Ricostruito il Volto di un Uomo di Cro-Magnon vissuto 28.000 Anni Fa

Per celebrare il 150° anniversario della scoperta delle sue ossa, i ricercatori hanno riesaminato i resti di un uomo di Cro-Magnon morto circa 28.000 anni fa (27.680±270 anni). Il cranio dell’uomo aveva da sempre rappresentato un enigma a causa di un’evidente discontinuità circolare al suo centro, che si è scoperta essere causata da un neurofibroma, un tumore benigno oggi rarissimo. Le ossa dell’uomo, catalogate come “Cro-Magnon 1”, sono state analizzate con la tecnica della tomografia computerizzata e microtomografia computerizzata, svelando altri interessanti dettagli scientifici sino a oggi sconosciuti.

Il Teschio dell’uomo di Cro-Magnon:

Le analisi precedenti avevano concluso che tutti i segni sulle ossa fossero dovuti a pratiche post mortem o a un’infezione fungina, ma le analisi con i più moderni strumenti scientifici hanno consentito di comprendere meglio i mali di cui soffriva questo nostro antenato francese, definito a volte come il primo “uomo moderno”.

La Neurofibromatosi di tipo 1 è una malattia genetica, e affliggeva l’uomo di Cro-Magnon modificandone profondamente l’aspetto. Il suo viso era coperto di bitorzoli, di cui uno di importanti dimensioni al centro della fronte (neurofibroma). Probabilmente anche il corpo era deformato a causa delle conseguenze della Neurofibromatosi (l’analisi computerizzata ha interessato solo il cranio, l’unico reperto di questo antico europeo). Il tumore benigno si era poi diffuso in tutto il corpo, con evidenti bitorzoli in prossimità di occhi, naso e orecchie, ma non solo.

Sotto, la ricostruzione completa dell’uomo di Cro-Magnon:

Anche il canale auricolare sinistro presenta delle asperità ossee che indicano la presenza di un tumore benigno al suo interno, una condizione che sicuramente compromise le capacità di udire i suoni dell’uomo. La Neurofibromatosi aveva inoltre limitato la crescita corporea, con conseguente bassa statura e problemi cronici come la scoliosi.

Nonostante le apparenze, che dovevano far somigliare il Cro-Magnon 1 a un uomo deforme e decisamente primitivo, la capacità cranica del reperto osseo è di 1.600 centimetri cubici, paragonabile a quella di un uomo moderno (1200-1700 Centimetri cubi). La ricerca è stata realizzata dagli scienziati dell’Università di Versailles Saint Quentin en Yvelines e dal Museo di Storia Naturale di Parigi, che hanno anche realizzato la ricostruzione dell’uomo di Cro-Magnon.

Matteo Rubboli

Sono un editore specializzato nella diffusione della cultura in formato digitale, fondatore di Vanilla Magazine. Non porto la cravatta o capi firmati, e tengo i capelli corti per non doverli pettinare. Non è colpa mia, mi hanno disegnato così...