Nata intorno al 1501 molto probabilmente nel castello di Hever, situato nella campagna del Kent, Anna Bolena discendeva da una famiglia di arrampicatori sociali: già il suo bisnonno, ricco mercante e sindaco di Londra profondamente leale nei confronti della corona, era riuscito a far sposare il suo primogenito con la figlia di un conte irlandese. Invece il padre di Anna, Thomas, sposò la figlia di un membro della potente e facoltosa casata degli Howard. Questi legami nuziali, però, non erano ancora sufficienti a soddisfare le brame d’elevazione sociale della famiglia Bolena.
Già all’età di ventidue anni Thomas Bolena intraprese la carriera diplomatica diventando ambasciatore dei Paesi Bassi del re d’Inghilterra Enrico VIII. Le ambizioni del capofamiglia Bolena si rifletterono anche nell’istruzione dei suoi tre figli. Infatti Mary, la maggiore, e George, il cadetto, vennero inseriti nella corte inglese, mentre Anna ricevette prima l’istruzione adeguata ad una fanciulla della sua epoca e del suo ceto: per esempio, imparò la grammatica, la storia, il tiro con l’arco, l’arte del ricamo, della musica e della danza. Grazie a questi insegnamenti la giovane era nota a corte per essere una brava ballerina e suonatrice di liuto, flauto e clavicordo, nonché un’eccellente cantante. Ma presto Anna dovette lasciare l’Inghilterra.

Nel 1513 Thomas Bolena la portò con sé a Bruxelles, dove la bambina, a dodici anni, venne inserita a corte in qualità di damigella d’onore dell’arciduchessa Margherita d’Asburgo e poté dar sfoggio della sua cultura. Pochi mesi dopo il padre si trasferì a Parigi dove la giovane Anna servì la regina Claudia, prima moglie del re francese Francesco I, come dama di compagnia. Con un’educazione molto raffinata, la fanciulla tornò in Inghilterra insieme al padre nel 1521, dove fu dama di compagnia della regina Caterina d’Aragona, prima moglie del re Enrico VIII. Qui l’istruzione di Anna, la sua intelligenza e le sue innumerevoli doti non passarono inosservate. Era una giovane dotata di grande ingegno, amante della poesia sia inglese sia francese ed era solita circondarsi di letterati che talvolta venivano scambiati per suoi ammiratori. Ciò che la contraddistingueva maggiormente, però, era la sicurezza in se stessa, dietro la quale si celava, da perfetta Bolena, una sfrenata ambizione.
Con tutte queste doti, insomma, Anna era considerata la sposa alla quale ogni uomo avrebbe dovuto ambire. A corte, infatti, si vociferò che la giovane fosse promessa prima a James Butler, figlio di Piers Butler d’Irlanda, e poi di Henry Percy. Sfortunatamente per tutti i suoi pretendenti, il cardinale Wolsey presentò Anna al re Enrico VIII, il quale rimase abbagliato dalla bellezza della giovane.
La passione di Henry Percy
Nato attorno al 1502, Henry Percy fu il primogenito del quinto conte di Northumberland, Henry Algernon Percy, e di Katherine Spencer. La sua educazione fu, però, forgiata nella casa del cardinale Wolsey, nonostante sembrava che quest’ultimo non nutrisse una grande stima del giovane.
Nel 1516 Henry Percy fu promesso a Mary Talbot, figlia del quarto conte di Shrewsbury, la cui casata, insieme a quella dei Northumberland, era tra le più antiche e ricche d’Inghilterra. Questa unione giovò dell’approvazione del sovrano, ma pochi anni dopo, nel 1522, Percy si innamorò perdutamente di un’altra fanciulla, Anna Bolena.
Percy non mancava mai di approfittarsi dei momenti di assenza del cardinale Wolsey per intrattenersi con le dame della regina Caterina, ma, ovviamente, con una soltanto si creò un legame tale da trasformarsi in un reciproco amore segreto che divenne, poi, una promessa di matrimonio.
Un amore impossibile
Sfortunatamente per i due amanti, il loro amore fu contrastato in tutti i modi. Non solo entrambi erano già promessi rispettivamente a Mary Talbot e a James Butler, ma la bella e intelligente Anna non avrebbe ereditato il patrimonio paterno, il quale sarebbe spettato al figlio cadetto George. Ostacoli ben più gravi, però, portarono i due amanti a separarsi, nonostante lo stesso Percy cercò di difendere il suo amore lasciando intendere che esso fosse già stato consumato. Enrico VIII fu molto offeso dal travolgente sentimento sbocciato tra i fanciulli, a causa del segreto affetto da egli stesso nutrito nei confronti di Anna, un affetto morboso che lo ossessionò per sette lunghi anni. Di conseguenza, il cardinale Wolsey e il padre di Henry Percy costrinsero i due amanti a porre fine alla loro relazione, evento che accese la rabbia della giovane, facendola allontanare dalla corte.

