La Storia di Virginia Apgar: il Medico che inventò l’indice APGAR

Il sogno di Virginia Apgar (1909-1974) era quello di diventare un Chirurgo. Dopo una laurea conquistata in difficili condizioni economiche a seguito della crisi del ’29, nel 1933 Virginia Apgar vince un posto come specializzanda in chirurgia al Columbia Presbyterian Hospital di New York, sotto la guida del primario Alan Whipple. All’ospedale sono però già presenti altri 4 chirurghi specializzandi, tutti uomini e quindi rispetto a lei privilegiati, e il primario le consiglia di esplorare il mondo dell’anestesia, allora ancora agli albori e possibile campo di conquista per medici dalle spiccate capacità come Virginia.

Sotto, il video racconto dell’articolo sul canale Youtube di Vanilla Magazine:

La Apgar accetta il suggerimento con entusiasmo, ma negli Stati Uniti i posti retribuiti come medico anestesista sono pochissimi, ed è costretta a finire il periodo di specializzazione come chirurgo al Columbia. Nel 1936, nonostante le pressioni dei medici uomini, riesce a mantenere il proprio impiego presso il Columbia Hospital, e impara i principi dell’anestesia dalle infermiere dell’ospedale, allora addette alla sedazione dei pazienti.

Il 1° Gennaio 1937 parte per il Wisconsin con destinazione l’ospedale di Madison. Qui il problema sembra paradossale: essendo una donna sola non riesce a trovare un alloggio, ed è costretta a tornare a New York dove, al Bellevue Hospital, riesce a specializzarsi in Anestesia con Ernest Rovenstine.

Nel 1938, prima donna in assoluto, viene nominata primario di anestesia al Columbia Presbyterian Hospital

La carriera di Virginia Apgar, nonostante le difficoltà e le pressioni dell’allora dominante componente maschile del mondo della medicina, decolla. Nei successivi 12 anni come primario al Columbia la Apgar diventa un luminare dell’anestesia, e la specializzazione al suo fianco è richiesta da moltissimi studenti di Medicina di tutti gli Stati Uniti.

Anestesia Ostetrica

L’anestesia durante il parto era un campo di studio allora poco esplorato. All’inizio del secolo si era tentata la via del “Sonno Crepuscolare”, con conseguenze drammatiche per le pazienti, ma negli anni ’50 ancora non si conosceva con certezza la quantità di anestetico da somministrare alle donne partorienti, e la mortalità durante il parto era rilevante. La Apgar fu fervente sostenitrice dell’anestesia epidurale, allora agli albori, in luogo dell’anestesia totale. I successi ottenuti dall’epidurale furono eclatanti, e il suo impiego si estese rapidamente in moltissimi altri ospedali degli Stati Uniti.

Il Punteggio di APGAR

Se oggi le partorienti fruiscono dell’epidurale anche grazie al sostegno da parte di Virginia Apgar, i neonati devono molto di più al medico statunitense. La dottoressa rilevò una mancanza drammatica nella valutazione del neonato in condizioni di vita extra-uterina. I bambini venivano valutati sommariamente dal pediatra, senza una misura specifica del loro stato di salute. Virginia Apgar individuò i 5 parametri per definire le condizioni di salute del bambino:

  1. Frequenza cardiaca
  2. Respirazione
  3. Tono Muscolare
  4. Riflessi
  5. Colore della Pelle

La valutazione è basata su un punteggio, da 0 a 2, la cui somma definisce la condizione clinica del neonato.

Un punteggio di 7 punti definisce la condizione normale, un punteggio da 4 a 6 indica un rischio mentre un punteggio minore di 4 richiede l’immediato intervento medico

L’invenzione del punteggio fu probabilmente casuale: Virginia Apgar, in risposta alla domanda di uno studente su come si valutassero le condizioni di un neonato, annotò su un foglio i 5 parametri, che divennero da subito un ottimo metro per la salute dei bambini.

Nel 1952 venne presentato il “Newborn Scoring System”, simile a quello odierno, al congresso della International Anesthesia Research Society, mentre per arrivare all’acronimo APGAR sarà necessario attendere il 1963, quando il pediatra Joseph Butterfield utilizzò, invertendo l’ordine dei punteggi, il cognome della sua creatrice.

L’acronimo si definisce così:

  • A – Appearance (colorito)
  • P – Pulse (frequenza cardiaca)
  • G – Grimace (riflessi)
  • A – Activity (tono muscolare)
  • R – Respiratory effort (attività respiratoria)

Il punteggio APGAR è utilizzato oggi come procedura di base per il controllo dei neonati, che viene ripetuta ogni 5 minuti per comprendere l’evoluzione delle condizioni cliniche del bambino.

Virginia Apgar continuò il suo lavoro di ricercatrice, e si impegnò con la National Foundation for Infantile Paralysis per la prevenzione e cura dei bambini affetti da patologie congenite. In particolare, la sua opera di diffusione del vaccino antipolio, la cui efficacia fu approvata nel 1962, contribuì in modo decisivo a far scendere i casi di poliomelite negli Stati Uniti, che allora contavano circa 20.000 persone colpite ogni anno.

Virginia Apgar morì nel 1974. Sulla sua tomba è riportato l’epitaffio: “Creator of the APGAR score”:

Matteo Rubboli

Sono un editore specializzato nella diffusione della cultura in formato digitale, fondatore di Vanilla Magazine. Non porto la cravatta o capi firmati, e tengo i capelli corti per non doverli pettinare. Non è colpa mia, mi hanno disegnato così...