Sin dalla nascita delle prime antiche civiltà, l’essere umano ha cercato un modo per far sì che il mondo dei vivi potesse comunicare con quello dei morti. Queste pratiche si sono spesso legate a credenze religiose, ed è di stampo religioso anche il movimento dello Spiritismo moderno, nato nell’Inghilterra vittoriana nella prima metà del XIX secolo.
In epoca vittoriana la concezione della morte era molto lontana da quella odierna: i progressi nel campo della medicina non avevano ancora raggiunto una sofisticatezza tale da impedire i numerosi decessi che affliggevano persone di tutte le età e di tutte le classi sociali, e la mortalità era aumentata anche a causa dell’elevato tasso di criminalità presente in Inghilterra. I victorians erano abituati ad avere a che fare con la morte ogni giorno, e proprio in questo periodo nacquero regole molto precise sul lutto, sulle cerimonie funebri e le cosiddette séances – ovvero, le sedute spiritiche.
Spesso nelle case borghesi e aristocratiche venivano tenute delle sedute – talvolta con l’ausilio di uno o più sedicenti medium – volte a contattare un parente o un amico defunto, anche se altrettanto spesso esse erano nient’altro che un modo per esorcizzare il dolore della perdita di una persona cara, oppure per trascorrere il tempo.
Le sedute spiritiche divennero parte integrante dello Spiritismo moderno, un movimento religioso che si fondava sulla credenza nell’esistenza di Dio e di un’aldilà da cui gli spiriti dei defunti potessero comunicare con il mondo dei vivi. Lo Spiritismo si evolse anche come filosofia, predicando valori come carità, umiltà, altruismo e solidarietà, e si collegò alle altre lotte per i diritti civili dell’epoca vittoriana ed edoardiana, come l’abolizione della schiavitù e il suffragio femminile, arrivando a contare alla fine del secolo circa otto milioni di seguaci.
Figure importanti per la nascita dello Spiritismo moderno furono le sorelle Fox, spesso considerate le fondatrici del movimento stesso: tuttavia, sebbene il loro contributo sia stato di grande importanza, la loro storia nascose una realtà scomoda che finì con il rovinare le loro stesse vite.
Il Signor Piede-Biforcuto
La storia delle sorelle Fox iniziò nel 1848, in una casa che si pensava stregata. Margaretta, chiamata da tutti in famiglia “Maggie”, e Catherine, soprannominata “Kate”, avevano rispettivamente quattordici e undici anni, ed erano le ultime nate dei sette figli di John Fox, un ex alcolista, e di Margaret Smith, la quale, dalla morte in fasce del suo primo bambino, aveva sempre creduto nell’esistenza dei fantasmi e di un modo per comunicare con loro.
Le due sorelle vivevano con i genitori a Hydesville, una frazione della città di Arcadia, situata nella contea di Wayne, nello Stato di New York, dopo che John e Margaret si erano trasferiti da Rochester per stare più vicini al figlio David. A Rochester era invece rimasta Leah, un’altra sorella di Maggie e Kate, che si era stabilita nella città con il marito e i tre figli.
La dimora della famiglia Fox aveva da tempo la reputazione di “casa stregata”, infestata dagli spettri, tanto che altri inquilini precedenti l’avevano abbandonata. La madre delle ragazze aveva talvolta, seguendo la moda vittoriana, tenuto delle sedute spiritiche, ma a dispetto delle numerose dicerie sulla presenza di spiriti inquieti, nessuno della famiglia o tra i vicini e gli amici aveva mai assistito a fenomeni “paranormali”.
Tutto cambiò durante le ultime settimane del mese di marzo del 1848, quando avvenimenti strani e all’apparenza inspiegabili iniziarono a tormentare la famiglia Fox. Da un giorno all’altro, Maggie, Kate e i loro genitori cominciarono a udire dei rumori all’interno della casa: suoni di mobili che venivano spostati o simili a schiocchi di dita e al bussare contro le porte, le pareti, il pavimento e il soffitto.
