La Storia del Prigioniero di Buchenwald che indica un Aguzzino delle SS

Il 14 aprile del 1945, un prigioniero russo, con sguardo accusatorio, puntava il dito verso un membro delle SS in servizio a Buchenwald. Di quell’attimo di storia ci rimane un’immagine fortissima, un’istantanea scattata da Harold M. Roberts, che ha fermato nel tempo gli ultimi fuochi della dittatura nazista in Europa.

Buchenwald fu liberato l’11 aprile del 1945, e gli Alleati iniziarono un faticoso lavoro all’interno del campo per assicurare agli ex-prigionieri il ritorno alla vita civile. Durante quei giorni, gli alleati provvidero anche ad arrestare gli ufficiali e il personale delle SS nel campo, fra cui c’era anche l’uomo indicato dal prigioniero russo, che con il proprio dito puntava la testa dell’uomo, forse, condannandolo a morte.

Il membro delle SS ha sul petto un distintivo per feriti che potrebbe risalire al primo conflitto mondiale. Il colore nero indica che è di terza classe, di ferro, un’onorificenza  riconosciuta a coloro che venivano feriti una o due volte durante azioni ostili, inclusi i raid aerei.

Nell’immagine originale e in altre versioni colorate non è possibile distinguere con certezza la medaglia, che potrebbe anche riguardare ferite subite servendo la Germania Nazista: il distintivo era praticamente uguale a quello della Germania Imperiale, a parte la svastica sull’elmo.

Nonostante Buchenwald non fosse un campo di sterminio come Auschwitz, fra i suoi cancelli morirono circa 56.000 persone, uccise dalla fame, dalle sevizie e dalle torture dei diavoli nazisti. Il volto di uno di questi fu consegnato alla storia dal fotografo Harold Roberts e da un prigioniero russo, rimasto senza nome, che lo indicò con certezza.

Fonte immagine: United States Holocaust Memorial Museum


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