Xiro Xplorer è la new entry nel mercato dei droni consumer, la vera novità di questo 2015 nel mondo dei velivoli economici a pilotaggio remoto. L’obiettivo è andare a conquistare grandi fette di mercato del quadricottero più famoso del mondo, il DJI Phantom. Le premesse per impensierire seriamente la più famosa azienda cinese produttrice di droni professionali e consumer ci sono tutte, e attraverso questa recensione completa, svolta grazie ad uno Xiro Xplorer Vision, proveremo a capire se, anche nella pratica, il geometrico prodotto di Zero Tech sia in grado di conquistare il mercato.
Il Vision ha un’estetica accattivante e tecnologica, che richiama alla mente forme simili a quelle viste in Tron, con linee verdi disegnati nella parte alta della carena e posizionate con stile su tutti i componenti del drone. Oltre l’estetica, la qualità dei materiali è davvero degna di nota, e la sensazione che si prova al tatto è di non trovarsi di fronte ad un prodotto plastico, ma più somigliante al carbonio.
All’interno della scatola troverete:
- Il drone
- 4 eliche + 4 di ricambio
- Una batteria da 5200 milliampere
- Un radiocomando
- Il Gimbal con videocamera incorporata
- Un Wi-Fi extender
- Manuale rapido in italiano
- Cavi di collegamento
Il radiocomando è semplice ma dotato di tutto il necessario per effettuare le operazioni più complesse. Nella parte superiore è presente il porta-smartphone a scomparsa che ospita telefoni sino a 5,5 pollici di diagonale circa, e i tre tasti presenti nella parte inferiore sono funzionali al volo e alla regolazione del drone.
- IOC: il tasto per la calibrazione del compasso e della bussola
- Return to Home: in grado di far tornare al punto di decollo lo Xiro
- Decollo/atterraggio automatici: il bottone che fa alzare a 2 metri di altezza Xiro in modo automatico, o che lo fa atterrare in modo sicuro (molto utile nel caso il drone sia sbilanciato, come nel caso dell’assenza del Gimbal)
Nella parte superiore della radio è presente un selettore con 3 posizioni, in grado di cambiare il comportamento in volo di Xplorer. In posizione 1 il drone sarà lento nei cambi di direzione e raggiungerà un’altezza massima di 50 metri, una modalità perfetta per iniziare a prendere confidenza col mezzo. In posizione 3 il drone è scattante e velocissimo, e raggiungerà i 120 metri di altezza. La modalità 2, forse un po’ superflua, si posiziona nel mezzo fra le due precedenti.
Visto dal di sotto Xplorer è semplice e progettato ai limiti della perfezione. I due alloggiamenti per la batteria e il gimbal sono facilissimi da individuare, così come è semplicissimo montare queste due componenti.
Il gimbal, il cuore creativo di Xplorer, è forse la parte più impressionante del drone. Nonostante si tratti di un prodotto da 999 euro (quindi mediamente economico), i movimenti di camera, in qualsiasi condizione, sono sempre controllati perfettamente e non presentano mai, in nessun caso, problemi di vibrazioni o scatti.
Xiro Xplorer montato con le eliche e i carrelli in posizione bassa consentono di volare anche senza gimbal, una modalità nella quale bisogna prestare particolare attenzione alla fase di decollo perché il drone è sbilanciato, e nei primi centimetri tenderà a piegarsi verso la parte con la batteria.
Il volo e le riprese aeree
Fatte tutte le necessarie premesse è il momento di capire come si comporti Xplorer Vision durante il volo. Nel video sottostante la mia prova di circa 7 minuti evidenzia molti tipici comportamenti che si possono verificare durante una sessione di volo per riprese aeree.