Nonostante le indagini e la ricerca di spiegazioni logiche, i Fox si trovarono sempre più in balia di questi fenomeni, che si ripetevano a ogni ora del giorno e della notte e di cui, in breve tempo, divennero testimoni anche gli amici e i vicini di casa.
La situazione si trascinò in questo modo per diversi giorni, terrorizzando la famiglia; finché, durante la notte del 31 marzo, Maggie e Kate decisero di raccogliere tutto il coraggio di cui erano capaci e sfidare la misteriosa entità che si aggirava per la casa.
Kate, nell’udire l’ennesimo rumore di colpi contro la parete, si sedette sul letto e schioccò le dita, sfidando ad alta voce l’entità misteriosa a risponderle bussando un’altra volta.
Quello che credevano essere il fantasma di un’anima trapassata le rispose
Maggie e Kate si fecero più audaci, e chiesero allo spirito di produrre tanti colpi quanti erano gli anni d’età delle due ragazze: ancora una volta, l’entità ubbidì.
Margaret Fox convocò in tutta fretta i vicini di casa affinché assistessero allo scambio fra le sorelle e l’entità misteriosa. Di nuovo, tutto procedette come la notte precedente, con Maggie e Kate che ponevano domande all’entità e con quest’ultima che rispondeva bussando contro pareti, porte e oggetti, seguendo un codice elaborato dalle sorelle in cui un certo numero di colpi corrispondeva alle lettere dell’alfabeto o a “sì” e “no”.
La notizia di quanto stava avvenendo in casa Fox si sparse rapidamente in tutta Arcadia e nei dintorni, e sempre più persone si affollarono nella casa di Hydesville per assistere alle manifestazioni dell’entità. Essa, tuttavia, si presentava solo in presenza delle due sorelle, le quali sembravano essere anche le uniche in grado di comunicare con lo spirito.
Maggie e Kate cercarono immediatamente di capire chi o che cosa fosse l’entità, cosa volesse e perché si aggirasse inquieta nella loro casa. Durante i primi tempi, le sorelle si riferivano all’entità con il nomignolo di “Signor Piede-Biforcuto”, in riferimento al Diavolo stesso; tuttavia, ben presto Maggie e Kate riuscirono, tramite il loro codice segreto, a risalire alla vera natura e identità della presenza.
L’entità rivelò loro di essere il fantasma di un venditore ambulante di nome Charles Rosna, che era stato ucciso cinque anni prima in quella casa e il cui corpo era stato occultato nello scantinato dell’abitazione.
Vennero fatte delle indagini, ma risultò che nessun Charles Rosna fosse stato ucciso o fosse scomparso, né si riuscì a rintracciare dei possibili testimoni che conoscessero qualcuno con quel nome. Tuttavia quanto venne dichiarato da Maggie e Kate non venne messo seriamente in discussione, perché poco dopo in cantina venne ritrovata una scatola, nascosta in un incavo della parete, contenente delle ossa.
Inoltre, nonostante queste scoperte, le attività paranormali non cessavano, ma anzi, sempre più persone vi assistevano stupefatte; tuttavia, le uniche apparentemente in grado di comunicare con il fantasma di Charles Rosna erano Maggie e Kate Fox.
I genitori decisero di allontanarle temporaneamente dalla casa: Kate si stabilì presso il fratello David, mentre Maggie venne mandata a Rochester dalla sorella Leah.
Nonostante fossero separate e in abitazioni diverse, però, le manifestazioni paranormali non cessarono, e si arrivò a credere che Maggie e Kate possedessero poteri medianici.
Il successo e la nascita dello Spiritismo
Leah Fox decise di sottoporre le sorelle a un esame approfondito, e accompagnò Maggie e Kate in visita presso i coniugi Isaac ed Amy Post, due amici di famiglia ferventi sostenitori dello Spiritismo, i quali credettero immediatamente alla storia delle ragazze.
I Post decisero di tenere una seduta spiritica in casa propria, durante la quale, per testare ulteriormente le capacità medianiche delle ragazze, Isaac decise di ricorrere all’ipnosi: del tutto inaspettatamente, fu Leah a cadere in trance, e al risveglio – pur non avendo mai mostrato poteri da medium – dichiarò di essere entrata in comunicazione con la figlia deceduta dei coniugi Post.
