Le più Belle rovine Romane fuori dall’Italia

Al suo apogeo, all’inizio del secondo secolo, l’impero romano controllava circa sei milioni di chilometri quadrati di terra, dalla Gran Bretagna al Golfo Persico, fino alla Russia. Quello romano non è stato l’impero più grande come estensione, ma lo è stato sicuramente per l’impronta lasciata nella storia dell’umanità. In tutti i territori conquistati, i romani costruirono strade, acquedotti, templi, teatri, portando il loro modello di civiltà, ma assimilando allo stesso tempo quella delle popolazioni assoggettate, che continuarono a definirsi romane ancora per molti secoli dopo la caduta dell’impero. Antiche vestigia di quello che i romani hanno costruito in tutte le provincie dell’impero, ne testimoniano la grandezza.

Il teatro di Aspendo – Turchia

Le più belle rovine romane fuori dall'Italia 02Fonte immagine: Westreicher via Flickr – licenza CC BY-SA 2.0

Questo teatro spettacolare, nei pressi della costa meridionale della moderna Turchia, è uno degli edifici romani meglio conservati nel paese. Costruito nel 2° secolo, sotto il regno di Marco Aurelio, può accogliere 7.000 persone, e ospita ancora oggi spettacoli musicali e teatrali, più di 1.800 anni dopo essere stato costruito.

Le case a terrazze di Efeso – Turchia

Le più belle rovine romane fuori dall'Italia 06Fonte immagine: Ronan Reinart via Wikimedia Commons – licenza CC BY-SA 3.0

Costruite sulle pendici del monte Bulbul, queste sei bellissime case, la più antica delle quali risale al primo secolo, sono decorate con splendidi mosaici ed affreschi. Avevano acqua calda e fredda, e un sistema di riscaldamento che faceva circolare aria calda attraverso tubi che correvano sotto i pavimenti.

Teatro di Cesarea – Israele

Le più belle rovine romane fuori dall'Italia 03Immagine di pubblico dominio

Cesarea, edificata da Erode il Grande pochi anni prima della nascita di Cristo, si trova sulla costa mediterranea, nel nord di Israele. Il sito archeologico vanta un magnifico teatro, che poteva ospitare 4.000 persone, e un grandioso ippodromo, che ne conteneva 10.000.

Anfiteatro di Pola – Croazia

Le più belle rovine romane fuori dall'Italia 09Fonte immagine: Martin via Flickr – licenza CC BY-ND 2.0

Costruito agli inizi del 1° secolo, con una capienza di 23.000 persone, era destinato prevalentemente ai combattimenti dei gladiatori e alle naumachie. Anche se in stato di progressivo abbandono, è rimasto praticamente intatto fino al XV secolo.

Porta Nigra di Treviri – Germania

Le più belle rovine romane fuori dall'Italia 11Fonte immagine: Alessandro Prada via Flickr – licenza CC BY-SA 2.0

Delle quattro porte che chiudevano la città di Treviri, la Porta Nigra è  l’unica rimasta. L’UNESCO ha dichiarato questo edificio Patrimonio dell’Umanità nel 1986: “Un risultato unico di architettura romana del 2° secolo.”

Arena di Nîmes

Le più belle rovine romane fuori dall'Italia 01

Fonte immagine: Wolfgang Staudt via Flickr – licenza CC BY 2.0

Questo anfiteatro romano, che è tra quelli meglio conservati, fu costruito verso la fine del 1° secolo, per ospitare i combattimenti dei gladiatori. Dal 1863 in avanti, venne usato per ospitare le corride di tori della tradizione locale, ed anche quelle di scuola spagnola. Utilizzato ancora oggi per questo tipo di spettacoli, può accogliere 13.000 persone a sedere, ma in epoca romana la capienza era molto più ampia.

Acquedotto di Segovia – Spagna

La data di costruzione di questa imponente opera è incerta, gli studiosi la collocano tra la fine del 1° e l’inizio del 2° secolo.
E’ uno dei monumenti di epoca romana meglio conservati della Spagna, simbolo della città, e patrimonio dell’Unesco dal 1985, insieme alla città vecchia. Lo splendore dell’opera è evidente proprio nel tratto che attraversa la città, con i suoi 166 archi costruiti con blocchi di granito assemblati a secco. L’acquedotto ha rifornito di acqua la città, in particolare l’Alcazar, fino alla metà del XX° secolo.

Complesso archeologico di Merida – Spagna

L’antica città di Augusta Emerita, oggi Merida, viene chiamata la Roma spagnola, per i molti monumenti risalenti all’epoca imperiale. Capitale della provincia della Lusitania, fu fondata da Ottaviano Augusto nel 25 a.C. Le vestigia romane sono innumerevoli: il teatro (nella foto), l’anfiteatro, il Circo Massimo (ippodromo), il ponte sul fiume Guadiana, lungo circa 750 metri, l’acquedotto di Milagros, il Tempio del Divo Augusto, e altri ancora. Il teatro, dall’avvento del cristianesimo fino alla fine del XIX° secolo, fu abbandonato e ricoperto dalla terra. Oggi invece ospita nuovamente rappresentazioni di teatro classico.

 Cuicul  – Algeria

Le più belle rovine romane fuori dall'Italia 04Fonte immagine: Dan Sloane via Flickr – licenza CC BY-SA 2.0

Djémila è oggi un villaggio montuoso del nord dell’Algeria, dove si trovano i resti dell’antica Cuicul, città fondata probabilmente verso la fine del 1° secolo. Oltre ai resti degli antichi monumenti romani, come il foro, il macello, l’arco di Caracalla, il sito ospita un complesso cristiano di epoca bizantina, con più basiliche e un battistero.

Leptis Magna – Libia

Le più belle rovine romane fuori dall'Italia 07Fonte immagine: Ben Sutherland via Flickr – licenza CC BY 2.0

Fondata dai fenici, forse attorno al 1000 a.C., Leptis Magna divenne in epoca romana una delle principali città dell’Africa, grazie al suo porto, da cui partivano le merci provenienti dalle regioni subsahariane (animali, schiavi, spezie). Raggiunse il suo apogeo alla fine del 2° secolo, quando uno dei suoi figli, Settimio Severo, divenne imperatore.

Anfiteatro di ElJem – Tunisia

Le più belle rovine romane fuori dall'Italia 05Fonte immagine: Dennis Jarvis via Wikimedia Commons – licenza CC BY-SA 2.0

L’anfiteatro di ElJem poteva ospitare fino a 35.000 spettatori seduti, più capienti erano solo il Colosseo e il Teatro di Capua. Costruito intorno al 238, veniva usato per gli spettacoli dei gladiatori, e per le corse con le bighe.


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