Robert Liston nacque il 28 ottobre del 1794 a Ecclesmachan, in Scozia, da Henry Liston, un chierico ed inventore scozzese. Egli venne chiamato come il nonno paterno, che fu moderatore dell’Assemblea Generale della Chiesa di Scozia. Liston studiò medicina presso l’Università di Edimburgo e divenne chirurgo presso il Royal Infirmary di Edimburgo nel 1818. I suoi studi e la sua pratica furono orientati quasi esclusivamente alla chirurgia e all’anatomia. Divenne quindi docente e medico praticante ma, a causa dei numerosi litigi con i colleghi, nel 1835 lasciò la Scozia in direzione Londra, dove divenne professore universitario e chirurgo praticante.
Nonostante fosse odiato dai colleghi per il suo carattere caustico e pretenzioso, mostrava un atteggiamento completamente differente verso i pazienti. Era stimato come amorevole e premuroso verso le persone delle classi sociali meno abbienti, e la sua fama di chirurgo crebbe rapidamente. Nonostante la voglia di non far male agli operati:
A quel tempo l’anestesia era completamente sconosciuta
Era quindi fondamentale eseguire interventi rapidi e precisi, per ridurre al minimo il dolore dei pazienti e migliorare la loro probabilità di sopravvivenza all’intervento chirurgico.
La maggior parte dei chirurghi perdevano un paziente ogni quattro, mentre Liston ne perdeva soltanto uno ogni dieci
Il medico era famoso perché in grado di amputare una gamba in soli due minuti e mezzo. Rimase nella storia anche un suo intervento di rimozione di un tumore scrotale del peso di 20 chilogrammi, che durò soltanto 4 minuti.
Ognuna delle sue operazioni, seguite in genere da un folto pubblico, iniziava sempre con un fatidico:
Time me gentlemen
Che annunciava l’avvio del cronometro. Dopo di che era annunciato l’inizio dell’intervento, tagliava la carne con un coltello e, non appena finito, se lo metteva velocemente fra i denti e procedeva a tagliare l’osso con la sega. Finite le operazioni di taglio, procedeva a richiudere e ricucire il tutto, tentando di far perdere meno sangue possibile al paziente. L’operazione, in funzione dell’arto e della zona del taglio, durava circa due minuti e mezzo.
Grazie alla sua velocità, Liston era conosciuto come “Il coltello più veloce nel West End”
Ci furono diverse occasioni, poche per la verità, in cui la rapidità gli si torse contro. In una di queste il chirurgo raggiunse il non invidiabile record del 300% di mortalità dell’intervento.
Come accadeva sovente, Liston avrebbe dovuto amputare la gamba a un paziente. Una volta iniziato il taglio, l’uomo iniziò a dimenarsi come un pazzo. Gli assistenti tentarono di bloccarlo, ma invano. In quel caos, Liston tentò comunque di amputare l’arto, ma tagliò le dita di un’assistente ed il cappotto di uno spettatore.
Lo spettatore pensò di esser stato ferito e morì immediatamente per lo spavento, mentre il paziente e l’assistente morirono nei giorni seguenti a causa delle infezioni contratte durante l’intervento. Questo rimane l’unico intervento chirurgico della storia ad aver registrato un tasso di mortalità pari al 300%.
Verso la fine della sua carriera, nel 1846, Liston eseguì il primo intervento chirurgico in Europa in cui venne utilizzata l’anestesia, mediante l’etere. Il paziente si chiamava Frederick Churchill. Dopo aver somministrato l’anestesia, il chirurgo ebbe bisogno di soli 25 secondi per completare l’amputazione. Purtroppo, il leggendario “Coltello più veloce del West End” non vide tutto il potenziale degli anestetici applicati alla chirurgia. Morì nel 1847 in un incidente in barca a vela.