Isaac e Amy Post parlarono delle sorelle Fox ai membri della comunità quacchera a cui appartenevano, e la notizia si diffuse tanto rapidamente da attirare l’attenzione di molti altri al di fuori della comunità. Tutti loro divennero i primi seguaci delle sorelle Fox e dello Spiritismo moderno.
I primi tempi Maggie e Kate presiedevano in qualità di medium a sedute spiritiche private e gratuite, presso la casa della sorella o le dimore dei loro ospiti, e di tanto in tanto erano assistite da Leah. Tuttavia, la loro fama si diffuse così tanto che le sorelle vennero invitate a New York per fornire una dimostrazione pubblica dei loro poteri medianici.
Il 14 novembre 1849, Maggie e Kate si esibirono di fronte a più di un centinaio di persone al Corinthian Hall di Rochester, in quella che fu la loro prima seduta spiritica per un pubblico pagante. Tutti i presenti, avvolti nell’oscurità e nel silenzio, poterono sentire gli spiriti invocati dalle sorelle bussare contro mobili, pareti e poltrone, produrre secchi schiocchi e fruscii e alcuni affermarono anche di essere stati toccati o sfiorati dalle presenze.
Visto il successo delle sorelle Leah decise di accoglierle in casa propria e di gestire di persona le numerose richieste di consulenza che Maggie e Kate cominciarono ben presto a ricevere. Le ragazze si trovarono in men che non si dica con un’agenda fitta di appuntamenti: la maggior parte di essi, i primi tempi, erano sedute spiritiche pubbliche, ospitate in edifici di Rochester o della città di New York, a cui partecipavano centinaia di persone che pagavano un biglietto per assistere; ben presto, tuttavia, le sorelle Fox iniziarono a ricevere un’infinità di richieste da parte di persone che desideravano usufruire delle loro capacità medianiche per delle sedute private.
Leah Fox, nel frattempo rimasta vedova del primo e anche del secondo marito, decise a sua volta di tenere delle sedute spiritiche, ma furono occasioni rare e la donna si offrì come medium sempre a titolo gratuito; ella sosteneva di essere troppo impegnata nell’attività di “manager” delle sorelle minori, due medium ben più potenti di lei, di cui curava appuntamenti e consulenze e di cui gestiva il denaro.
Maggie e Kate Fox si affidarono totalmente alla praticità della sorella Leah, e iniziarono a tenere sedute spiritiche private. I primi tempi, queste consulenze erano più un gioco che un vero lavoro: al prezzo di qualche dollaro, alcune persone potevano avere un po’ di divertimento ponendo agli spiriti delle domande riguardo a scommesse, orari dei treni e problemi di cuore.
Nel frattempo, però, i seguaci dello Spiritismo erano aumentati in maniera esponenziale, e tutti – altri presunti medium o semplici sostenitori – si riunirono intorno alle sorelle Fox, vedendo in loro una guida del movimento e delle potenti medium. Furono proprio gli altri spiritisti, supportati da Leah, a spingere le sorelle a rendere le loro sedute spiritiche più professionali e selettive.
Gli spettacoli di Maggie e Kate Fox continuavano, e i loro nomi erano divenuti noti anche a personalità di spicco di New York – industriali, scienziati e politici – che a loro volta pagavano il biglietto per assistere alle sedute pubbliche e che cominciarono ad avanzare a loro volta richieste per poter avere la consulenza delle sorelle.
Maggie e Kate Fox, consigliate dalla sorella, iniziarono a selezionare la propria clientela, offrendosi come medium solo a dei richiedenti appartenenti a un ceto sociale elevato e a personalità importanti, aumentando di pari passo con la loro popolarità anche il prezzo delle singole sedute. Gli affari andavano tanto bene che Leah Fox decise di affittare una suite nel lussuoso Hotel Barnum, che divenne il luogo abituale dove Maggie e Kate tenevano le loro sedute.
