La maledizione dei Kennedy: la scia di tragedie della illustre dinastia americana

Una serie di sventure inaugurata nel 1941 e che ancora oggi non trova conclusione. Ottanta lunghi anni di tragedie che hanno indotto la stampa di tutto il mondo a parlare di una maledizione. È la maledizione dei Kennedy, una delle famiglie più importanti d’America.

La famiglia Kennedy a Hyannis Port, 4 settembre 1931

Immagine di pubblico dominio.

Andiamo per ordine. I Kennedy sono una famiglia di origini irlandesi, provenienti da New Ross, nella contea di Wexford, centocinquanta chilometri a sud di Dublino. Il capostipite della famiglia viene identificato in Patrick Kennedy (1823-1858) nato a Dunganstown da James Kennedy, un semplice contadino di religione cattolica.

Patrick ha ventisei anni quando, come migliaia di irlandesi, emigra negli Stati Uniti stabilendosi a East Boston, Massachusetts. Qui convolerà a nozze con la fidanzata Bridget Murphy diventando padre di cinque figli; l’ultimo, nato nel 1858, è Patrick Joseph. Patrick Kennedy senior morirà di colera il 22 novembre dello stesso anno, della stessa morte che era toccata due anni prima al figlio John, deceduto a pochi mesi dalla nascita.

Patrick Joseph Kennedy, una volta intrapresa la carriera politica tra le fila dei democratici, sposa nel 1887 Mary Augusta Hickey, dalla quale avrà quattro figli: il primogenito è Joseph Patrick Kennedy (1888-1969), padre del futuro presidente degli Stati Uniti d’America John Fitzgerald Kennedy.

Joseph P. Kennedy, Sr. e Rose Kennedy posano con alcuni dei loro figli e le loro mogli nella veranda della loro casa a Hyannis Port, nel Massachusetts. Il gruppo si è riunito per celebrare il compleanno di Joseph P. Kennedy

Immagine di pubblico dominio

Il celebre assassinio di John Fitzgerald Kennedy a Dallas, il 22 novembre 1963 (lo stesso giorno della morte del bisnonno Patrick Joseph Kennedy), per mano dell’ex marine Lee Harvey Oswald (o chi per lui), è sicuramente uno tra i principali e luttuosi eventi che hanno contribuito alla nascita della leggenda sulla “maledizione dei Kennedy”. Ma non è il primo: molti altri funesti avvenimenti, infatti, avevano cominciato a colpire la stirpe già dal 1941.

Rosemary Kennedy

Nel novembre 1941 Joseph Patrick Kennedy, padre di JFK, decide di sottoporre la figlia Rosemary a una lobotomia per curare quello che appare un lieve disturbo di personalità. L’intervento crea soltanto danni e la donna, morta poi nel 2005, vivrà il resto della sua vita in una struttura psichiatrica, accompagnata da gravi problemi e mentali e fisici.

Joseph P. Kennedy, Jr.

Immagine di pubblico dominio

È il 1944, la Seconda guerra mondiale si avvia lentamente alla sua drammatica conclusione. Il 12 agosto Joseph Patrick Kennedy Jr., fratello maggiore del futuro Capo di Stato, è a bordo di un BQ-8 per un’esercitazione. A causa di un malfunzionamento ai circuiti di ricezione radio, si innesca improvvisamente un detonatore che porta all’esplosione di dieci tonnellate di tritolo. Il velivolo si disintegra in aria come il corpo dell’aviatore.

Kathleen Agnes Kennedy

Immagine di pubblico dominio

13 maggio 1948. Kathleen Agnes Kennedy, ventotto anni, sorella minore di Joseph Patrick Jr. e John Fitzgerald, muore a seguito di un incidente aereo nei cieli di Saint-Bauzile, nel sud della Francia. Nel ’44 aveva sposato William Cavendish, marchese di Hartington, morto in guerra pochi mesi dopo le nozze, nei pressi di Bruxelles.

Tre indizi fanno una prova: per l’ancora poca gente che li conosce, cominciano a prendere forma i contorni di un maleficio gravitante attorno alla famiglia Kennedy. Contorni che diventeranno sempre più netti. Le tragedie, di fatti, proseguono senza soluzione di continuità anche quando i Kennedy iniziano a diventare famosi in tutto il continente. Il 3 ottobre 1955, George Skakel e Ann Brannack, genitori di Ethel, sposa di Robert Francis Kennedy, settimo figlio di Joseph Patrick Kennedy, sono vittime di un nuovo incidente aereo in Oklahoma.

Ethel Skakel Kennedy nel 1967

Immagine di pubblico dominio

John Fitzgerald Kennedy è diventato il 35° presidente degli Stati Uniti d’America (il giuramento del primo presidente cattolico della storia statunitense ha luogo il 20 gennaio 1961) quando un altro celebre accadimento rafforza le voci sulla maledizione dei Kennedy.

Il 5 agosto 1962 il mondo è sconvolto dall’improvviso decesso dell’attrice Marilyn Monroe (al secolo Norma Jeane Mortenson Baker Monroe), amica e amante del presidente in carica e di suo fratello Robert Francis.

