“Santa Claus” è un brevissimo film del 1898 diretto dal pioniere dell’arte cinematografica George Albert Smith, girato in Gran Bretagna durante l’epoca Vittoriana. La trama del cortometraggio è ovviamente semplicissima, e vede due bambini, un maschietto e una femminuccia, posizionare le calze ai piedi del letto e poi andare a dormire, aspettando l’arrivo di Babbo Natale. Questi è sopra al tetto di casa, entra dal camino e posiziona due piccoli regali all’interno delle calze. Quando si svegliano, i due bambini sono pieni di gioia per i doni ricevuti.
Il cortometraggio è ritenuto il primo in cui si svolgono due azioni parallele, realizzate mediante la tecnica della doppia esposizione che Smith utilizzerà nello stesso anno per altre due produzioni, “The Mesmerist” e “Photographing a Ghost”. Nonostante oggi possa apparire al limite del banale far svolgere due azioni sullo schermo nello stesso momento, allora si trattò di un’innovazione importantissima, non utilizzata ad esempio da Georges Méliès ne “Il Castello del Diavolo” del 1896, il primo Horror della storia.
La pellicola è anche un documento storico sulla condizione dei bambini della borghesia durante l’epoca Vittoriana, in particolare a Natale, che ricevevano pochissimi doni e li accoglievano con una sincera gioia. Abituati a cartoline stereoscopiche terrificanti, probabilmente la semplice ricezione dei doni natalizi era per loro un momento di pura tranquillità.