Visitare il Museo del Louvre di Parigi, il più frequentato del mondo secondo le più recenti classifiche, non significa solo perdersi tra migliaia di capolavori dell’arte di tutti i tempi, ma anche compiere un viaggio attraverso gli 800 anni della sua storia.
Il Louvre visto dall’alto
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Prima di ospitare le preziose collezioni di manufatti archeologici, dipinti e sculture, il Louvre era la residenza delle famiglie reali di Francia, e prima ancora una fortezza, costruita per difendere Parigi da invasioni nemiche, in particolare da quelle normanne.
Il Palazzo del Louvre in una miniatura del 15° secolo
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La Fortezza
Verso la fine del XII secolo, il re Filippo II decise di innalzare delle mura difensive attorno a Parigi. La cinta muraria riusciva ad avvolgere perfettamente la città, ma la Senna rappresentava un punto debole, un facile accesso per eventuali invasori.
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Filippo volle quindi erigere, prima di partire per la 3° crociata, una fortezza che si trovasse sulla Senna, al confine esterno delle mura: era il Louvre, quello che oggi viene indicato come il “vecchio Louvre”, del quale rimangono solo una parte delle fondamenta.
Fondamenta medievali del Louvre
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L’antica struttura non aveva nulla a che a fare con il palazzo che si può visitare oggi, costituito da diversi ali e cortili interni. L’edificio originale, con torri circolari agli angoli e al centro dei lati, aveva una pianta quadrata ed era protetto da un fossato: la fortezza per la guarnigione, ma anche sede della cassaforte reale e prigione per detenuti importanti.
Il Louvre intorno al 1380
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Nel 13° secolo, re Luigi IX (San Luigi) ampliò la fortezza, mentre la rapida crescita della cinta urbana rendeva la posizione del Louvre non più strategicamente importante. I sovrani lo usavano comunque come rifugio sicuro durante le rivolte.
Residenza Reale
Nel 1528, il re Francesco I elesse il Louvre residenza reale ufficiale, iniziando la trasformazione dell’edificio in un sontuoso palazzo in stile rinascimentale. Enrico II, successore di Francesco, insieme alla moglie Caterina de’ Medici, proseguì l’opera di trasformazione, dando al Louvre un aspetto simile a quello attuale.
Il Louvre con il Palazzo delle Tuileries e la Grande Galleria che li collegava
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La regina volle anche un palazzo destinato al suo uso personale, costruito a poca distanza dalla reggia, con un grande giardino destinato alla corte: il Palazzo delle Tuileries. Nel XV e XVI secolo i sovrani continuarono ad ampliare e modificare il palazzo, fino a quando, nel 1682, Luigi XIV (il Re Sole) decise di spostare la corte a Versailles.
Il Museo del Louvre
Già dai tempi di Luigi XIV, molte gallerie ospitavano preziosi dipinti di proprietà del re, alcuni dei quali rimasero al Louvre anche dopo il trasferimento a Versailles. Proprio questa collezione costituisce il nucleo iniziale del museo del Louvre, che rimase però una sorta di esposizione privata fino alla fine del XVIII secolo.
Hubert Robert, “Projet d’aménagement de la Grande Galerie du Louvre” (1706)
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Fu solo con la Rivoluzione Francese che l’idea di trasformare la reggia in un’esposizione di arti e scienza, finalizzata all’educazione, fu realizzata: la neonata repubblica voleva dimostrare la sua superiorità rispetto al passato regime, che non era stato in grado di compiere quel passo.
La Corte Quadrata del Vecchio Louvre
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Il 10 agosto 1793, in occasione del primo anniversario della repubblica, il museo, poi ribattezzato Muséum Central des Arts de la République, aprì le sue porte. Non era solo un’esposizione, ma un “palazzo delle arti” dedicato anche allo studio e all’apprendimento. Funzione che cessò quando Napoleone Bonaparte restaurò la monarchia. Al museo venivano aggiunte sempre nuove sale, grazie alle opere confiscate durante le guerre condotte dall’imperatore francese, opere che peraltro furono in gran parte restituite dopo la disfatta di Waterloo.
Durante il regno di Napoleone III il Louvre subì molti rifacimenti, voluti per dare un assetto più moderno a tutto il complesso. Poi, durante le rivolte popolari del maggio 1871, il palazzo delle Tuileries fu parzialmente distrutto e quindi demolito. Nel corso dei decenni successivi il Louvre fu più volte ristrutturato e rimodernato, organizzando circuiti espositivi coerenti e visitabili anche di notte, grazie all’installazione della corrente elettrica.
In tempi più recenti, l’allora presidente François Mitterand diede vita all’iniziativa “Grand Louvre”, che permise di “sfrattare” dall’edificio organizzazioni governative, consegnandolo interamente all’istituzione museale. Nel 1989 fu inaugurata la Piramide di Vetro, un “faro urbano” progettato per essere il nuovo ingresso al museo.
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Forse, i circa nove milioni di visitatori che affollano ogni anno le sale del Louvre, sono più interessati a visitare le magnifiche esposizioni, ma è altrettanto interessante conoscere la secolare storia di questo palazzo, testimone muto di guerre e rivoluzioni, monarchie e repubbliche, vittorie e disfatte che hanno lasciato tutte un segno nella sua architettura e nella sua organizzazione interna.
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