Di frasi, aneddoti, trattati e studi sul tempo ne sono stati fatti a migliaia durante tutta la storia dell’uomo, ma la scienza moderna ha il merito di aver posizionato l’umanità e la sua storia all’interno di una linea temporale definita e certa, collocandolo in una precisa frazione della storia dell’intero universo. Se osservare stelle e astri sapendo che questi sono lontani anni luce da noi ci fa sentire minuscoli, osservare quanto il nostro lasso di tempo (passato in vita) sia influente nel corso della storia dell’universo non ci porrebbe come più significativi di un lampo in una tempesta perpetua.
“Nella teoria della relatività non esiste un unico tempo assoluto, ma ogni singolo individuo ha una propria personale misura del tempo, che dipende da dove si trova e da come si sta muovendo”.
Stephen Hawking
La chiave di volta per comprendere come a volte anche solo una giornata possa sembrarci infinita è la teoria della relatività. Il tempo è una misura variabile, in base al sistema di riferimento, allo spazio e alla velocità di movimento dell’osservatore e del sistema stesso (per chi è particolarmente ferrato in matematica, queste le formule della trasformazione di Lorentz). Per dirla in parole povere:
Quanto dura un minuto, dipende da quale lato ci si trovi della porta del bagno.
“Arthur Bloch”
Per allargare molto più il discorso, per l’albero millenario più vecchio del mondo (4.847 anni) la nostra intera vita non rappresenterebbe che 1,3 anni di una persona di 80 anni. Guardando la cosa da un punto di vista privilegiato, una mosca vive circa tre settimane, ma è probabile che, per il suo sistema di riferimento, non le sembri di aver vissuto meno di una intera vita umana.
Così come per l’uomo, anche la storia ha i suoi tempi, e anch’essi sono in funzione del sistema di riferimento. Se il ventunesimo secolo ha un’aria già vissuta, con alcune innovazioni quali Facebook, smartphone, tablet e il Large Hadron Collider, esso non rappresenta che una minuscola porzione del totale del secondo millennio, e una ancor più infinitesimale frazione di tutta la storia dell’uomo moderno.
Proseguendo nella dilatazione cronologica, guardando la storia dal punto di vista odierno, l’impero egizio e la costruzione delle Piramidi ci sembrano relativamente vicine, ma per i romani le piramidi, costruite circa 4.500 anni orsono, erano antiche più di quanto per noi lo sia il Colosseo.
Continuando nel viaggio a ritroso nel passato, la rivoluzione agricola che ha permesso all’uomo di passare da una vita nomade a stanziale rappresenta una fetta ancora più importante del tempo in cui l’umanità ha cominciato a registrare la propria storia.
Estendendo ancora di più il lasso di tempo in considerazione, i dinosauri dominarono il globo per oltre 165 milioni di anni, ma un Tirrannosaurus Rex è più vicino cronologicamente alla possibilità di vedere un concerto di Miley Cirus che ad osservare uno stegosauro vivo.
Proseguendo nell’espansione dell’asse X del tempo, l’età dell’universo è praticamente inconcepibile per il nostro cervello, vecchio 13,82 miliardi di anni, ed è relativamente molto più vecchio della terra, che ha “solo” 4,54 miliardi di anni. La vita sulla terra è comparsa circa 2,7 miliardi di anni orsono, ben 11 miliardi di anni in seguito alla formazione dell’Universo.
Ma prima del Big Bang e prima della creazione di stelle, galassie e buchi neri cosa c’era? La risposta è…nessuno lo sa, e nessuno sa cosa possa esser successo negli anni precedenti lo scoppio dell’impulso iniziale. Potrebbe esserci un tempo ancora infinito da conoscere, di miliardi di miliardi di anni, che ci posizionerebbero in una frazione ancora più minuscola della storia. Oppure prima potrebbe esserci semplicemente il nulla, e il tempo poteva non esistere.
Se guardare al passato può creare qualche inquietudine, rivolgere lo sguardo al futuro è ancora più sbalorditivo. Fra 1 miliardo di anni la vita sulla terra sarà impossibile dal calore che emana il sole, mentre fra circa 4 miliardi di anni l’intero sistema solare collasserà a causa dell’esplosione della sua stella.
In futuro, l’universo finirà, i buchi neri evaporeranno e tutto non avrà più vita, pianeti, galassie e materia. Sarà solo l’Universo, senza vita né pianeti.
Se la prospettiva vi spaventa, un dato può essere certamente confortante, ed è il sistema di riferimento con cui misurate i vostri anni, mesi, giorni, minuti e secondi. Proprio perché il tempo è regolato da equazioni di relatività, la nostra vita potrebbe sembrarci lunga quanto l’interno svolgersi dell’Universo, oppure breve quanto il battito d’ali di un uccello, in funzione del senso stesso che noi diamo al nostro tempo.
Se avete ancora dubbi su come passare la serata, fareste bene a considerare che, in un sistema di riferimento molto piccolo, essa rappresenterebbe l’intera esistenza di un organismo.
Quindi, passatela bene…