Magazzino abbandonato avvolto fra le tentacolari radici e rami di un albero Banyan

Durante gli ultimi 70 anni la natura si è lentamente reimpossessata di un magazzino abbandonato nella città taiwanese di Tainan. La struttura è stata ricoperta da un enorme albero di Ficus benghalensis, conosciuto a queste latitudini come albero banyan, che ha letteralmente inghiottito le pareti e il tetto dell’edificio.

Il grande edificio in mattoni originariamente era un magazzino utilizzato dalla Tait & Co., una delle prime società commerciali estere di Taiwan. Durante l’occupazione giapponese, l’Associazione del Sale nipponica ne assunse la proprietà, seguita dalla Taiwan Salt Company dopo che i giapponesi furono cacciati.

Dopo la seconda guerra mondiale, l’industria del sale vide una sostanziale diminuzione del giro d’affari, decretando l’abbandono del magazzino e la sua caduta in rovina. Da allora i rami dell’albero Banyan hanno cominciato a coprire la struttura, trasformando muri e pareti in un tutt’uno con la natura circostante. Tradizionalmente a Taiwan le radici del Banyan sono portatrici di energia negativa, e così il magazzino venne considerato come cupo e infestato dagli spiriti.

Dal 2004 la situazione è completamente cambiata, con l’amministrazione locale che ha trasformato il luogo in attrazione turistica. Pagando un biglietto di circa 1,20 euro (50 NT) i visitatori possono esplorare la vecchia sede della Tait&Co. e anche l’affascinante magazzino abbandonato divenuto tutt’uno con il Ficus benghalensis.


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