La Ristrutturazione di un complesso di Trulli ad Ostuni sviluppata fra Innovazione e Tradizione

La ristrutturazione dei trulli è un’opera che dovrebbe tener conto di moltissimi fattori, primo fra tutti il rispetto della tradizione costruttiva della zona in cui si opera, come abbiamo già visto nell’opera sul trullo saraceno progettata dall’Architetto Luca Zanaroli. La ristrutturazione di questa serie di trulli di Ostuni è stata progettata dall’architetto Enrico Maria Cicchetti e dall’ingegner Francesco Palmisano, una collaborazione fra estetica e funzionalità che ha prodotto un risultato splendido alla vista e pratico nell’utilizzo.

La zona dell’intervento è stata quella di Ostuni, città a metà strada fra Bari e Brindisi, lambita da una splendida campagna fatta di Ulivi e macchia mediterranea. L’intervento ha coinvolto un complesso di trulli circondato dai classici ulivi pugliesi, e l’opera progettuale ha valorizzato sia gli edifici preesistenti sia il loro inserimento nella campagna limitrofa. Oltre alla ristrutturazione si è poi provveduto a realizzare un elemento completamente nuovo, un cubo in vetro che svolge la funzione di estensione della zona giorno interna e di serra artificiale per un ulivo secolare.

Il rapporto con gli ulivi, la tradizione e la natura è alla base dell’abitare nei trulli pugliesi. L’interno dell’edificio, con la sua pietra a vista, è un’estensione di quella stessa natura che fiorisce al suo esterno, un modo di abitare che va al di là dei confini del tempo, uno spazio che connette l’uomo con i suoi più antichi antenati rupestri.

L’esterno con il “cubo” a destra:

La zona esterna:

Il Bagno:

Camera da letto:

Zona notte:

La cucina:

Cucina:

Gli elementi di modernità interni comprendono, oltre gli elettrodomestici e i servizi, anche il pavimento, fornito da Ideal Work, che esalta sia la luminosità sia la bellezza naturale della pietra stessa.

Il cubo in vetro, estensione della zona giorno:

L’ulivo all’interno del cubo:

Il cubo e i tetti immersi fra gli ulivi:

La piscina:

Tutte le fotografie sono state scattate da Massimo Grassi. Il progetto è stato segnalato dall’ufficio Stampa Ideal Work.

Matteo Rubboli

Sono un editore specializzato nella diffusione della cultura in formato digitale, fondatore di Vanilla Magazine. Non porto la cravatta o capi firmati, e tengo i capelli corti per non doverli pettinare. Non è colpa mia, mi hanno disegnato così...