Lo scorso autunno a Londra è stato venduto all’asta, per la cifra di 500.000 sterline, un anello di zaffiro della collezione Malborough che ha suscitato grande clamore. Questo splendido monile – un capolavoro in miniatura di 2000 anni fa con un volto di donna inciso sulla lunetta – si ritiene infatti che possa essere appartenuto addirittura a Caligola, l’Imperatore Romano che regnò dal 37 d.C. fino al suo assassinio quattro anni dopo.
Busto di Caligola. Fotografia di Sailko condivisa con licenza Creative Commons via Wikipedia:
Ad avvalorare questa tesi vi è l’ipotesi, da molti ritenuta accreditata, che il volto di donna raffigurato sull’anello sia quello della sua quarta e ultima moglie, Milona Cesonia. Caligola, noto ai più per la sua follia, reale o presunta, nutriva per lei una passione ardente ed era talmente orgoglioso di averla in moglie da farla sfilare nuda davanti alle sue truppe affinché tutti potessero ammirarne la bellezza.
Sotto, Cesonia:
Non sorprenderebbe affatto, quindi, la possibilità che l’Imperatore, per poter rendere onore alla sua beltà, avesse deciso di farne incidere i tratti su un anello interamente scolpito in uno zaffiro. Un lavoro fatto con una cura ed una maestria tali da permettere che esso si mantenesse intatto per ben due millenni. Gli zaffiri sono infatti eccezionalmente duri, posizionandosi appena sotto i diamanti nella scala di durezza Mohs, e non sarà stato sicuramente un’impresa da poco tagliare e lucidare lo zaffiro oltre che scolpirvi il delicato ritratto, soprattutto con gli strumenti che vi erano all’epoca.
Alcuni storici dell’arte sostengono, tuttavia, che lo stile del monile si discosta da quello in voga ai tempi in cui il successore di Tiberio era in vita, sfatando la tesi sulla sua regale paternità.
A parte l’incredibile retroscena, l’anello di zaffiro ha fatto scalpore, quando è stato messo all’asta, a causa del posto di privilegio che occupava nella Collezione Marlborough, una raccolta di 800 gioielli fortemente voluta da George Spencer, conte di Marlborough, tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo.
Quando le gemme furono vendute nel 1899, molte di esse scomparvero in collezioni private e ancora oggi gli esperti conoscono solo la posizione di un quarto dei gioielli.
Dopo la vendita, anche l’anello “di Caligola” fece perdere le sue tracce per poi riapparire soltanto nel 1971 a Londra ad un’asta di Sotheby’s, dove fu venduto per sole 750 sterline. Divenne in seguito parte di una collezione privata francese e fu infine acquistata da Wartski, i gioiellieri della regina e del principe Carlo.
Esposto con successo i primi giorni di ottobre 2019 tra le 100 gemme dell’azienda di gioielli regali, il prezioso anello è stato poi battuto all’asta pochi giorni.