In una società come quella odierna, dove i bisogni dei bambini sono sempre più negati, dove l’età dell’infanzia non è più dominata dal principio di piacere, dove ai sentimenti sostituiamo la ragione, trovo fondamentale ribadire l’importanza di una prevenzione nell’età evolutiva. Proiettiamo sempre più sui bambini il nostro mondo e i nostri valori di adulti, penalizzando l’immaginario infantile e soprattutto limitando il loro naturale contatto col corpo, l’energia vitale e le emozioni.
Fotografia sotto e in copertina di pubblico dominio via Unsplash.
Lavorando in ambito preventivo nelle scuole vedo sempre di più bambini arrabbiati, ansiosi, incapaci di reggere la minima frustrazione che vanno accompagnati, attraverso il lavoro corporeo, a percepire se stessi attraverso le sensazioni corporee .E mi rendo conto di quanto sia importante anche per gli adulti (familiari, educatori)riprendere il filo rosso che lega il linguaggio del corpo con le emozioni in esso trattenute.
Durante e dopo la mia formazione in Bioenergetica ho consolidato sempre di più la convizione che il ruolo della psicomotricità (la mia formazione è di tipo relazionale e il mio maestro è stato Bernard Aucouturier) è di primaria importanza per aiutare la crescita di individui “sani”; dando spazio al vero sentire dei bambini, al loro vero sé li si guida in un percorso di scioglimento della corazza caratteriale, si lascia loro la possibilità di crescere e diventare adulti consapevoli, pronti ad affrontare la realtà con le reali caratteristiche personali.
Secondo Reich “..le emozioni sono flussi di energia biologica presente nel corpo. Quando sentiamo qualcosa, qualcosa nel nostro corpo si muove. Quando siamo felici, l’energia si espande verso il mondo, quando abbiamo paura l’energia si ritira dentro di noi. Quando la paura permane, il flusso di energia si blocca e si blocca il nostro sentire“.
Secondo questo modello ogni bambino nasce con una fonte di energia biologica che si espande verso la madre; il fondersi dei campi di energia (madre-bambino) viene percepita da tutti e due come il piacere di appartenersi, come calore, ed è la base di un riuscito “attaccamento”.
Il movimento di un corpo può diventare una comunicazione con un altro corpo solo quando entrambi si ascoltano, si percepiscono e si rispondono.
Il piacere di sentirsi vitali e in contatto con gli altri è alla base della salute
Quando tali bisogni non incontrano una risposta adeguata dell’ambiente, l’organismo infantile mette in atto dei processi di negazione e adattamento che si manifestano col linguaggio corporeo.
Il corpo di una persona ci dice molte cose sulla sua personalità: lo sguardo, la postura, il modo in cui tiene la testa, la posizione delle spalle sono solo alcuni segni del carattere di una persona di fronte ai quali noi, inconsciamente, reagiamo. Proprio perché queste espressioni identificano una persona possono essere usate nella pratica psicomotoria per condurre il bambino ad esprimere le emozioni trattenute.
Partendo dal concetto di una unità funzionale tra corpo e mente, l’Analisi Bioenergetica di Lowen presuppone che ogni cambiamento nella personalità è legato ad un cambiamento delle funzioni del corpo, le più importanti delle quali sono il respiro e il movimento. Una insufficiente respirazione è strettamente legata all’indebolimento delle risposte emotive.
Da bambini si trattiene il respiro per bloccare il pianto, si contrae la gola per non urlare: la soppressione di qualunque sentimento porta alla riduzione del respiro; da adulti dobbiamo imparare di nuovo a respirare e lasciar fluire le emozioni.
La Bioenergetica, per aiutare le persone a disidentificarsi dalla propria immagine ideale e a ricongiungersi con la propria realtà fisica ed emotiva, abbina allo strumento verbale, tipico delle altre terapie analitiche, l’esercizio corporeo. Nell’Analisi Bioenergetica specifici esercizi sciolgono le tensioni e i blocchi (sia della nostra armatura caratteriale, sia generati da stress temporanei) consentendo di evocare e rivivere le emozioni che in quelle tensioni sono rinchiuse, farle emergere alla consapevolezza ed elaborarle analiticamente col terapeuta per reintegrarle nell’identità della persona.
Accanto alla terapia Lowen ha messo a punto le classi di esercizi bioenergetici. Sono gruppi di persone che, con l’aiuto di un conduttore, svolgono specifici esercizi per sciogliere tensioni muscolari nelle diverse aree del corpo ed entrare di nuovo in contatto con quelle parti di sé che si erano chiuse alla percezione. Non prevedono un momento di elaborazione analitica dei vissuti ma l’investimento corporeo ed emotivo, se elevato, è sempre contenuto dal conduttore.
“Noi possiamo essere soddisfatti come esseri umani soltanto quando le nostre vite sono radicate nei nostri corpi, nella natura animale e nella terra“. W. Reich.
BIBLIOGRAFIA:
W. Reich “Bambini del futuro” Sugarco Ed.
A. Lowen “Il linguaggio del corpo” Feltrinelli
A. Lowen “Bioenergetica” Feltrinelli
A. Lowen “Stress e malattia” Istituto di Psicologia Somatica