Il Tartan è stato associato alla Scozia per secoli, ma se si torna indietro nella storia, circa all’VIII° secolo avanti Cristo, la lana intrecciata con la trama denominata sett poteva esser rintracciata nelle miniere di sale di Hallstatt vicino Salisburgo, in Austria. Più incredibile forse è sapere che anche nello Xinjiang, in Cina, qualche millennio orsono, avreste potuto trovare la lana tessuta a trame geometriche tipica dei kilt. Probabilmente il Tartan arrivò in Scozia durante circa il III° secolo dopo Cristo, quando si documenta il Falkirk dello Stirlingshire, un frammento piccolo di lana sfusa infilato in un vaso in ceramica contenente circa 2.000 monete.
Sotto: La prima immagini di soldati Scozzesi che vestono con il Tartan, circa 1631
Lo storico E. J. W. Barber, che rintracciò il tessuto austriaco, ipotizza che fossero i Celti ad intrecciare la lana poi trovata ad Hallstatt. Il caso dello Xinjiang è assai significativo, poiché il tessuto fu trovato indosso alle mummie di Tarim, dai caratteri simili ai caucasici, che furono sepolte lungo il fiume Tarim durante il II° Millennio a.C. Il tessuto trovato indosso alle mummie presentava numerose analogie con quello di Hallstatt, e viene generalmente indicato come il progenitore del Tartan.
Sotto, la prima fotografia a colori, nel 1861, di un fiocco di Tartan:
Il tessuto che conosciamo oggi non venne realizzato prima del XVI° o del XVII° secolo, quando divenne comune fra gli abitanti delle Highlands, gli Highlanders. Fra loro divenne un simbolo di appartenenza, mentre in altre regioni scozzesi era associato ad ogni clan specifico. Il tartan fu quindi utilizzato per la fabbricazione dell’abito tradizionale, che include il “Philabeg”, o gonnellino, i calzini da indossare con le scarpe di pelle non conciata e le “Cuarans”, gli stivali al ginocchio.
Sotto, soldati di un reggimento delle Highlands, nel 1744
Sotto, il quadro di David Morier “Un incidente nella ribellione” del 1745
Sotto, Re Giorgio IV durante la visita a Edimburgo nel 1822:
Dopo la battaglia di Culloden, nel 1746, il governo di Londra approvò una legge che vietava agli Highlanders di portare armi e indossare tartan. Quando la legge venne abrogata, nel 1785, gli Highlanders non erano entusiasti di indossare abiti in tartan in quanto già abituati ad indossare gli stessi vestiti degli altri scozzesi. L’usanza riprese forza quando, nel 1822, Re Giorgio IV suggerì agli scozzesi che frequentavano eventi ufficiali di indossare il tartan dei propri clan.
Un Punk Tedesco indossa il Royal Stewart nel 1984:
Immagine di pubblico dominio via Wikipedia
I primi tartan venivano colorati con estratti di alberi locali, bacche, radici e piante che erano specifiche di un dato luogo. Rimanevano in questo modo molto circoscritti al proprio clan, simboleggiando un clan che aveva una data provenienza geografica. L’utilizzo del tessuto del kilt si diffuse grandemente durante il XVIII° e il XIX° secolo, e fra i più popolari si ricorda il tartan “Royal Stewart”, proprio della Regina Elisabetta II, il “Black Watch” o “Old Campbell”, “Grant Hunting”, “Universal” e “Government”, ancora in uso da numerose unità militari di tutto il Commonwealth.
Il Black Watch Tartan:
Il Tartan Royal Stewart:
Sotto, il Tartan West Virginia University: