Circa 30 anni orsono Steve Jobs partecipò ad una conferenza ad Aspen, una cittadina del Colorado. Al termine dei lavori il comitato organizzatore decise di sotterrare all’interno di un tubo di metallo di 45 centimetri di diametro e di 4 metri di lunghezza una serie di oggetti dei partecipanti, moltissimi dei quali rinchiusi all’interno di un sacchetto di plastica per essere meglio preservati. L’idea era quella di riprendere gli oggetti con un ritardo di 20 anni, ma sfortunatamente (o volutamente) tutti i partecipanti dimenticarono la posizione esatta del “tubo del tempo”. In origine, questo contenitore era stato chiamato “Aspen Time Tube” ma, a causa del famosissimo partecipante e del suo contributo alla capsula fu quasi subito ribattezzata “Steve Jobs Time Capsule“.
L’oggetto che il fondatore della Apple inserì all’interno del tubo metallico era un mouse del computer Lisa, presentato qualche tempo prima ed illustrato durante la conferenza. L’organizzatore dell’evento, Harry Teague, inserì una confezione da 6 birre perché, dopo tanto scavare, gli operai “avranno parecchia sete“. Qualche giorno fa la televisione americana National Geographic TV Show, che cura la trasmissione “Diggers”, ha inavvertitamente scoperto la capsula.
Ora, la troupe di Diggers insieme alle persone della Aspen Historical Society hanno in programma di catalogare ogni singolo elemento contenuto all’interno del tubo con l’obiettivo di preservarli per una potenziale esposizione al pubblico. Questa scoperta avviene proprio nel periodo in cui il genio visionario americano viene in qualche modo celebrato come icona nazionale con la proclamazione di sito storico della sua natia abitazione a Los Altos, in California.