Marilyn Monroe, John Fitzgerald Kennedy e Robert Kennedy a New York nel 1962

Immagine di pubblico dominio

La morte dell’icona pop – definita da Marlene Dietrich il primo vero sex symbol della storia – sarebbe stata causata ufficialmente da una overdose di barbiturici, ma il tragico evento attirerà sui Kennedy numerose congetture di un coinvolgimento dovuto a possibili ricatti che la giovane attrice avrebbe loro rivolti.

Giunge l’anno 1963, il peggiore per la dinastia. Il 9 agosto 1963 i coniugi John Fitzgerald e Jacqueline Bouvier (sposati da dieci anni) sono colpiti da un lutto privatissimo: muore, a due giorni dalla nascita, il quartogenito Patrick. Malattia delle membrane ialine è il responso del medico. La coppia presidenziale aveva già pianto la perdita di una erede, Arabella, nata morta nel 1956.

JFK con la moglie Jacqueline e i figli John jr. e Caroline

Immagine di pubblico dominio

L’epoca di John Fitzgerald è segnata dalla Guerra Fredda tra Stati Uniti d’America e Unione Sovietica, dal conflitto in Vietnam (già esploso nel 1955), ma anche dalle tensioni con la Cuba di Fidel Castro che l’America invade in maniera fallimentare nell’aprile del ’61 (invasione della baia dei Porci), pochi mesi dopo l’insediamento del nuovo presidente.

JFK è intenzionato a sconfiggere alcuni dei più grandi nemici dell’uomo: “la tirannia, la povertà, le malattie e la guerra”, a far crescere il programma spaziale statunitense e a far promulgare leggi contro la discriminazione dei neri, ma i suoi progetti saranno cancellati con l’assassinio di Dallas del 22 novembre 1963. Quattro colpi di fucile – atto a lungo oggetto di dubbi che porteranno alla nascita di varie ipotesi di cospirazioni mai provate – che segneranno per sempre la storia d’America e della chiacchierata famiglia Kennedy, che negli anni seguenti sarà ancora al centro di nuovi drammi.

Il corteo del presidente John F. Kennedy a Dallas, pochi minuti prima dell’attentato. Nella limousine presidenziale ci sono anche Jackie Kennedy, il governatore del Texas John Connally e sua moglie, Nellie.

Immagine di pubblico dominio

l 19 giugno 1964 Ted Kennedy, fratello di JFK e ultimogenito di Joseph Patrick Kennedy, riesce a uscire vivo da un nuovo incidente aereo in cui muoiono un suo collaboratore e il pilota. Dopo la lunga degenza per recuperarsi dalle ferite riportate, Ted Kennedy sosterrà senza remore la famosa frase:

A qualcuno lassù non piacciamo

Non soltanto i Kennedy, ma anche chi ha avuto a che fare con loro: il 12 ottobre dello stesso 1964, giorno del Columbus Day, Mary Pinchot Meyer, una delle tante ex amanti del defunto presidente Kennedy, muore in circostanze mai del tutto chiarite. Si parlerà di omicidio.

Robert Kennedy in un’immagine del 14 giugno 1963

Immagine di pubblico dominio

Nel 1968, Robert Francis Kennedy, già senatore per lo stato di New York e procuratore generale degli Stati Uniti durante la presidenza del fratello, dichiara il suo intento di correre alle elezioni presidenziali. Partecipa alle elezioni primarie del Partito Democratico vincendo in Indiana, Nebraska, California e Sud Dakota, ma la sua corsa alla Casa Bianca sarà fermata la notte stessa della vittoria alle primarie, il 5 giugno 1968, quando viene freddato a colpi di revolver all’interno dell’Ambassador Hotel di Los Angeles dall’immigrato di origine giordano-palestinese Sirhan Bishara Sirhan. Le incongruenze emerse durante l’autopsia e il seguente processo hanno fatto nascere nel corso degli anni, come per la morte del fratello maggiore John Fitzgerald, alcune teorie del complotto che avrebbero portato alla eliminazione del candidato presidente.

La maledizione dei Kennedy non cesserà di manifestarsi anche dopo i due eclatanti omicidi: è il 18 luglio 1969 e Ted Kennedy, già scampato all’incidente aereo del 1964, cade giù da un ponte a bordo di un’automobile. Riuscirà a uscirne vivo ancora una volta, ma l’incidente, passato alla storia come l’incidente di Chappaquiddick, provocherà la morte della passeggera, la giovane Mary Jo Kopechne. Ted Kennedy, senatore per il Massachusetts dal ‘62, sarà accusato di omissione di soccorso e condannato a due mesi di carcere, poi sospesi. La moglie, Joan Bennett, a causa della tragedia e del pesante strascico giudiziario, subirà un aborto.

