C’è una casa a Las Vegas, al 3970 di Spencer Street, che all’apparenza sembra una villetta in perfetto stile americano. A 8 metri di profondità, però, nasconde un piano interrato di 1410 metri quadrati che è, in tutto e per tutto, un rifugio in grado di ospitare una famiglia per un anno senza necessità di approvvigionamenti esterni.
Vista dal di fuori non presenta alcuna differenza rispetto alle case adiacenti, se non per due condotti di ventilazione e un’unità di aria condizionata nascosti fra alcune pietre del cortile. L’ingresso del rifugio è camuffato da alcune rocce e per sicurezza fu realizzata un’altra scala nascosta, all’interno del garage.
La casa fu costruita nel 1978 per resistere a un’ipotetica guerra atomica da parte di un uomo d’affari statunitense, Girard “Jerry” B. Henderson. Il proprietario della casa fece la sua fortuna con diverse aziende, fra cui i cosmetici Avon e Gulfstream Aerospace Corp. Nel 1964 si cimentò in un’altra impresa commerciale e creò una nuova compagnia, la “Underground Homes” che abbiamo presentato in questo post dedicato.
Henderson affermava che la Guerra Fredda non avrebbe visto una conclusione positiva, e che la minaccia nucleare rappresentava un pericolo reale. Essendo fermamente convinto, anche personalmente, del pericolo, si fece realizzare una grandiosa abitazione sotterranea, con servizi igienici rosa, vasche idromassaggio, alberi finti, una cucina completissima e un ambiente “esterno” che simulava la vita nella terra di sopra.
La casa è una capsula del tempo che ci proietta nell’arredamento e nello stile di fine anni ’70, con addirittura il tostapane incassato nella parete della cucina. Il “giardino” comprende un campo da minigolf, due vasche idromassaggio, la sauna, una pista da ballo, un bar, un barbecue e luci regolabili in quattro diverse modalità: Alba, Giorno, Tramonto e Notte. Ovviamente l’impostazione notturna prevedeva anche finte stelle, per non far mancare la realtà all’illusione scenica.
Henderson morì nel 1983 e la moglie nel 1989, e la casa fu comprata da Tex Edmondson, un parente della coppia. Nel 2005 la casa fu acquistata da un imprenditore di Chicago per 2 milioni di dollari, che la perse per debiti nel 2012 e finì nelle mani della Seaway Bank & Trust Co.
Oggi si tratta di una proprietà difficilmente piazzabile sul mercato, anche se l’apocalisse Zombie sembra essere la nuova paura del cliente medio americano. Per realizzare l’abitazione furono utilizzati anche dei marmi italiani, che costarono all’epoca 1 milione di dollari. Realizzare tutto l’edificio costò svariati milioni, ma oggi il suo valore fatica a raggiungere 1,5 milioni di dollari.
Sotto, la cucina attrezzatissima:
Non mancava naturalmente la piscina:
Un albero finto con la riproduzione di un gufo:
Una statua e una fontana:
Altre scene naturali:
Il tostapane incassato nel muro:
L’appartamento soprastante:
La vista della villa a livello terra:
L’ngresso dell’appartamento segreto all’interno di quello a piano terra:
Fonte: Las Vegas News.