I territori spesso sono solo una questione di confine. Laddove la geografia non riesce a tirare una linea, ci si mettono la storia, gli equilibri politici oppure il semplice caso. Quello che stiamo per raccontare, però, è un confine “di fatto”. Siamo in Romagna, sui lidi ravvennati, dove quelle dell’Adriatico non solo le uniche acque possibili, dove il Po della bassa pianura va a morire, lì racchiuso tra le Alpi e l’Appennino.
A separare Cervia da Milano Marittima c’è il porto. Da una parte c’è la capitale del glamour e del turismo di lusso della Riviera (Milano Marittima), dall’altra c’è Cervia, la città del sale e del Borgo dei Salinari, dei pescatori e della tradizione. Due mondi agli antipodi che si fanno l’occhiolino e si “sopportano” sostenendosi l’un l’altro.
Cervia e l’itinerario del sale
La storia della città è legata irrimediabilmente alla presenza delle saline. Lo stesso nome “Cervia” pare che derivi da acervus (cumulo) in ragione dei cumuli di sale presenti in città. L’estrazione del sale risale al periodo etrusco anche se fu in epoca romana a diventare una pratica centrale per l’economia del territorio. Il tour del sale parte dalla Salina, passando per gli antichi Magazzini del Sale, il Musa (Museo del Sale) all’interno del Magazzino Torre e il Borgo dei Salinari. Le saline di Cervia sono un sito dall’inestimabile valore storico e naturalistico; meta imperdibile per gli amanti del birdwatching e delle passeggiate che si snodano in più percorsi naturalistici. I Magazzini del Sale sono stati costruiti alla fine del Seicento per raccogliere le scorte di sale che, dalle saline, veniva trasportato ai Magazzini lungo il porto canale. Si parla di oltre 130mila quintali di prodotto a stagione. Il Musa ospita gli attrezzi che tradizionalmente venivano usati per estrarre e lavorare l’oro bianco (ingresso gratuito) e una burchiella, l’antica imbarcazione utilizzata per il trasporto verso i Magazzini. Il Borgo dei Salinari anche noto come Borgo Saffi è il borgo che ospita le case nelle quali vivevano i salinari a partire dalla fine del ‘700. Infatti, chi lavorava per ordine pontificio aveva diritto ad un alloggio gratuito trasmissibile di padre in figlio (diritto decaduto nel 1953). Borgo Saffi ospita 8 case (4 per ogni lato della strada) ai quali si sommano gli alloggi del “quadrilatero” il primo nucleo di 48 case riservato ai salinari.
Milano Marittima, tutta strass e lustrini
Milano Marittima basa la sua architettura sul progetto di “Città giardino”. Progetto che guidò la mano dell’architetto Giuseppe Palanti, chiamato nel 1911 a “disegnare” una località balneare da far sorgere su un territorio tutto da bonificare. Il territorio di proprietà del Comune di Cervia vantava la presenza di una pineta millenaria, di pini marittimi e piante mediterranee. Partendo da questo una famiglia di industriali milanesi costruì la città e la fece diventare la meta preferita dell’estate della borghesia milanese. Così nacque un legame che perdura ancora oggi, tanto da fare di Milano Marittima la candidata più accreditata per essere la “Spiaggia dell’Expo 2015”. Milano Marittima non è più solo una città giardino, è la città del divertimento per eccellenza, degli hotel più lussuosi, delle discoteche più famose e della movida più glamour della Riviera.
Due mondi che si guardano – quelli di Cervia e Milano Marittima – forse si “sostengono” o forse si “tollerano”; ciò che non si può negare è che convivono, lì tra mare e fiume, divisi solo dalla striscia del porto.
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