È nel pomeriggio dell’8 settembre, diverse notizie hanno allertato migliaia di persone in tutto il mondo sullo stato di salute della Regina Elisabetta. Poche ore dopo, il segretario privato di sua maestà telefona al prime minister Liz Truss: “London Bridge is down” – “il ponte di Londra è crollato”. Questo è un messaggio in codice a cui molti sono purtroppo preparati: la Regina è morta.

È di pochi giorni fa la notizia della morte dell’amatissima Regina Elisabetta, “La” Regina, così veniva e viene ancora chiamata, quasi come se fosse l’unica regina al mondo, per l’amore e la stima nei suoi confronti. Solo pochi giorni prima della sua morte accoglieva la sua quindicesima prime minister, Liz Truss, per poi spegnersi pacificamente nel fiabesco castello di Balmoral. Eppure, il Regno Unito non può restare senza un sovrano; infatti, per costituzione, nel momento in cui un re o una regina muore, l’erede diventa automaticamente il nuovo monarca.
È stato così anche per Carlo, asceso al trono come Carlo III con a fianco Camilla come Regina Consorte, zittendo finalmente le voci di un eventuale passaggio di testimone direttamente nelle mani del figlio William. Ed effettivamente bisogna dire che Carlo ha sudato per arrivare alla corona, dopo aver atteso per ben settant’anni di poter sedere sul trono del proprio paese.

Non possiamo sapere che cosa gli sia passato per la testa quella sera dell’8 settembre. Di certo era da tempo preparato, la Regina si è spenta a 96 anni, era ovvio che prima o poi sarebbe accaduto. Tuttavia, mi viene semplice pensare che il Principe, oramai Re, debba provare una sorta di dualismo. Da un lato la gioia di essere finalmente Re a ben settantaquattro anni. Dall’altro il dolore della perdita di una madre a un anno di distanza dal padre. La morte della Regina non permette al nuovo monarca di elaborare il lutto; infatti, a partire dal giorno della morte sono previsti dieci giorni di lutto fino al funerale, giorni in cui il nuovo sovrano non avrà un momento di tranquillità, impegnato in diverse operazioni burocratiche.
Chi è Carlo III, il nuovo re del Regno Unito?
Il Principe Charles Philip Arthur George nasce il 14 novembre 1948 a Londra ed è figlio dell’allora Principessa ereditaria Elisabetta e del Duca di Edimburgo. Si dice di lui che sia stato un bambino molto sensibile e insicuro, e che abbia per questo attirato su di sé le ire del padre, un uomo molto forte che voleva fare di lui “un vero uomo”, in quanto profondamente convinto che un uomo e futuro re non potesse dimostrarsi sensibile e quindi “debole”. Ovviamente queste idee sono molto retrò per noi figli del nostro tempo; dobbiamo però contestualizzare e ricordarci che quella era la mentalità dell’epoca, oggi finalmente superata. Il 6 febbraio 1952, quando Carlo ha appena quattro anni, il nonno materno Re Giorgio VI muore, rendendo sua madre, appena ventiseienne, la Regina Elisabetta II e, conseguentemente, Carlo diventa erede al trono. Allora Carlo è solo un bambino, ma non sa che sarà erede al trono per ancora altri lunghissimi settant’anni.

Nel 1958, Carlo viene nominato Principe di Galles, titolo spettante all’erede al trono d’Inghilterra. Tuttavia, solo il 1° luglio del 1969, a ventun anni, avviene l’investitura ufficiale e in diretta televisiva, durante la quale il Principe pronuncia un discorso in inglese e in gallese.
Riguardo alla sua formazione sappiamo che già in giovane età frequenta la Gordonstoun, una scuola situata in Scozia, frequentata a suo tempo anche dal padre, che lo manda lì sperando che il rigore e i metodi poco ortodossi possano rendere il figlio più forte. Qui Carlo colleziona una lunga serie di ricordi orribili, che lo porteranno, padre a sua volta, a scegliere per i figli il rinomato college di Eaton che avrebbe voluto lui stesso frequentare. Ormai adulto si laurea presso il Trinity College di Cambridge in storia, archeologia e antropologia, passando un periodo di formazione presso la University College del Galles. Dopodiché, segue la formazione militare, precisamente nel Royal Air Force College, in cui consegue il brevetto da pilota di jet, per poi formarsi presso il Royal Naval College di Darmouth (dove sua madre si era innamorata di suo padre Filippo).
Per quanto riguarda il mettere su famiglia, il Principe per un po’ di tempo non ne vuole sapere. Sono gli anni ‘70, lui è ancora molto giovane ed è lo scapolo più ambito di quel tempo. Ovviamente, ha molti flirt con diverse ragazze, ma nessuna è Camilla Shand, la donna che ama dall’inizio degli anni ‘70. Hanno ventitré anni quando si conoscono, e sembra che Camilla gli si sia presentata dicendogli: “Sai che la mia bisnonna era l’amante del tuo bisnonno?”. La giovane Camilla aveva ragione, infatti la sua bisnonna materna era l’amante di re Edoardo VII, figlio della Regina Vittoria e bisnonno del Principe Carlo. Camilla non è bella, ma è simpatica, sicura di sé, divertente. Non è nobile, ma è ben inserita nell’ambiente dell’upper class inglese, in quanto la sua famiglia è da anni tra i ranghi dei cortigiani reali. Tuttavia Camilla ha avuto altri ragazzi, cosa inconcepibile per la rigorosa e pudica famiglia reale, che pretende una sposa vergine per l’erede al trono. Così, Camilla viene scartata e torna fra le braccia del suo ex Andrew Parker-Bowles, che sposa e con il quale ha due figli.

