Non fece una fine gloriosa l’Imperatore Volusiano. Nel complesso mondo romano, in cui la forza era il metro del proprio potere, volle punire il generale ribelle Marco Emilio Emiliano, reo di esser stato proclamato imperatore dalle truppe di stanza sul Danubio. Volusiano e il padre, Gaio Vibo Treboniano Gallo, anch’egli imperatore insieme al figlio, mossero l’esercito di stanza a Roma verso Interamna Nahars (odierna Terni), ma li attendeva un destino orribile:
Quando si sparse la voce che Marco Emilio Emiliano stava giungendo in Italia alla testa del suo esercito le truppe che avevano accompagnato Volusiano e Treboniano Gallo si ribellarono, trucidando entrambi gli imperatori nei pressi di Foligno, in Provincia di Perugia
E così finì la vicenda terrena di Volusiano, che fu imperatore per soli due anni, ma del quale abbiamo scoperto da pochi giorni una antichissima testimonianza. Un ricercatore del museo Museo Rippl-Rónai di Kaposvár, in Ungheria, ha appena pubblicato le fotografie di una moneta scoperta con Metal Detector nella zona di Somogy, nella parte sud-ovest dell’Ungheria, dove si trovava un accampamento romano. Il punto esatto del ritrovamento è ovviamente stato mantenuto segreto, per evitare l’invasione di cacciatori di tesori, e la scoperta potrebbe essere solo la prima di una lunga serie.
Nell’area sono stati rinvenute monete d’argento e di bronzo, una chiave bronzea, una spilla in vetro e un anello d’argento. Ma il ritrovamento più prezioso è certamente una moneta d’oro con il ritratto del giovanissimo Volusiano, morto ventenne nei pressi di Terni la cui immagine giunse sino alle lontanissime terre ungheresi.
Sotto, la zona del ritrovamento:
La moneta, che pesa circa 5,6 grammi, da un lato mostra Volusiano, completo di corona con raggi, mentre dall’altro è raffigurata la dea “Libertas”, simbolo della libertà. Volusiano morì giovanissimo in quel complesso mondo che non aveva pietà dei propri “primi inter pares”, ma la sua immagine vivrà, per sempre, negli annali della storia.