Alejandro Aravena, il curatore di questa quindicesima edizione della Biennale di Architettura, ha invitato una serie di grandi nomi a partecipare alla manifestazione, che si svolgerà dal 28 Maggio al 27 Novembre di quest’anno. La mostra ha titolo “Reporting from the Front“, ed è spiegata nella sua funzione morale e sociale dallo stesso premio Pritzker 2016 nello splendido intervento di apertura della mostra. La Biennale 2016 vedrà una partecipazione eccezionale di architetti di fama mondiale, fra cui i premi Pritzker Wang Shu, Eduardo Souto de Moura, Kazuyo Sejima, Ryue Nishizawa, Peter Zumthor, Richard Rogers, Jacques Herzog, Pierre de Meuron, Koolhaas Rem, Norman Foster, Renzo Piano, e Tadao Ando. Cinquanta degli architetti saranno presenti alla Biennale per la prima volta, e 33 di questi sono più giovani di quarant’anni.
L’immagine di apertura una signora che sale una scala e scruta un orizzonte più ampio, ha una storia interessante:
In un viaggio attraverso l’America del Sud, Bruce Chatwin incontrò una signora anziana che attraversava il deserto portando una scala di alluminio in spalla. Era l’archeologa tedesca Maria Reiche che studiava le linee Nazca. Viste in piedi sul terreno, le pietre non avevano alcun senso; sembravano nient’altro che pietrisco. Ma dall’alto della scala, le stesse pietre formavano un uccello, un giaguaro, un albero o un fiore.
Alejandro Aravena ben sintetizza la funzione che una mostra come la Biennale deve interpretare: Vorremmo che la Biennale Architettura 2016 offrisse un nuovo punto di vista come quello di Maria Reiche dalla scala.
Oltre alla mostra principale, la Biennale ospiterà anche 62 partecipanti nazionali nei Padiglioni dei Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia. Per estendere sempre di più i confini culturali dell’Architettura verranno coinvolti per la prima volta cinque paesi: le Filippine, Kazakhstan, Nigeria, Seychelles, e Yemen. Le esposizioni saranno inoltre impreziosite da ben tre progetti speciali curati dall’architetto italiano Stefano Recalcati, Ricky Burdett e Brendan Cormier, di cui trovate ampia letteratura nei link dedicati.
Paolo Baratta, direttore della Biennale, e Alejandro Aravena (foto sopra) hanno lanciato una vera e propria chiamata alle armi al mondo dell’Architettura globale, evidenziando l’urgenza con la quale vanno affrontati i grandi temi delle costruzioni in tutto il mondo. Soluzioni sostenibili su larga scala, conversione degli spazi urbani e una riflessione su come l’Architettura, se realizzata con spirito di miglioramento di un’intera comunità e non per l’appagazione del singolo, possa influire positivamente sulla qualità di vita delle persone di tutto il mondo.
Fonte delle immagini e del testo degli interventi: sito ufficiale della Biennale di Architettura.