Lecce: la bellissima Firenze del sud in stile barocco

La Puglia si sa, è una delle regioni italiane più belle. Storia, cultura e sensazionali paesaggi naturali la contraddistinguono.

Tra le meraviglie di questa incantevole terra ci sono senza dubbio gli straordinari territori del Salento, un’ampia regione della Puglia che si protende ad arco tra l’Adriatico e lo Ionio.

Tra le città d’arte italiane più visitate e ammirate c’è proprio una cittadina salentina, l’incantevole Lecce.

Ricca di storia e arte, si tratta di una città antica, quasi fuori dal tempo, soprannominata da molti la Firenze del sud per i suoi numerosissimi edifici storici di epoca romana, rinascimentale, medievale ma soprattutto barocca.

Negli ultimi anni, chiunque voglia immergersi nella storia e nella cultura di Lecce, senza rinunciare a momenti di completo relax tra la natura,  prenota una vacanza nel Salento per fare visita alle bellezze architettoniche e paesaggistiche che questi territori offrono. 

Il barocco leccese

Lecce è conosciuta in tutto il mondo soprattutto per le sue numerose bellezze architettoniche in stile Barocchetto leccese.

Questo stile si è diffuso in tutto il Salento ma ha raggiunto il suo massimo splendore proprio nel capoluogo di provincia a partire dal XVI secolo.

Molti studiosi collocano la vera nascita del barocco leccese alla fine della Battaglia di Lepanto, la quale pose fine all’occupazione dei Turchi nel Salento.

Già precedentemente, nel Seicento con la dominazione spagnola, si assistette a una metamorfosi artistica di tutto il territorio ma, con il vescovo Luigi Pappacoda, iniziarono a sorgere i primi edifici in stile barocco divenendo simboli di questa nuova forma d’arte. 

Lo scopo del vescovo Luigi Pappacoda e degli altri vescovi era quello di trasformare Lecce, da una cittadina salentina tranquilla a una piccola Roma in miniatura.

Il Barocchetto leccese affonda le sue origini nel plateresco spagnolo, stile artistico nato nello stesso periodo del barocco leccese, caratterizzato da ornamenti altamente decorati ed eclettici.

Il barocco leccese prevedeva l’uso di una pietra particolare, tipica della zona, facilmente lavorabile e dal colore molto chiaro che permetteva la realizzazione di edifici e monumenti scenografici ed estremamente fantasiosi.

I principali edifici e monumenti in stile barocco leccese

L’emblema principale del barocco leccese è rappresentato dalla Chiesa di Santa Croce, la cui facciata fu realizzata dal noto Francesco Zimbalo.

Il rosone, circondato da foglie d’acanto e incorniciato da due sottile colonne, è il fiore all’occhiello della facciata di questa chiesa e conferisce delicatezza e finezza all’intera struttura.

Il resto della facciata è abbellito da figure antropomorfe, animali, frutti, alberi, angeli, fiori e vari stemmi che creano sinergicamente equilibrio e armonia.

La vera roccaforte del barocco leccese si trova nei pressi di piazza S. Oronzo, dove si ergono numerosi monumenti tra i quali il Duomo, i Palazzi dei Vescovi e l’antico campanile.

La statua di San Oronzo si erge maestosamente sulla cima della cattedrale e caratterizza una delle strutture più esemplari dell’architettura barocca salentina, il Duomo.

All’interno si possono ammirare diverse tele pregiate realizzate da Antonio Niso e raffiguranti scene bibliche, tra le quali la storia di Noè e l’Assunzione della Vergine Maria.

Il campanile completa la grandiosità del Duomo: alto 72 metri e composto da cinque piani è realizzato con la tipica pietra leccese ed è sormontato da una cupola che esibisce l’effige del santo protettore della città.


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