Qualche anno dopo Carlo trova la sua sposa vergine in Lady Diana Spencer, con la quale avrà due figli, William e Harry, anche se manterrà comunque i contatti con Camilla. Celebre è il racconto di Lady Diana, che pochi giorni prima delle nozze trova un bracciale che Carlo ha comprato per Camilla, con le iniziali FG, ovvero Fred e Gladys, i soprannomi che si erano dati i due amanti. La storia tra Carlo e Diana si concluderà con la tragica morte di lei il 31 agosto 1997, dopo reciproci tradimenti, un divorzio, un’intervista scandalosa in cui lei definisce Carlo inadatto a diventare re portando al minimo il gradimento dei sudditi per la famiglia reale, in particolare per l’erede al trono.

Tuttavia, dopo qualche anno e diversi esperti di comunicazione pronti a indurre delle vere e proprie campagne per risollevare l’immagine pubblica di Carlo e Camilla, i due – ormai entrambi divorziati – riescono a sposarsi il 9 aprile 2005. Ci sono diverse curiosità riguardo questo royal wedding: innanzitutto, il matrimonio si sarebbe dovuto celebrare un giorno prima, ma è stato rimandato per far sì che Carlo potesse partecipare al funerale di papa Giovanni Paolo II in Vaticano. In più, il matrimonio è stato celebrato rigorosamente qualche anno dopo la morte della Regina Madre, la quale non ha mai superato l’abdicazione del cognato per poter sposare una divorziata e non avrebbe mai accettato l’unione dell’amato nipote con Camilla. Altra curiosità è che la Regina Elisabetta, a capo della Chiesa Anglicana, non ha partecipato al matrimonio civile, ma ha presenziato alla benedizione avvenuta da parte dell’Arcivescovo di Canterbury.
Oggi, Carlo è finalmente asceso al trono e sta iniziando a svolgere i primi compiti da sovrano, che consistono nella proclamazione in quanto nuovo Re, e principalmente formalità, come incontrare la Primo Ministro e altri membri del governo. In molti hanno canzonato il Principe in passato e tuttora, non solo per il suo essere eterno erede al trono, ma anche per la sua presunta incapacità di regnare, insinuatasi tra il pubblico dopo tutti gli scandali passati.
Ebbene, il nuovo Re è invece una persona molto preparata; già trent’anni fa, quando le questioni sull’ambiente erano una roba per fanatici, lui, seguendo la strada di suo padre, ha iniziato a interessarsi a temi che oggi sono all’ordine del giorno. In più, da anni ormai si interessa anche di agricoltura biologica vendendo lui stesso prodotti biologici attraverso il suo brand “Duchy Originals” . Altro punto da non dimenticare è che ha redatto e pubblicato diversi articoli e libri (anche in collaborazione) in cui parlava delle cause che gli stavano più a cuore, tra cui quelle sopracitate; inoltre, in quanto membro della royal family, non si è mai tirato indietro quando si è trattato di appoggiare cause umanitarie e patrocina oltre 300 organizzazioni caritatevoli distribuite in tutto il Commonwealth. Ora che è diventato sovrano, ha già annunciato che dovrà, seppur a malincuore, rinunciare alla presidenza e al patronato di alcune di queste cause per potersi dedicare ai suoi obblighi da monarca, lasciando tuttavia il figlio, ormai neo-Principe di Galles, a continuare il suo compito.
Il nuovo Re Carlo III è un uomo che si avvia alla conclusione della propria vita, è vero; tuttavia è arrivato al compito molto preparato, e forse si guadagnerà la fiducia del suo popolo. Mentre l’Inghilterra incorona un nuovo re, aumenta in ognuno di noi la consapevolezza che in questi giorni si sta scrivendo la storia post-moderna.