Randall Park Mall: il centro commerciale abbandonato più grande del mondo

Al momento della sua apertura nel 1976, il Randall Park Mall era “il più grande centro commerciale del mondo”, con una superficie dedicata alla vendita al dettaglio di circa 185.000 metri quadrati. La struttura fu costruita nella piccola cittadina di North Randall, in Ohio, su proposta di Dominic Visconsi e con la direzione di J. DeBartolo, due italo americani che, durante le fasi di realizzazione dell’edificio, diedero spettacolo arrivando in cantiere in elicottero e offrendo sontuosi ricevimenti in stile italiano a stampa e celebrità.

La particolarità delle proporzioni dell’edificio è quella di essere locata in una cittadina minuscola che guadagnò, all’apertura del centro, ben 5.000 nuovi abitanti, gli impiegati del Randall. Dopo decenni di declino il centro commerciale è stato ufficialmente chiuso nel marzo del 2009 e oggi erge abbandonato come un tempio greco dello shopping, una reliquia di un passato che non c’è più. In un libro di recente pubblicazione dal titolo, “Venerdì nero – Il crollo del centro commerciale americano“, l’attivista e fotografo Seph Lawless (il nome è uno pseudonimo) ha documentato il centro commerciale abbandonato più grande del mondo.

In un’intervista al The Weather Channel, Lawless afferma:

“Non c’è niente di più profondo e che fa riflettere che essere all’interno di un centro commerciale abbandonato. E’ un potente simbolo di declino economico dell’America. In molti di noi sono cresciuti a pane e centro commerciale, dove il pane erano spesso delle caramelle gommose e il divertimento le scale mobili o i giochi per bambini. Questa era l’America, fra gli anni ’70 e 2000, e oggi sembra solo uno spettro della sua antica essenza.”

Lawless è famoso per esplorare spazi abbandonati e documentare il loro collasso imminente. Nel 2012 intraprese un viaggio attraverso gli Stati Uniti per fotografare le “parti più disastrate d’America”. Il risultato furono 3000 immagini e 17 ore di filmati video. All’inizio di quest’anno ha pubblicato il libro “Lawless, Autopsia d’America”, la fine del processo creativo e di elaborazione del suo lungo viaggio attraverso gli Stati Uniti.


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