Nel giro di pochi anni il movimento Spiritista era cresciuto così tanto e le due ragazze erano divenute così famose che le loro consulenze e gli inviti a tenere sedute spiritiche pubbliche vennero richiesti anche al di fuori dello Stato di New York.
In particolare, Kate Fox era considerata la medium più potente fra le due, e molti degli spiritisti e suoi ammiratori si offrirono volontariamente di pagarle viaggi e periodi di villeggiatura affinché ella potesse sviluppare sempre di più le sue facoltà medianiche.
Leah decise di restare a New York, dove si era trasferita quando aveva sposato il suo terzo marito – un facoltoso banchiere di Wall Street – e dove continuò a tenere sedute spiritiche gratuite, mentre Maggie e Kate si separarono viaggiando alla volta di Cleveland, Cincinnati, Columbus, Washington e Philadelphia, sempre sostenute dalla crescente folla di spiritisti e trascinate in una vita mondana, fatta non solo di sedute spiritiche ma anche di feste, balli, ricevimenti e serate a teatro.
Le prime fratture
Con la nascita e il successo dello Spiritismo non mancarono naturalmente i detrattori dello stesso o di molti dei suoi membri. Molti erano studiosi con alle spalle una formazione scientifica, che improntarono parte della loro carriera sulla loro capacità d’indagare e di smascherare i truffatori e falsi medium.
Le sorelle Fox non furono esenti da questo tipo d’indagini, accettando o venendo costrette ad accogliere in una o più delle loro sedute spiritiche degli investigatori affinché accertassero la veridicità delle loro facoltà medianiche. Il comitato d’indagine presente all’esibizione al Corinthian Hall non era riuscito a stabilire la presenza di alcuna truffa nell’attività delle sorelle Fox, e in seguito tutte le indagini svolte sulle loro capacità si conclusero con un nulla di fatto: gli investigatori concludevano che le attività paranormali invocate da Maggie e Kate fossero reali, o in rari casi, quando notavano qualcosa di strano, non avevano sufficienti prove a disposizione per dimostrare la presenza di un inganno.
Maggie e Kate Fox proseguirono la loro attività di medium, sempre appoggiate e dirette dalla sorella Leah, accogliendo nelle loro sedute sia seguaci sia detrattori.
Durante un viaggio di lavoro a Philadelphia, nel 1852, Maggie accolse fra i suoi clienti anche Elisha Kane, un esploratore americano che aveva partecipato alle prime spedizioni per l’Artico e aveva fatto parte delle missioni di ricerca e salvataggio della spedizione Franklin.
Kane era uno scettico, profondamente convinto nell’inesistenza dei fantasmi e detrattore di tutti coloro che si definivano medium; dopo aver partecipato alla seduta spiritica presieduta da Maggie Fox le sue idee in merito allo Spiritismo non cambiarono, ma a mutare fu invece l’atteggiamento nei confronti delle sorelle Fox.
Kane, di tredici anni più grande della diciottenne Maggie, decise di frequentare la ragazza anche dopo la fine della seduta spiritica, innamorandosene perdutamente. La ragazza ricambiò il sentimento, e nei mesi successivi Kane iniziò a sospettare che le sorelle Fox non fossero truffatrici, bensì vittime.
Egli era convinto che Leah Fox stesse costringendo le sorelle minori a perpetrare un inganno contro la loro volontà, e si adoperò al fine di sottrarre Maggie a quella che riteneva l’influenza negativa della sorella maggiore.
Elisha Kane e Maggie Fox si sposarono in segreto nel 1856, e la ragazza si convertì al cattolicesimo, abbandonando completamente lo Spiritismo e cessando di tenere sedute spiritiche; ma, un anno dopo le nozze, Kane morì. La perdita del marito segnò profondamente Maggie, che decise di vestirsi a lutto per il resto della sua vita e soffrì un crollo nervoso che la condusse a rifugiarsi sempre di più nell’alcool.
Nel frattempo Kate aveva continuato la sua attività di medium, e nel 1871 lasciò gli Stati Uniti alla volta dell’Inghilterra; qui aveva conosciuto e sposato l’avvocato Henry Jencken, un fervente sostenitore dello Spiritismo, e aveva avuto due figli dotati a loro volta, a suo dire, di facoltà medianiche.
