Maurice Tillet: “l’Angelo Francese” cui si ispirarono i creatori di Shrek

Ogni tanto si può restare stupiti davanti a una realtà che supera la fantasia, talvolta invece non c’è neppure bisogno di forzare l’immaginazione, perché il mondo reale offre già quello che occorre. Devono aver pensato più o meno così alla DreamWorks quando iniziarono a studiare l’aspetto da dare al mostro gentile chiamato Shrek, protagonista del film d’animazione omonimo, uscito nel 2001: una straordinaria somiglianza fisica accomuna l’orco verde con Maurice Tillet, un campione di wrestling francese nato in Russia, affetto da acromegalia.

Se non hai modo di leggere e preferisci ascoltare questa è la lettura dell’articolo sul canale Youtube di Vanilla Magazine:

Sotto, Maurice Tillet:

Maurice era un bimbo dai lineamenti talmente delicati da essere soprannominato “Angelo”. Poi, quando ebbe 17 anni, iniziò a mostrare i primi sintomi della malattia che avrebbe trasformato il suo viso, cancellando per sempre le sue fattezze angeliche.

In posa:

Maurice nacque negli Urali russi (qualcuno dice a San Pietroburgo) nel 1903, da genitori francesi. Il padre era un ingegnere ferroviario che lavorava alla costruzione della Transiberiana, mentre la madre insegnava francese in una scuola di Mosca. Rimase presto orfano di padre e quando scoppiò la rivoluzione russa, nel 1917, lui e la madre tornarono in Francia, a Reims.

Un fotogramma dal film:

Quando ebbe 17 anni, al ragazzo cominciarono a crescere le ossa di una mano, e nei mesi successivi anche quelle dei piedi e della faccia. La diagnosi fu acromegalia, indotta da un tumore benigno dell’ipofisi, ed il progredire della malattia portò conseguenze soprattutto sui lineamenti del volto, sfigurando i suoi tratti angelici.

Maurice comunque non si nascose al mondo: studiò a Parigi e poi si laureò in giurisprudenza all’Università di Tolosa, ma abbandonò il sogno di praticare l’avvocatura proprio a causa del suo aspetto fisico. Però si arruolò nella Marina francese e vi rimase per cinque anni; nel frattempo era riuscito a distinguersi anche come giocatore di rugby, senza tralasciare lo studio delle lingue (si dice ne parlasse ben 14!)

Sotto, Shrek:

Nel 1937 ci fu l’incontro, decisivo per il suo futuro, con un wrestler professionista, Carl Pojello, che lo convinse a dedicarsi a quello sport. “L’angelo francese”, come venne soprannominato, divenne uno dei protagonisti del wrestling tra la fine degli anni ’30 e gli anni ’40, mentre il suo aspetto fisico dava modo ai giornalisti di sbizzarrirsi in considerazioni di carattere non solo sportivo.

Nel 1940, commentando una sua vittoria, sul St. Louis Post Dispatch si poteva leggere: “Vero, la sua grande orribile testa spaventò le donne intorno al bordo del ring, e probabilmente allarmerebbe anche Boris Karloff…”

Un’espressione simile:

Eppure, il fisico “insolito” di Tillet (che venne chiamato anche “l’uomo più brutto del mondo” o “mostruosità umana”) lo fece divenire uno degli uomini più riconoscibili del wrestling professionistico, oltre che un campione di livello mondiale.

Tillet, allo scoppio della seconda guerra mondiale si trasferì negli Stati Uniti, dove divenne una stella del ring, restando imbattuto per 19 mesi, e campione del mondo dei pesi massimi dal maggio del 1940 al maggio del 1942.

La versione disegnata di Tillet:

Lontano dai riflettori il campione era schivo e riservato, ma conoscendolo meglio si dimostrava brillante e curioso, un accanito lettore poliglotta. Nel 1953 Tillet combatté a Singapore il suo ultimo incontro, perdendolo. Il suo fisico era ormai allo stremo, come racconta Ed Francis, che viaggiava con il lottatore: “La sua testa era così grande che non riuscivi a tenergli il braccio intorno. Era così debole in quel momento, mi ha insegnato cosa fare se fosse caduto (…)”.

Tillet soffriva di problemi cardiaci dovuti alla sua malattia, e morì nel settembre del 1954, appena 13 ore dopo il suo amico di sempre, Carl Pojello, deceduto per un cancro ai polmoni. Secondo un altro lottatore, che li conosceva bene entrambi, il “mostruoso” Tillet morì di crepacuore…

Lo studio di produzione del film Shrek non ha mai confermato l’ispirazione a Tillet per quando riguarda l’aspetto dell’orco verde. Tuttavia, le somiglianze fisiche sono piuttosto evidenti, ma non solo: il cuore d’oro che contraddistingue Shrek era una delle caratteristiche anche di Maurice Tillet, che era davvero un “angelo francese”.

Nel video sotto un suo incontro del 1948:


Pubblicato

in

da