qualità dell’artigiano”. La rotondeggiante figura femminile ha un peso di circa 0,9 chilogrammi, è alta 15 centimetri circa ed è spessa circa 8 centimetri. Le altre statuette di Çatalhöyük sono solitamente in argilla raffiguranti animali, e sono state trovate sovente in zone che non fanno presumere una sepoltura premeditata, finendo per esser ritrovate sotto forma di cocci.
L’archeologo Lynn Meskell ha suggerito che le statuette neolitiche di Çatalhöyük rappresentino donne anziane, raffigurate non solo in viso ma in tutta la loro “umanità”. Il direttore del progetto di ricerca Çatalhöyük, Ian Hodder, concorda sul fatto che il nuovo manufatto suggerisca una tale interpretazione rispetto a quelle storiofrafiche più tradizionali legate a divinità femminili della fertilità.
Raffigurata con grandi glutei e piedi piccoli, con le mani sui seni e i capelli raccolti in un concio, la statuetta riflette lo stile tipico di Çatalhöyük. L’artista aveva modellato il marmo lucidando il materiale, dando un’espressione più umana alla pietra con incisioni atte a raffigurare gli occhi, la bocca e il mento, e anche il doppio mento del collo.
L’antico insediamento umano poteva ospitare fra i 3.500 e gli 8.000 residenti al proprio apice, che vivevano in case ricche di opere d’arte. A Çatalhöyük sono stati ritrovati dipinti, bassorilievi, sigilli in argilla, sculture e, fra queste ultime, anche due sculture uniche delle corna di toro su delle pareti.
Sotto, la ricostruzione di un’abitazione a Çatalhöyük:
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La città come si presentava in epoca Neolitica:
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