Lyonesse: la Leggendaria isola sommersa dove nacque Tristano e morì Re Artù

Scavando tra miti e leggende, nel corso dei secoli, il nostro patrimonio culturale si è arricchito di storie fantastiche dal fascino etereo. Sebbene alcune abbiano a che fare con creature fantastiche e dall’improbabile realtà storica, ve ne sono altre che possono trovare però qualche barlume di veridicità.

Come non raccontare della città perduta di Lyonesse

Lyonesse fu, secondo la leggenda, una grande e importante città fortificata, sede di importanti personaggi e terreno di rilevanti battaglie.

Volendo cercare un elemento di familiarità, basti dire che Lyonesse era la natìa città di Tristano, il celeberrimo personaggio protagonista, insieme ad Isotta, di una delle più conosciute novelle tragiche della tradizione Celtica.

La città fu inoltre sede dell’epica battaglia fra Re Artù e il suo nemico Modred

La leggenda di Lyonesse inizia con la sua fine; in seguito a un cataclisma, visto da alcuni come una punizione divina per la partenza di Tristano dalla sua terra, la città venne interamente sommersa dalle acque dell’oceano, senza mai più riemergere.

La storia che circonda la città perduta è ricca di fascino quanto di contraddizioni, a partire dalla sua posizione geografica, fino ad arrivare alla datazione della sua scomparsa.

Nel mito, si dice che Lyonesse si trovasse vicina alle isole Scilly, in Cornovaglia. Recenti studi scientifici e rilevamenti la vedono invece identificarsi nell’antico porto di Dunwich, nella contea del Suffolk, in Inghilterra.

Lyonesse doveva essere molto estesa, contenente circa centoquaranta tra chiese e villaggi.

Il suo inabissamento avvenne, secondo la leggenda, l’11 Novembre del 1099, ma vi sono discrepanze anche su questo; c’è chi contesta l’anno dell’avvenimento, che sarebbe stato invece il 1089, e chi addirittura lo colloca ancora prima, nel Sesto secolo.

Su una cosa tutti sono però concordi: Lyonesse venne inghiottita dal mare velocemente e tragicamente. Interi villaggi scomparvero tra le alte onde, mentre persone e animali affogarono, senza via di scampo. Una punizione divina, o un cataclisma che non permise mai più alla città di riemergere in superficie, impedendo quindi ai posteri di considerarla, o meno, esistita.

Le prove dimostrano, però, che all’epoca dei fatti il livello del mare era notevolmente più basso di quello di oggi. Sarebbe plausibile quindi ipotizzare che la marea possa ancora celare i resti di qualche antico insediamento umano.

È inoltre interessante dar voce ai racconti dei pescatori delle isole Scilly. Essi dicono che, durante le loro sedute di pesca, hanno talvolta ritrovato, intrappolati nelle loro reti, resti di presunte antiche strutture o pezzi di edifici.

Raccontano anche di come, durante la bassa marea, sia possibile intravedere i resti di una foresta, e che durante le giornate di mare in tempesta, sia quasi possibile udire il suono delle campane delle tante chiese di Lyonesse risuonare spettrale nell’aria.

Questi racconti non sono mai stati convalidati, considerati solo affascinanti tentativi di mantenere viva, tramandandola oralmente, la leggenda di Lyonesse

La traduzione arturiana attribuisce alla città perduta un ruolo importante; quando essa riemergerà dalle acque dell’oceano, il mondo vedrà ritornare il leggendario Re Artù.


Pubblicato

in

da