Guidare Xplorer è un piacere perché si tratta di un quadricottero reattivo, rapidissimo e con tutti quei parametri di sicurezza in grado di far sentire a proprio agio anche un neofita. Nel video il drone è arrivato sino a 120 metri di altezza, una situazione che, con il Return to Home automatico, è facilmente gestibile. Anche la distanza orizzontale non è un problema perché con l’FPV nello smartphone è sempre possibile capire la posizione del mezzo. Dal video è assolutamente apprezzabile la qualità delle riprese, che sono stabilissime, con colori vividi e ben bilanciate.
Il difetto principale visibile nel video sono le eliche ben visibili durante gli spostamenti rapidi che, in modalità di guida Expert (la 3), diventano ingombranti nell’inquadratura. Per ovviare al problema è sufficiente utilizzare la modalità di guida Beginner (la 1), che farà muovere il drone in modo molto più lento e meno inclinato, evitando la presenza delle eliche e dei LED. Ovviamente questo non è un problema solo di Xiro, e anche Phantom soffre delle stesse condizioni.
Precisione di guida
Un aspetto che è da sottolineare per quanto riguarda la guida del mezzo è certamente la precisione del controllo del drone. Nel video sottostante Xplorer sfiora rasoterra i fili d’erba (tagliandone alcuni con le eliche) e, grazie alla modalità di guida Beginner non si inclina mai in modo pronunciato, consentendo di mantenere il mezzo sempre ad un’altezza costante.
App e funzioni speciali
L’App Xiro, disponibile su Android e iOS, è facile da usare e consente una serie di controlli davvero interessanti. Le funzioni particolarmente degne di nota sono Photo Me, che consente di bloccare la visuale del drone sull’utilizzatore, la navigazione Waypoint, che consente di stabilire la rotta del drone in base ai punti segnati sulla mappa, e il Follow Me, che consente di impartire ad Xplorer il comando di inseguimento intelligente di un soggetto in movimento.
L’app è in costante aggiornamento e ha migliorato, nel corso degli ultimi mesi, anche e sopratutto la qualità delle riprese di Xplorer Vision, che sono ora molto meno affette dalla tipica distorsione dell’obiettivo FishEye che era evidente nei primi video pubblicati su Youtube.
Conclusioni e prezzo
Xiro Xplorer Vision è un drone di fascia media dalle caratteristiche costruttive e di volo davvero eccellenti. La qualità dei materiali, la solidità generale della macchina e i risultati raggiungibili non hanno nulla da invidiare al più famoso DJI Phantom. Il prezzo, di 999 euro con garanzia italiana, lo posiziona 300 euro circa sotto al quadricottero bianco più famoso del mondo, un risparmio notevole in funzione di ben poche rinunce. Per chi fosse interessato a fare riprese in 4K Xiro è disponibile a 899 euro anche nella versione “G”, pensata per una GoPro, che consente di avere le stesse funzionalità del Vision ma con una videocamera maggiormente qualitativa.
I pregi della macchina sono la qualità costruttiva generale, il gimbal a 3 assi (davvero eccezionale), un’App ben realizzata e costantemente aggiornata, la velocità di volo, i controlli software di sicurezza e 3 diverse modalità di guida, utili anche ai più esperti per calibrare al meglio le riprese aeree.
I difetti principali che ho notato sono stati principalmente due: le eliche visibili in modo importante all’interno del video e una velocità di discesa particolarmente lenta. La velocità di discesa molto contenuta potrebbe anche non esser considerata un difetto, ma i guidatori più esperti la troveranno un po’ troppo prudenziale.
In conclusione Xplorer Vision è un drone piacevolissimo da guidare, che consente anche a chi non ha esperienza di volo di muoversi in sicurezza e con grandi e apprezzabili risultati. E’ consigliatissimo a chi vuole cominciare, anche senza esperienza, ad effettuare riprese aeree per piacere o per piccoli lavori video. Visto un rapporto qualità/prezzo superiore a quello di DJI Phantom è facile che, durante il prossimo anno, Xiro Xplorer diventi il vero antagonista del quadricottero più famoso al mondo, spingendo probabilmente le due aziende ad implementare soluzioni tecnologiche sempre più innovative all’interno dei propri mezzi.