Ted Kennedy

Immagine di pubblico dominio

La maledizione, oramai acclarata da tutti, colpisce, come abbiamo avuto già modo di notare, anche chi è collegato soltanto in maniera indiretta alla casata. Il 23 gennaio 1973 il ventiquattrenne Alexander Onassis, primogenito di Aristotele Onassis, il ricchissimo armatore greco unitosi nel 1968 in seconde nozze con Jacqueline Bouvier, vedova di JFK, muore a causa di uno schianto aereo nei cieli di Atene.

Nel novembre dello stesso anno è ancora il senatore Ted Kennedy a venire colpito dalla sventura: il figlio Edward Jr., all’epoca dodicenne, è costretto all’amputazione della gamba sinistra per un tumore.

Passa un decennio di quiete e il 25 aprile 1984 un nuovo lutto colpisce i Kennedy. David Anthony, ventinove anni, quarto degli undici figli di Bob Kennedy e sua moglie Ethel, viene trovato morto in un albergo a Palm Beach, Florida. Tossicodipendente da quando la sua fidanzata era rimasta paralizzata a seguito di un incidente automobilistico – era il 1973 – il decesso di David Anthony Kennedy è attribuito a una overdose di cocaina.

David Kennedy nel 1968

Immagine di pubblico dominio

Il matrimonio della ex first lady Jacqueline con Onassis intanto è finito a causa della scomparsa del magnate greco (1975), ma la sfortuna continua ad accanirsi con la morte di Christina. La secondogenita di Onassis, trentasette anni, da tempo depressa, muore per edema polmonare il 19 novembre 1988. I medici diranno che il malore dell’ereditiera sia stato provocato dall’abuso di droghe e farmaci.

L’ultimo giorno dell’anno 1997 sarà ancora nero per i Kennedy e la famiglia del defunto Bob. Michael LeMoyne, sesto figlio del candidato alla Casa Bianca assassinato nel ’68, smette di vivere per via di un incidente sciistico sulle piste di Aspen, in Colorado. Aveva trentanove anni.

Carolyn and John Kennedy

Immagine di pubblico dominio

Dopo una lunga pausa, un nuovo terribile incidente aereo si abbatte sulla famiglia americana. È il 16 luglio 1999 quando a perdere la vita è John Fitzgerald Kennedy Jr. chiamato anche John John, terzo figlio di JFK e Jackie. L’uomo, trentotto anni al momento del decesso, è alla guida del suo Piper Saratoga II HP, quando il velivolo precipita nelle acque dell’Atlantico. Insieme a John John muoiono la moglie Caroline e la cognata Lauren Bessette. Erano tutti diretti a Martha’s Vineyard dove si sarebbero svolte le nozze della cugina Rory Kennedy.

Un Piper identico a quello con cui morirono i Kennedy:

La sequela di tragedie non si arresta col nuovo millennio: è il 16 maggio 2012 quando, a Bedford, New York, viene rinvenuto il corpo di Mary Richardson, ex moglie di Robert Francis Kennedy Jr., terzo figlio di Bob Kennedy e fratello degli sventurati David Anthony e Michael LeMoyne. La donna si toglie la vita nella sua villa; da anni lottava contro depressione e alcolismo.

Il 1º agosto 2019, un letale mix di alcol e droga porta al decesso della giovane Saoirse Roisin, figlia di Courtney, quinta figlia di Bob Kennedy, mentre il 2 aprile 2020 si consuma l’ultima tragedia in ordine di tempo, con la morte di Maeve Fahey, quarant’anni, figlia di Kathleen, primogenita del candidato presidente ucciso nel ’68 e di Ethel e già vicegovernatore del Maryland, e di suo figlio Gideon, soli otto anni. I due muoiono annegati nella baia di Chesapeake nel tentativo di recuperare un pallone a bordo di una canoa.

Omicidi, suicidi, incidenti aerei (ben dieci decessi sopraggiunti in questa maniera) e malattie per una lunga scia di morti violente e improvvise disgrazie che difficilmente può non portare a pensare alla reale esistenza di una maledizione. Una lunghissima serie di sciagure, rinnovata di generazione in generazione, che ha colpito una delle famiglie più importanti degli Stati Uniti d’America e che con tutta probabilità ha segnato il corso del tempo in questi ultimi ottanta anni.

Per conoscere più a fondo le dinamiche della famiglia Kennedy consigliamo la lettura dei seguenti libri: “JFK. John Fitzgerald Kennedy, una vita incompiuta” di Robert Dallek (Mondadori), “I Kennedy. La dinastia che ha segnato un secolo” di Gianni Bisiach (Newton Compton) e “Kennedy. La famiglia, i valori, una storia” autori vari (Drago).

In conclusione, la recente serie televisiva dal titolo “The Kennedys” – seppur criticata da molti storici per la rappresentazione distorta degli avvenimenti – racconta in immagini la vita della illustre e sfortunata famiglia e le tragedie che questa ha subito.

Antonio Pagliuso

Appassionato di viaggi, libri e cucina, si occupa di editoria e giornalismo. È vicepresidente di Glicine associazione e rivista, autore del noir "Gli occhi neri che non guardo più" e ideatore della rassegna culturale "Suicidi letterari".