L’impeto dell’abbordaggio, la sete di avventura e di facile arricchimento, il vivere pericolosamente ai margini della legge su di un veliero che solca i mari. I pirati del XVIII secolo hanno lasciato un segno profondo nella letteratura, affascinando intere generazioni di lettori che, idealizzandoli, li hanno immaginati intrepidi ed immuni dalla paura. Ma quanti sanno che tra i pirati più famosi dei Caraibi vi furono anche due donne, l’inglese Mary Read e l’irlandese Anne Bonny, e che il pirata in assoluto più potente della storia fu una donna cinese del XIX secolo?
La vita di Mary Read, nata nella contea del Devon, nel 1690, non era certo iniziata sotto i migliori auspici. Figlia illegittima, aveva perso il padre naturale ed il fratellino a pochi mesi di vita. Per impietosire la suocera a scopo di lucro, la madre pensò bene di mentire sull’identità sessuale della figlia superstite, travestendola da maschietto e spacciandola per il figlioletto scomparso prematuramente.
In qualche modo tuttavia la nuova identità, mantenuta a lungo nel corso della vita, ben si confaceva a Mary, che possedeva una personalità fiera e bellicosa, amante del rischio al punto di decidere di arruolarsi in abiti maschili su di una nave da guerra per combattere nelle Fiandre, dove ebbe anche modo di innamorarsi di un commilitone, di sposarsi e di rimanere vedova nel giro di pochi mesi.
Imbarcatasi nuovamente come soldato alla volta dell’Oceano Indiano, Mary ed il resto dell’equipaggio della nave furono le vittime di un assalto dei pirati. Fu la svolta della sua vita: nel giro di pochi giorni l’ex soldato britannico, che non era tipo da perder tempo, decise di unirsi alla ciurma di Calico Jack Rackham. Era quest’ultimo un bucaniere di Bristol, attivo nel Mar dei Caraibi, il cui Jolly Roger, la cui bandiera, consisteva in un teschio sormontante due sciabole incrociate. Il soprannome di “Calico” gli derivava dal leggero tessuto indiano degli abiti che era solito indossare.
Jack era stato in precedenza il capoguardia di una nave inglese, i cui uomini si erano ammutinati, nominandolo capitano, quando il legittimo comandante dell’imbarcazione si era rifiutato di attaccare una nave francese. Nonostante il codice della pirateria proibisse ai pirati di imbarcare donne a bordo, Jack consentì a ben due donne di poter combattere al fianco dei suoi uomini: alla coraggiosa Mary Read e alla donna di cui si era innamorato, Anne Bonny.
Anche Anne, irlandese di Cork, era figlia illegittima, ma le analogie con la vita di Mary in un certo senso finivano lì, perché la sua famiglia aveva accumulato una cospicua fortuna nella città di Charleston nel Sud Carolina. La tranquilla ed agiata vita della sonnacchiosa provincia americana non era tuttavia fatta per la l’appassionata Anne dai capelli ramati, che amava i giochi maschili ed era attratta dai viaggi e dall’avventura.
Da giovanissima si era ampiamente distinta per la sua audacia e per la perizia nell’uso delle armi, ma mancava ancora l’occasione, quella attesa da una vita, per prendere il volo ed inseguire i suoi sogni. L’occasione si materializzò quando Anne decise di fidanzarsi con un marinaio, un tal James Bonny, che era, in verità, molto più interessato al suo patrimonio, che non a lei come persona. Diseredata dal padre per aver comunque deciso di sposare James, prima di fuggire con il neo-marito la giovane bruciò la piantagione del genitore per vendetta.
Il matrimonio comunque non durò a lungo, perché giunta a New Providence (oggi Nassau, nelle Bahamas), Anne mollò Jack ed andò a vivere dapprima con un pirata di nome Jennings ed infine proprio con John Rackham, al secolo “Calico Jack”, sulla cui nave divenne addirittura la seconda in comando, facendosi notare per l’ardimento e per l’abilità nel maneggiare la pistola e lo stocco durante gli arrembaggi. Anne condivideva a pieno la vita degli uomini dell’equipaggio, ed era addetta al trasporto degli esplosivi.