Anna trascorse un periodo di tempo indefinito nel castello di Hever per poi tornare a corte servendo nuovamente la regina Caterina d’Aragona come dama di compagnia. Da questo momento il sovrano non aveva più alcun ostacolo, se non gli iniziali rifiuti della stessa Anna Bolena, la quale poi cedette al corteggiamento di Enrico VIII e acconsentì a sposarlo il 25 gennaio 1533, ma questa è un’altra storia.

Nel frattempo Henry Percy, divenuto membro del Consiglio del Nord d’Inghilterra, sposò Mary Talbot nel 1524, ma purtroppo quest’unione fu tutt’altro che felice. La donna diede a suo marito, il quale aveva ereditato il titolo di conte di Northumberland alla morte del padre nel 1527, un bambino nato morto, e ciò portò i due coniugi ad allontanarsi e persino a vivere separati. Mary, inoltre, chiese l’annullamento del matrimonio sostenendo che suo marito era già stato promesso ad Anna Bolena. Nel 1532 Henry Percy venne allora interrogato dal duca di Norfolk e dall’arcivescovo di York e Canterbury, ma avendo sostenuto la falsità di quanto affermato da sua moglie la richiesta di quest’ultima fu respinta. Nel corso degli anni successivi la salute del conte peggiorò drasticamente, tanto che si vociferava che la sua pelle fosse di un colore giallo come lo zafferano, probabilmente sintomo di un’insufficienza epatica.
Henry Percy ed Anna Bolena, però, erano destinati a rivedersi un’ultima volta. Il conte, infatti, fu uno dei membri della giuria che nel 1536 giudicarono la regina d’Inghilterra colpevole di alto tradimento. Nel momento in cui fu pronunciata la sentenza che condannava Anna a morte Percy collassò.
Ciò che successe ad Anna era senza precedenti. Il suo corpo esanime fu sepolto in una tomba anonima all’interno della cappella della Torre di Londra, ma senza alcuna cerimonia funebre. Pochi mesi dopo nelle regioni settentrionali dell’Inghilterra scoppiò il cosiddetto Pilgrimage of Grace, una manifestazione di malcontento nei confronti del tentato aumento dei controlli governativi. A causa delle sue condizioni fisiche per il conte fu impossibile parteciparvi. Contrariamente a quanto appare, la salute di Henry Percy fu per lui fonte di salvezza, in quanto molti dei partecipanti, tra cui i suoi due fratelli Thomas e Ingram, furono arrestati. Presto, però, la sua anima fu chiamata al Cielo. Il sesto conte di Northumberland morì il 29 giugno 1537 e il suo corpo fu sepolto nella chiesa di Hackney.

Sitografia:
- – Anna Bolena: la decapitazione di una regina, Storica National Geographic,https://www.storicang.it/a/anna-bolena-decapitazione-di-regina_15204,
- – Anna Bolena tra passione e tragedia, Storica National Geographic,https://www.storicang.it/a/anna-bolena-tra-passione-e-tragedia_15357,
- – Alla corte di Enrico VIII d’Inghilterra (1522-1533), Anna Bolena, Wikipedia,https://it.wikipedia.org/wiki/Anna_Bolena,
- – Anne Boleyn (Anna Bolena), enciclopediadelledonne.it,http://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/anna-bolena/,
- – 29 June 1537 – Death of Henry Percy, 6th Earl of Northumberland, The Anne Boleyn Files,https://www.theanneboleynfiles.com/29-june-1537-death-of-henry-percy-6th-earl-of- northumberland/?utm_content=cmp-true,
- – Henry Percy, Spartacus Educational, https://spartacus-educational.com/Henry_Percy.htm,
- – Pilgrimage of Grace, Britannica, https://www.britannica.com/event/Pilgrimage-of-Grace. Video:
- – June 29 – Henry Percy, sweetheart of Anne Boleyn, https://www.youtube.com/watch?v=RiTn2E6Iqo8