Tuttavia, sin dall’inizio della sua attività, la troppa libertà e la mancanza della supervisione dei genitori avevano spinto Kate a bere alcolici in modo compulsivo, e la donna non era mai riuscita a liberarsi del tutto dalla dipendenza dal vino.
I suoi problemi, che era riuscita a tenere sotto controllo nel corso degli anni, peggiorarono a seguito della morte di entrambi i genitori e, nel 1881, di quella del marito.
Neanche il ritorno negli Stati Uniti e il ricongiungimento con le sorelle migliorò la situazione. Il matrimonio di Maggie con Elisha Kane era stato osteggiato dalla famiglia di lui, e dopo la sua morte la donna era rimasta in completa povertà. Per riuscire a sopravvivere Maggie era stata costretta a infrangere la promessa fatta a Kane e a tornare a tenere sedute spiritiche, ma il senso di colpa la fece sprofondare sempre di più nell’alcolismo.
Maggie e Kate si trovavano completamente da sole: gli altri Spiritisti cominciarono a disprezzarle. I membri del movimento erano particolarmente accaniti nei confronti di Kate a causa di una sua intervista in cui aveva dichiarato di credere solo ad alcune manifestazioni spiritiche, e non a tutte quelle a cui aveva assistito.
Leah Fox, che aveva intascato la maggior parte del denaro accumulato nel corso degli anni, si rifiutò di aiutare economicamente Maggie e Kate, scagliandosi soprattutto contro quest’ultima e accusandola di essere un’alcolizzata incapace di prendersi cura dei suoi figli.
Nel 1888, Maggie si recò in visita in Inghilterra presso alcuni amici, lasciando a New York Kate e i due nipoti. Un gruppo di spiritisti irruppero in casa di Kate e, trovandola ubriaca, la fecero arrestare con l’accusa di negligenza verso i bambini. I due ragazzi, di quattordici e dodici anni, vennero mandati presso un istituto per bambini orfani e abbandonati.
La notizia raggiunse Maggie, la quale si affrettò a mandare un telegramma a New York in cui asseriva di essere un fratello inglese del defunto marito di Kate, tutore legale dei ragazzi, e ordinando che questi venissero immediatamente ricollocati presso la madre.
L’episodio fu un vero trauma per le due donne, le quali sospettavano che a orchestrare tutto fosse stata la sorella Leah, la quale sperava di poter esercitare ulteriore controllo su di loro minacciando di vendicarsi sui figli di Kate.
La fine dell’inganno
Maggie e Kate decisero di liberarsi per sempre dell’influenza della sorella maggiore e del movimento spiritista. Le due donne viaggiarono insieme fino a New York dove, pagate 1.500 dollari (che corrispondono a circa 45 mila dollari odierni) vennero ospitate, il 21 ottobre 1888, presso l’Accademia Musicale.
Kate scelse di sedersi fra il pubblico, e insieme ad altre duemila persone fra curiosi e giornalisti assistette alla dichiarazione pubblica che sua sorella Maggie rilasciò riguardo ai loro poteri medianici.
Maggie ammise che, sin dall’inizio, tutto era sempre stato un inganno
Di fronte a una folla attonita, Maggie Fox cominciò a ripercorrere la sua storia e quella di Kate dalle settimane precedenti al 31 marzo 1848. La donna raccontò di come lei e sua sorella avessero iniziato tutto come un gioco volto a spaventare la madre Margaret, da sempre superstiziosa e paurosa.
Le due sorelle avevano legato una mela a uno spago, e tirandolo erano in grado di far rimbalzare il frutto sul pavimento; a ciò aggiunsero in seguito anche altri rumori, colpendo con le nocche le pareti della casa. Kate si era accorta di come entrambe riuscissero a produrre altri suoni facendo schioccare le giunture delle caviglie e delle dita dei piedi; per dimostrarlo, Maggie si tolse una scarpa e fece schioccare le dita dei piedi, il cui rumore risuonò in tutta la sala.