Nel corso di un abbordaggio incontrò Mary Read, con cui legò subito, fino al punto di condividerne la stanza, suscitando la gelosia di Jack che decise di tagliare la gola al “rivale”, per poi scoprire, una volta fatta irruzione nella cabina, che il rivale era una donna. A quel punto la reale identità della giovane fu rivelata al resto dei marinai, che però la accettarono di buon grado, come avevano già fatto con Anne.
Al fianco di Calico Jack, Mary ed Anne compirono innumerevoli azioni di pirateria, spingendosi persino ad attaccare una nave in servizio per la corona inglese. I giorni del fortunato terzetto erano tuttavia destinati a finire, perché la marina britannica era ormai sulle loro tracce ed aveva allestito una spedizione navale al preciso scopo di catturare i fuorilegge.
Nel corso dell’ultima, fatale battaglia, l’intera ciurma fu fatta prigioniera da un vascello militare ed il processo seguì immediatamente, il 28 novembre del 1720, a Santiago de la Vega, in Giamaica. Tutti i bucanieri vennero condannati a morte tramite impiccagione, ma per Mary ed Anne l’esecuzione risultò temporaneamente sospesa, perché entrambe le piratesse si dichiararono incinte ed era usanza all’epoca attendere che le donne in gravidanza fossero giustiziate solo dopo aver messo al mondo il proprio bambino.
Mary morì tuttavia di febbre in carcere subito dopo il parto a 31 anni, mentre le notizie sulla sorte di Anne sono più incerte, perché di lei si perdono le tracce documentarie, alimentando quindi il mistero sulla sua fine.
Come concluse allora l’esistenza Anne Bonny? fu infine rilasciata in virtù di un atto di clemenza delle autorità o non riuscì a sottrarsi al destino infamante della pena capitale per impiccagione che l’attendeva?
Le scarne notizie biografiche su Anne Bonny e su Mary Read si devono ai racconti del capitano Charles Johnson, autore di una “Storia generale dei pirati” dedicata al mondo della pirateria, pubblicata a Londra nel 1724. Negli anni Trenta del Novecento si ipotizzò persino che Johnson fosse in realtà lo pseudonimo di Daniel Defoe, il celebre scrittore inglese noto per aver scritto Robinson Crusoe, appassionato delle avventure dei bucanieri, ma la corrispondenza della sua identità con quella del romanziere non fu mai stabilita con certezza.
L’Oxford Dictionary of National Biography, il famoso dizionario bibliografico in lingua inglese pubblicato tra il 1885 ed il 1901, a proposito di Anne Bonny, scrive: “Testimonianze rilasciate da discendenti di Anne Bonny affermano che suo padre la riscattò dalla prigionia e la riportò a Charles Town, South Carolina, dove partorì il secondo figlio di Rackham. Il 21 dicembre 1721, sposò un locale, Joseph Burleigh, a cui diede quindici figli. Morì in South Carolina, come donna rispettata, all’età di ottantadue anni e fu sepolta il 25 aprile 1782“. (Testo tratto da Wikipedia).
Forse non sapremo mai veramente come andarono le cose, ma quello che sappiamo con certezza è che Mary Read e Anne Bonny furono due donne insolite per l’epoca in cui vissero, accomunate dal desiderio di rompere gli schemi e le convenzioni correnti.
Temerarie, intrepide, crudeli, le donne pirata più famose dei Caraibi furono delle personalità isolate, che lottarono per affermarsi in un mondo maschile fatto di amore del rischio e di gusto per la rapina, un mondo che non faceva sconti, in cui contavano il coraggio, l’azione fulminea e l’aiuto della sorte, tutti fattori destinati a fare talvolta, in un solo istante, la differenza sul mare tra la vita e la morte.
Anne Bonny è fra le protagoniste della serie televisiva “Black Sails”: