E’ in corso di svolgimento la Venice Design Week, rassegna veneziana dedicata al mondo delle creazioni d’autore visitabile sino al 9 Ottobre e che ha portato, ormai dal 2010, la brezza dell’innovazione a lambire la sapienza degli artigiani veneziani. La formula della design week lagunare è simile a quella di altre città, con esibizioni presenti in diversi luoghi/simbolo di Venezia, ma che, proprio per il suo contesto, rendono questa settimana del design un evento unico al mondo. La Serenissima, con i suoi palazzi e le sue calli fra i sei sestieri, è il luogo perfetto per scoprire il gusto per il bello, anche nei piccoli oggetti, che i curatori dell’esibizione hanno scelto fra centinaia di partecipanti.
Il tema del 2016 è la Wearable Technology, da scoprire nella splendida cornice di Palazzo Mocenigo. La tecnologia indossabile è una delle grandi opportunità del futuro (basti pensare ai Google Glass o ad Apple Watch) e viene mostrata all’interno di un contesto, il palazzo lagunare, che è museo e Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume, il luogo ideale per guardare al futuro con l’occhio rivolto al glorioso passato della moda italiana. La selezione degli espositori è avvenuta mediante un concorso con una giuria scelta i cui membri provengono da istituzioni come ADI, IUAV, Museo dell’Occhiale di Belluno e altre prestigiose istituzioni internazionali, e che ha messo in palio diversi premi in denaro ma sopratutto il contatto con buyer internazionali potenziali acquirenti dei prodotti. I criteri per la scelta dei vincitori sono stati diversi:
- La realizzabilità
- Il suo carattere di innovazione
- La sua utilità
- Lo stato di avanzamento dello sviluppo
All’interno della sala allestita per Wearable Technology, aperta sino a fine ottobre anche dopo la Design Week, sono in mostra scarponi da sci che vengono modellati sul piede dell’utilizzatore, dispositivi per monitorare lo stato di salute dei bambini, la collezione Sensewear, che permette di stimolare l’utilizzo dei sensi attraverso abiti studiati allo scopo, il bracciale Dropwater che registra il livello di idratazione della pelle in anziani e bambini, il cappello CapoGiro, che cambia in funzione dell’abito indossato, e altri oggetti che ci consentono di comprendere come la tecnologia sia ormai giunta alle porte del nostro armadio.
Dopo aver apprezzato il design indossabile il consiglio è quello di raggiungere la mostra “The Elegance of the Black Swan” a Palazzo Grimani, che tratta il tema della bellezza di un soggetto che si differenzia dagli altri come, usando le parole della curatrice Lisa Balasso, “un cigno nero in un lago di cigni bianchi“. All’interno si trovano vestiti di carta, una poltrona in pelle che ci invita ad osservare gli affreschi del soffitto e un’installazione dell’artista Emanuela Corti, che protende il visitatore verso il personaggio mitologico Ganimede.
Di particolare bellezza, anche per un contesto di grandissimo prestigio, la mostra di design del Gioiello, al Ca’ Pisani design Hotel, che si svolge in contemporanea ad un’esposizione di chitarre di MomoJiri, splendide realizzazioni di due liutai veneziani che mostrano come la capacità artigianale veneziana sia in grado di produrre oggetti dalle forme davvero eccezionali. Attraverso alcune teche illuminate si apprezzano gioielli in osso, in nappa, in carta e tessuto ma anche in oro tradizionale, provenienti da artigiani e designer di tutto il mondo.
Vicino Ca’ Pisani e a due passi da Piazza San Marco si trova l’esposizione “Light Emphasizes“, che mostra come la luce, anche al piano nobile dell’Hotel Saturnia & International, possa esser declinata in soluzioni moderne senza sfigurare all’interno dei più prestigiosi contesti d’epoca.
Sotto, la mappa dei luoghi del progetto Equilibri, l’esposizione dei progetti di design che hanno lo scopo di mostrare armonia fra bellezza, funzionalità e scopo, curata dalla VDW con la collaborazione di Michela Codutti.
Perché visitare la Venice Design Week
Oltre le esposizioni che ho avuto il privilegio di visitare, accompagnato fra gli altri da due ciceroni d’eccezione come Lisa Balasso e Giovanni Di Vito, rispettivamente curatrice della VDW e direttore tecnico di Vitruvio Design, sono presenti in tutta Venezia altre esposizioni che fanno comprendere come la modernità possa sposarsi al meglio con la più prestigiosa delle nostre città antiche. Il sapere degli artigiani veneziani, la bellezza di Venezia e la cura per il dettaglio che tutt’oggi usano i suoi abitanti, rendono una visita alla VDW un modo di conoscere la città attraverso la sua spinta innovativa al XXI° Secolo.
Per visitare la mostra è consigliato dotarsi di VDW Card, che consente di avere le riduzioni presso i musei e i palazzi delle esposizioni. Per maggiori informazioni e per pianificare il vostro itinerario questo il sito ufficiale con la descrizione completa delle esposizioni e la mappa della città.