Maria Francesca era l’ultima dei 5 figli di Vittorio Emanuele III e della regina Elena, ma di lei si sa davvero poco. Notizie scarne, sempre copiate parola per parola da un articolo di Wikipedia assolutamente insoddisfacente, molto spesso errate, pare non esista su di lei una biografia ufficiale.
Maria Francesca (chiamata in famiglia sempre solo Maria) era nata a Roma il 26 dicembre 1914, dopo Iolanda, nata nel 1901 dopo ben 5 anni di matrimonio (all’epoca un’eternità), Mafalda nel 1902, Umberto nel 1904 e Giovanna nel 1907.

Lei era la piccola di casa, i genitori erano relativamente anziani, Vittorio Emanuele aveva 45 anni e la regina Elena 41, ed era la sorella favorita di Umberto, nonostante la differenza di età.
Era di carattere dolce ma piuttosto ribelle, forse più viziata degli altri, e si dice fosse la più bella anche se molto somigliante a Iolanda e a Umberto con occhi e capelli nerissimi come la Regina Elena.

Amante della musica e dell’arte, così giovane e carina, essendo l’unica principessa ancora nubile accompagnava spesso i genitori negli impegni ufficiali, anche se amava la tranquillità e la vita sobria, e si fece benvolere dalla gente per le numerose opere di carità che svolgeva con la madre. Fu madrina di molte fondazioni e dama onoraria del Sacro Ordine di Malta.

Da ragazza si innamorò di un ufficiale della guardia del Quirinale (chi e quando non si sa), un rapporto impossibile troncato sul nascere dalla famiglia che stava già sondando il terreno per un possibile matrimonio reale. Uno dei candidati, fortemente desiderato dall’ex imperatrice d’Austria Zita, nata Borbone-Parma, era stato il suo primogenito Otto d’Asburgo che Maria rifiutò, forse a causa dell’infatuazione precedente.
Un altro candidato era stato il principe Kirill di Bulgaria, fratello minore del re Boris III (marito di Giovanna di Savoia) che era figlio di Ferdinando I di Bulgaria e di Maria Luisa di Borbone-Parma, sorellastra di Zita. Maria Luisa discendeva direttamente dai Borbone Due Sicilie in quanto sua madre era figlia di Ferdinando II. Anche Kirill però non era gradito a Maria, che forse aveva già conosciuto il suo futuro marito Luigi di Borbone Parma. (quando, dove e in che occasione non si sa).
Era destino che Maria sposasse un Borbone per riunire e riappacificare le due casate dopo tanti anni

Luigi era figlio di Roberto I di Borbone-Parma e della seconda moglie Antonia di Braganza. Era fratello minore dell’ex imperatrice Zita d’Asburgo. Era nato nel 1899 e aveva quindi 15 anni più della sposa, si fidanzarono il 15 novembre 1938 e si sposarono il 23 gennaio 1939 nella Cappella Paolina del Quirinale.

La coppia si stabilì in Francia, probabilmente a Mandelieu-la-Napoule, nella residenza di Mas Saint Remy, dono di nozze del re agli sposi. Tutte le fonti citano Cannes come luogo di nascita dei primi due figli, Guy nel 1940 e Remy nel 1942. Cannes dista circa 10 km da Mandelieu, impossibile trovare informazioni più certe sulla loro residenza effettiva in questi primi tempi.
A questo punto è come se la coppia sparisse, non si sa se e quanto spesso tornassero in Italia, l’unica certezza è che l’11 novembre 1942 la zona di Cannes e Mandelieu fu occupata dagli italiani e lo restò fino all’armistizio quando l’esercito si ritirò e subentrarono i tedeschi.

