La P+L House a Prada è una residenza familiare situata nella campagna ravennate, rifugio agreste lontano da luci e rumori della città. La ristrutturazione architettonica è stata curata da Archinow, studio riminese, che ha mantenuto l’anima dell’edificio antico, luogo della memoria per i proprietari, accompagnandola in un presente più moderno. La villa era composta inizialmente di due unità distinte, risalenti a periodi storici assai differenti. Mentre la parte in mattoni faccia a vista è di fine ‘800, l’altra parte risaliva agli anni ’60 del ‘900. L’edificio meno antico non aveva da offrire spunti architettonici di qualche interesse, ed è stato demolito e sostituito con una struttura rivestita di una parete ventilata in zinco titanio.
Probabilmente la componente architettonica più interessante della ristrutturazione è rappresentata dalla “cerniera” fra le due unità, il collante che ha coniugato un edificio modernissimo con uno dal fascino ottocentesco. L’intersezione è stata realizzata con un volume interamente vetrato, caratterizzato da una splendida scala a chiocciola dipinta di viola.
Sotto, il rendering del progetto della Cerniera:
I due edifici, uniti ma divisi per funzionalità, sono destinati a scopi assai differenti. La parte moderna ospita il reparto notte e i servizi, mentre quella più antica è il luogo dei salotti, della biblioteca, della sala della musica e, infine, dello splendido studio-laboratorio della mosaicista Patrizia Dalla Valle, committente dell’opera. Nella parte antica sono stati mantenuti i materiali base originali come le tavelle, i solai di travi di legno, le pareti in mattoni e le le forme ad arco gotico delle aperture interne.
La parte moderna è caratterizzata da un estro compositivo decisamente artistico, in contrasto con il rigoroso corpo esterno in zinco titanio. Colori ultra-pop alternati a tinte pastello, opere d’arte e mobili d’epoca rendono l’associazione fra antico e moderno una poesia visiva dal sapore Bohémien.
I letti, antichi e restaurati, si trovano in camere con pareti non pitturate ma dipinte, che trasmettono la sensazione di trovarsi di fronte ad un’opera artistica senza soluzione di continuità.
La cucina, modernissima, è posizionata accanto ad un’antica cucina-stufa a legna con la quale, fino agli anni ’60 del secolo scorso, si preparavano i cibi ma si offriva anche calore agli abitanti.
Il moderno e l’antico si fondono anche negli oggetti più comuni, come un’antica stufa a legna.
Al secondo piano dell’abitazione, la “Cerniera” che fa da collante fra edificio antico e moderno mostra forse il suo lato più uniforme, unendo le due parti in modo quasi impercettibile.
La scala è un dipinto di arte geometrica
All’interno della villa sono presenti le opere della Mosaicista, che simboleggiano forse in modo ancor più vivido la congiunzione, non solo ideale, fra passato e presente.
All’esterno, i volumi si fondono, contrastanti, nel panorama bucolico della campagna romagnola:
Tutte le fotografie sono state realizzate da Giovanni De Sandre.