E’ possibile rigenerare un terreno che per anni è stato inquinato da diserbanti e fertilizzanti chimici? Sì, basta lasciar fare alla natura. Ce lo insegna il contadino naturale Quintilio Menicocci, che gestisce l’azienda agricola “Etna, Natura e Salute”, alle pendici del vulcano siciliano a Nicolosi, in provincia di Catania.
L’azienda segue i principi della permacultura e produce verdure utilizzando orti sinergici, ma anche frutta e cereali senza spargere nessun veleno, né fertilizzante. Quando Quintilio Menicocci l’ha rilevata, però, le cose andavano in modo diverso, e sono serviti anni per recuperare i danni provocati dalla chimica. “Bisogna dare tempo alla terra di rigenerarsi – spiega Quintilio Menicocci, originario di Caprarola (VT) ma siciliano d’adozione – Quando arrivai in questo posto, alle pendici dell’Etna, rimasi subito incantato e decisi che doveva essere mio. Ben presto, però, compresi che la terra era soltanto bella e non sana. Allora capii che dovevo rigenerarla aiutandola come potevo, ma lasciando fare, soprattutto, alla natura“.
“Così rischiai, e decisi di non agire subito perché la terra, come il nostro corpo, se lasciata in pace si risistema da sola“. Quintilio segue anche i princìpi della macrobiotica e li ha applicati, in parte, anche alla sua esperienza da contadino. “Oggi, dopo quattro anni di lavoro sul terreno, posso dire che il 95% dell’azienda è pulita“.
“Da poco abbiamo cominciato a fare gli orti sinergici, con 1000 metri già realizzati“. Nel percorso di risanamento del suolo raccontato da Quintilio è fondamentale il contributo degli animali: “Servono enormemente alla terra: le anatre mangiano insetti che sono infestanti per gli alberi e i frutti, i maialini servono a lavorare la terra, ci sono 11 maialini qui, un’oca, un gallo e un cavallo, che è un ottimo tagliaerba oltre ad aiutare a concimare con le sue feci“.
Non è facile rispettare i ritmi della natura, l’esperienza di Quintilio ci insegna che bisogna avere molta pazienza, ma che alla fine si viene ripagati: gli alimenti sono sani e la terra ogni anno diventa più fertile e quindi più produttiva. Il progetto di Quintilio Menicocci è sostenibile grazie anche all’aiuto della comunità. “Alcune spese sono state sostenute con una raccolta di fondi e i partecipanti saranno i primi a mangiare i prodotti puliti dell’azienda” conclude Quintilio.
Sotto, l’intervista a Quintilio Menicocci nella sua azienda:
Tutte le fotografie sono tratte dal sito “Il Bosco di Ogigia”, dove potrete scoprire altre storie come quella di Quintilio Menocci.