La Poesia del Suono della Pioggia sotto un Tetto di Lamiera alla Cloud House in Montana

A molte persone, l’idea di una nuvola sopra la testa evoca l’immagine del ragionier Fantozzi, dove la dispettosa portatrice di pioggia diventa il simbolo della sfortuna che perseguita il travet creato e interpretato da Paolo Villaggio.

Ben diverso significato acquista una nuvola per il designer Matthew Mazzotta che, a Springfield (Montana), ha realizzato la Cloud House, per consentire di ascoltare il rilassante suono della pioggia che cade su un tetto di lamiera, ma non solo.

La sua Casa con Nuvola è un’installazione interattiva che, grazie ad un sistema di raccolta dell’acqua piovana, offre la possibilità di rallentare un po’ il tempo, fermandosi ad assaporare diverse esperienze sensoriali.

Da una comoda sedia a dondolo di legno, lo spettatore, immerso in una rilassante atmosfera rurale, può godere della vista di piante verdi che circondano la “casa”, e crogiolarsi al suono di una dolce pioggia che cade su un tetto di lamiera.

Costruita con legno e metallo riciclati da una vecchia fattoria abbandonata, la Cloud House vuole essere un luogo dove ritirasi a meditare, lontano dalla frenesia della vita quotidiana, ma anche la dimostrazione della nostra dipendenza dalla natura.

L’acqua piovana viene raccolta e conservata in un serbatoio interrato, poi, attraverso il rilassante movimento della sedia a dondolo, l’utente attiva un sistema che pompa l’acqua dalla cisterna fino alla “nuvola sopra la testa”, dalla quale cade una leggera pioggia sul tetto e sulle piante edibili che crescono sui davanzali.

Contrappunto poetico al vicino mercato ortofrutticolo, la Cloud House evoca l’immagine di una tranquilla e semplice casa colonica di un tempo, ma offre anche una dimostrazione della dipendenza del genere umano dai sistemi naturali: in assenza di precipitazioni naturali, il serbatoio sotterraneo sarebbe vuoto, e la nube artificiale rimarrebbe a secco e, naturalmente, le piante commestibili non potrebbero crescere.

La Cloud House sottolinea, in modo giocoso, l’interdipendenza tra uomo e natura, ma è, prima di tutto, un luogo di contemplazione silenziosa.

In un’epoca in cui Cloud è sinonimo di tecnologia, innovazione e implacabile connettività, la Cloud House offre la possibilità di staccare la spina e immergersi nella fragile bellezza del mondo naturale, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche.

 

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