Maggie Fox ammise di aver inventato la storia dell’omicidio e del fantasma di Charles Rosna, e che i resti ritrovati in cantina erano in realtà ossa di pollo. Spiegò che lo scherzo sarebbe dovuto terminare il giorno successivo al 31 marzo 1848, e rivelarsi dunque un pesce d’aprile. Tuttavia, quando la madre chiamò i vicini e gli amici affinché assistessero a loro volta alle manifestazioni paranormali, le due bambine ebbero paura delle conseguenze del loro scherzo, e non sapendo come fare a dire la verità proseguirono nell’inganno.
Maggie raccontò che sua madre Margaret morì senza aver dubitato un solo istante dei poteri medianici delle sue figlie. Chi invece conosceva la realtà dei fatti era Leah, la quale decise di approfittare della piega che avevano preso gli eventi per sfruttare le due sorelle minori e arricchirsi tramite i loro guadagni.
La suggestione, data anche dall’assenza di luce nell’ambiente in cui avvenivano le sedute spiritiche, indusse molti altri a credere alla veridicità dei loro poteri medianici, tanto da autoconvincersi a loro volta di essere stati toccati da un’entità soprannaturale o di aver visto la sagoma di un fantasma.
Maggie accusò Leah di essere la causa di tutte le disgrazie accadute a lei e a Kate; asserì inoltre di aver tentato di dire la verità la prima volta quando, indagando sul falso omicidio di Charles Rosna, i sostenitori delle sorelle Fox ritrovarono il colpevole nell’ex proprietario della dimora, un tale signor Bell.
Poiché non vi erano prove, Bell non fu mai formalmente incriminato, ma per il resto della vita venne trattato come un assassino e paria della società.
L’ingente numero di clienti che avevano avuto dei crolli nervosi o che si erano suicidati in seguito a una seduta spiritica non aveva fatto altro che accrescere il senso di colpa delle due sorelle e la loro volontà di confessare il loro inganno, ma la paura di ciò che Leah Fox avrebbe potuto fare le aveva sempre ridotte al silenzio.
Quando uno dei giornalisti le chiese se, nonostante ciò che aveva dichiarato, credesse nella possibilità di comunicare con gli spiriti, Maggie rispose negativamente: presa dalla disperazione, aveva più volte cercato di entrare in contatto con lo spirito di suo marito Elisha Kane, ma non aveva mai ricevuto una risposta.
Le dichiarazioni di Maggie sconvolsero la pubblica opinione, ma non ebbero l’effetto che le due sorelle avevano sperato di ottenere. La comunità spiritista le ostracizzò, accusando Maggie Fox di essere un’alcolizzata bugiarda, e si prodigò nel prendere le difese di Leah Fox. La verità di Maggie e Kate, che aveva come scopo principale proprio la vendetta nei confronti della sorella maggiore, non scalfì la sua reputazione né il suo stile di vita: Leah continuò a tenere sedute spiritiche per altri due anni, finché non morì, compianta da tutta la comunità spiritistica.
Molto diverso fu il destino delle altre due sorelle Fox
Entrambe vissero i loro ultimi anni in povertà e solitudine. Nel 1892, a cinquantacinque anni, Kate si addormentò dopo aver bevuto pesantemente, e non si risvegliò mai più. Una delle sue ultime dichiarazioni fu:
Considero lo Spiritismo come una delle più grandi maledizioni che il mondo abbia mai conosciuto
Un anno dopo la sua confessione presso l’Accademia Musicale di New York, la disastrosa situazione finanziaria di Maggie la spinse a ritrattare quanto dichiarato, e la donna tentò di ricominciare a tenere sedute spiritiche, ma senza successo.
A distanza di pochi mesi dalla morte della sorella Kate, Maggie viveva di elemosina in completa solitudine presso uno squallido appartamento in affitto; una sua amica e sostenitrice, Emily Ruggles, mossa a pietà, decise di ospitarla presso la propria casa a Brooklyn, dove Maggie morì per arresto cardiaco nel 1893 – vittima, come sua sorella, della menzogna, che aveva finito con il rovinare la vita di entrambe.