Per la verità non si sa dove si trovassero Maria e Luigi con i figli dopo l’8 settembre 1943, quando vennero arrestati dai tedeschi e deportati in Germania. Difficile che la coppia fosse a Roma, considerate le note vicende della famiglia reale, è possibile quindi che siano stati arrestati in Francia.
Di sicuro non sono vere le notizie che siano stati internati in un campo di concentramento, qualcuno nomina Flossenburg dove era recluso Filippo d’Assia, ma non è così.
I prigionieri politici avversari del nazismo ma non colpevoli di atti contro il Reich erano i “Sonderhäftlinge”, ovvero Prigionieri Speciali, e proprio in virtù della loro importanza godevano di un trattamento di favore. Filippo d’Assia, Mafalda, Maria Francesca con il marito Luigi e i figli, le due duchesse d’Aosta, Anna d’ Orleans, moglie di Amedeo, con le figlie Margherita e Maria Cristina, Irene di Grecia, moglie di Aimone, col figlio Amedeo e Giorgio Calvi di Bergolo, marito di Iolanda di Savoia, furono tutti arrestati e classificati “Sonderhäftlinge”.
Tornarono tutti tranne Mafalda, che fu davvero sfortunata e la sua prigionia a Buchenwald e quella del marito Filippo d’Assia a Flossenburg furono sicuramente le più severe. La posizione di Mafalda e Filippo era infatti al limite del tradimento, Hitler non credeva che non fossero al corrente delle trattative di armistizio dell’Italia e riteneva quindi per due nobili tedeschi imperdonabile che non lo avessero avvertito. Invece i due quasi sicuramente non ne sapevano nulla dato che perfino Umberto, erede al trono, era stato tenuto all’oscuro delle trattative con gli alleati.
Maria Francesca, Luigi e i figli Guy e Remy arrivarono a Garlitz nel Mecklemburgo il 4 dicembre 1943. Vennero reclusi in una baracca appositamente costruita nel giardino della Gutshaus che servì dal 1943 al 2 maggio 1945 come confino esterno per i prigionieri speciali e nobili del campo di concentramento di Neuengammem. Con loro erano reclusi anche il ministro francese generale Maxime Weygand con la moglie. La famiglia Borbone era in incognito sotto il nome “Biberpelz”.

Erano ovviamente sorvegliati dalle SS, ma più che reclusione era un confino, ovviamente non piacevole, non paragonabile alla vita di un lager come quella di Mafalda (comunque privilegiata rispetto agli altri prigionieri) dove infuriavano malattie, il panorama era sconvolgente ed erano recluse migliaia di persone in condizioni terribili.
La baracca di Maria e Luigi era invece in un giardino, e da non sottovalutare psicologicamente il fatto che fossero tutti insieme, i prigionieri speciali potevano restare con la famiglia, mentre Mafalda era sola senza alcuna notizia del marito e dei figli.
Difficile capire perché Maria Francesca non abbia mai voluto parlare e scrivere del periodo di detenzione, sarà per lei stato comunque un trauma, ma probabilmente non si rendeva conto di cosa stesse passando sua sorella come migliaia di altri prigionieri, e chissà, forse avrà avuto quasi un senso di colpa per essere stata, nella sfortuna, così fortunata.
Una curiosità, Luigi per passare il tempo e per festeggiare il Natale intagliò un presepe di 10 pezzi con il legno trovato in giardino. Alla liberazione donò il presepe alla proprietaria Gertrud von Laffert che aveva continuato a vivere in una parte della villa.
La famiglia venne liberata il 2 maggio del 1945 e tornò in Italia per poi trasferirsi nuovamente in Francia dove nacquero gli altri due figli Chantal nel 1946 e Jean nel 1961, anche loro dichiarati nati a Cannes ma è sicuro che nel 1946 la famiglia risiedesse a Mandelieu.
Dalla proclamazione della Repubblica e l’esilio di Vittorio Emanuele, di Umberto e dei maschi Savoia, Maria Francesca non rientrò più in Italia, il suo fu un esilio volontario, secondo le disposizioni italiane le donne non erano state esiliate, ma lei non non volle più tornare.
Il 4 dicembre 1967 morì Luigi e Maria Francesca, restata vedova, si ritirò dalla vita pubblica. La sua ultima apparizione fu al funerale del fratello Umberto nel 1983. Nel 1991 morì suo figlio Guy e Maria Francesca scomparve totalmente dalle cronache fino al 4 dicembre 2001, quando morì all’età di 87 anni. E’ sepolta insieme al marito nel cimitero di Mandelieu-la-Napoule.