La Stazione Ferroviaria Kayashima di Osaka è Costruita Attorno ad un Albero di Canfora Vecchio 700 Anni

Nella periferia nord-est di Osaka si trova una stazione ferroviaria che presenta una curiosa differenza da qualsiasi altra in città. La stazione Kayashima ha un foro rettangolare nel tetto della piattaforma elevata e, dall’interno, svetta un gigantesco albero secolare con la chioma che si protende verso l’alto. L’albero è un “Cinnamomum camphora”, o Albero della Canfora, ed è vicino al record di età della sua specie, circa 700 anni.

Fonte immagine: DVMG via Wikimedia Commons – licenza CC BY-SA 3.0

La storia di come questo albero sia stato incluso nella stazione varia a seconda di chi risponde, ma alcuni dati oggettivi sembrano essere concordanti. La storia della conservazione dell’albero ha certamente una base di rispetto per la natura, coadiuvata anche da una buona dose di superstizione.

Immagine di pubblico dominio via Wikimedia Commons

La Stazione Kayashima aprì i battenti nel 1910, e l’albero di canfora si trovava proprio accanto all’edificio. Durante i successivi 60 anni la stazione rimase identica, ma nel 1972 fu approvata una delibera che prevedeva l’ampliamento dello scalo ferroviario a causa dell’aumento della popolazione e delle crescenti esigenze dei passeggeri.

Una fotografia d’epoca mostra la stazione con l’albero all’esterno:

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La progettazione della stazione prevedeva quindi l’ovvio abbattimento del vegetale, ma la popolazione locale si oppose strenuamente alla risoluzione. L’albero non era solo un essere inanimato, ma un vero e proprio simbolo per la comunità, un bene da preservare e mantenere per le generazioni a venire.

Le superstizioni locali inoltre prevedevano una maledizione per chi avesse tagliato i rami dell’albero, e diversi episodi “controversi” di quel periodo fecero pensare agli architetti che progettarono la stazione che sarebbe stato meglio includere il Canforo, anziché tagliarlo.

Nel 1973 iniziò la costruzione e la nuova stazione fu completata nel 1980. L’albero fu circondato alla base anche da un piccolo santuario, ed è saldamente al proprio posto a vegliare sui passeggeri che transitano da Kayashima.

Matteo Rubboli

Sono un editore specializzato nella diffusione della cultura in formato digitale, fondatore di Vanilla Magazine. Non porto la cravatta o capi firmati, e tengo i capelli corti per non doverli pettinare. Non è colpa mia, mi hanno disegnato così...